letizia moratti

PASSA GALLERA, ARRIVA MORATTI, IL RISULTATO NON CAMBIA - ENNESIMO FLOP DELLA REGIONE LOMBARDIA. QUASI UNA DOSE DI VACCINO SU 11 È STATA SOMMINISTRATA A UN CITTADINO CLASSIFICATO NELLA CATEGORIA “ALTRO”: UNA NEBULOSA CHE CONTAVA 180.483 AFFILIATI. LA LOMBARDIA NON RAGGIUNGE IL PICCO DI SARDEGNA, CALABRIA E, SOPRATTUTTO, SICILIA, CHE VIAGGIANO TRA IL 30 E IL AL 40% - IL PROBLEMA E’ CHE OGNI AGENZIA CATALOGA I DATI A MODO SUO...

Andrea Sparaciari  per https://it.businessinsider.com/

 

LETIZIA MORATTI CON LA U-MASK

Quasi una dose di vaccino su 11 in Lombardia è stata somministrata a un cittadino classificato nella categoria “altro”. Una nebulosa che al 12 aprile contava 180.483 affiliati (su 2.054.076 vaccini totali somministrati). Certo, la Lombardia non raggiunge il picco di Sardegna, Calabria e, soprattutto, Sicilia, che viaggiano tra il 30 e il al 40%, tuttavia sempre un buon piazzamento.

 

marco degli angeli

Anche perché, come denuncia il consigliere regionale M5s, Marco Degli Angeli, «non c’è trasparenza nei dati che formano la categoria “altro”, visto che ogni Ats (Agenzie Tutela Salute) ha riunito in quel gruppo pazienti appartenenti a gruppi differenti. Così i dati sono poco chiari, c’è molta confusione e il controllo sulle somministrazioni diventa quasi impossibile».

 

Lo scorso 10 marzo Degli Angeli aveva chiesto a ogni singola Ats della Lombardia un report dettagliato che riportasse quali e quanti vaccini fossero stati effettuati, nonché il dettaglio delle categorie di appartenenza dei cittadini vaccinati, partendo dal fatidico V-day del 27 dicembre 2020.

 

LETIZIA moratti ATTILIO fontana GUIDO bertolaso

Quanto ha ottenuto ha dell’incredibile: «Una Ats ha dichiarato che il suo gestionale non consente di ricavare il dato richiesto in maniera puntuale. In altri casi alcune Ats non hanno restituito il dettaglio mensile dei vaccini effettuati oppure non hanno saputo elencare le categorie a cui il vaccino è stato somministrato. Altre volte ancora la farraginosità dei dati rende complicata l’analisi e, inoltre, sembrerebbe che, in alcuni casi, la somma dei numeri dei vaccini messi a disposizione appare non corrispondere matematicamente a quelli inoculati», attacca Degli Angeli.

regione lombardia vaccino 3

 

Nella documentazione che Business Insider Italia ha potuto visionare, infatti, non vi è alcuna omogeneità: le Ats di Pavia e della Montagna, ad esempio, nel loro database raggruppano alcuni vaccinati in una non bene specificata categoria “altro”, senza alcuna spiegazione delle caratteristiche del vaccinato.

 

Ci sono invece Ats, come quella di Bergamo o di Brescia, che in modo tra l’altro differente, azzerano la categoria “altro”, inserendo i vaccinati in altri macro raggruppamenti (ad esempio, forze dell’ordine, operatori sanitari, volontari Areu, ecc…). La Ats Città metropolitana di Milano, la più grande di tutte, invece, nel suo report non riporta proprio la categoria “altro”, così come quelle dell’Insubria e della Brianza.

 

GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI

Una confusione incomprensibile, visto che tutte le Agenzie dipendono dall’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, il quale dovrebbe aver dato regole univoche per catalogare ogni singolo destinatario di ogni singola dose di vaccino.

 

Così facendo, invece, le Ats rendono impossibile avere contezza del dettaglio e la domanda resta aperta: a chi sono state somministrate queste dosi? Inoltre, anche il modo di rendicontare risulta differente: alcune Ats hanno inviato fogli Excel («sembrano più delle reportistiche create manualmente e con fogli di calcolo», commenta Degli Angeli), altre hanno inviato stampate di estrazioni ottenute dal sistema Siavr, il software che gestisce la sanità regionale. Il che significa che i dati li hanno in qualche modo inseriti… Altre proprio non hanno inviato nulla.

 

attilio fontana e letizia moratti

Una babele di dati che rende assai difficile il controllo puntuale da parte del Pirellone sulle attività vaccinali e che pone seri dubbi circa i numeri inviati dalla Lombardia al Governo centrale per garantire che i vaccini non vengano sprecati, ma inoculati alle categorie prioritarie.

 

 

«Siamo in una regione fuori controllo – conclude Degli Angeli – che non riesce nemmeno a garantire uniformità nelle informazioni restituite dalle Ats territoriali. Qui non si tratta nemmeno di mancanza di trasparenza, ma di completa incapacità, improvvisazione organizzativa e manageriale da parte di una classe politica, che governa da più di 20 anni la nostra regione, creando danni sanitari, economici e di immagine devastante per i cittadini lombardi».

regione lombardia vaccinoregione lombardia vaccino 2

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?