thomas matthew crooks donald trump attentato

PASSANO I GIORNI E AUMENTANO LE OMBRE SULL’ATTENTATO A TRUMP – THOMAS MATTHEW CROOKS, IL VENTENNE CHE HA TENTATO DI UCCIDERE IL TYCOON A BUTLER, IN PENNSYLVANIA, È ARRIVATO NELL’AREA DEL COMIZIO TRE ORE PRIMA DELL’ATTACCO. VIENE FERMATO PERCHÉ GLI TROVANO ADDOSSO UN MISURATORE DI DISTANZA, OGGETTO DI SOLITO USATO DA CACCIATORI O TIRATORI. LO LASCIANO PASSARE E LO PERDONO DI VISTA – CROOKS AVEVA GIÀ PERLUSTRATO L’AREA DUE VOLTE E NELLE 24 ORE PRECEDENTI ALLO SPARO… - VIDEO

 

 

UN POLIZIOTTO SI AVVICINA A THOMAS MATTHEW CROOKS

1. CNN, L'ATTENTATORE DI TRUMP PERLUSTRÒ AREA DEL COMIZIO DUE VOLTE

(ANSA) - L'attentatore di Donald Trump ha perlustrato l'area del comizio due volte prima dell'evento. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali il ragazzo aveva chiesto un giorno di permesso al lavoro e prevedeva di rientrare domenica.

 

2. SCALA E PALLOTTOLE COMPRATE AL MARKET LE ULTIME 24 ORE DEL CECCHINO CROOKS

Estratto dell’articolo di Anna Lombardi per “la Repubblica”

 

Non contiene segreti il cellulare di Thomas Matthew Crooks, […] Ma i dati recuperati dagli esperti dell’Fbi hanno perlomeno permesso di ricostruire i movimenti compiuti dal giovane nelle sue ultime 24 ore di vita.

 

attentato a donald trump

Attività tutte legate all’attentato: che, almeno in apparenza, fanno pensare sia stato pianificato con brevissimo anticipo. Dopo aver ottenuto un giorno di riposo dai colleghi della mensa dove lavorava […], di buon mattino il ventenne ha chiesto l’arma in prestito al padre Matthew Brian, 53 anni, assistente sociale specializzato in disabilità di solida fede repubblicana, come emerso pure dalle liste della campagna di Trump, profilato come fervente sostenitore pro-armi.

THOMAS MATTHEW CROOKS E IL SUO FUCILE SEMIAUTOMATICO AR15

 

L’ultimo dei dodici fucili da caccia conservati a casa […] era relativamente nuovo: acquistato dal padre solo sei mesi prima. «Tom ha detto che sarebbe andato ad esercitarsi al poligono di tiro dove siamo iscritti entrambi e sarebbe tornato per ora di pranzo», ha raccontato l’uomo ai detective […].

 

attentato a donald trump foto di evan vucci 1

Il giovane Crooks si è effettivamente esercitato al Clairton Sportsmen’s Club. Il centro sportivo a mezzora da casa, in un bosco appena fuori Pittsburgh, dove dispone di uno spazio da tiro lungo circa 200 metri, ovvero più della distanza da cui poi ha sparato a Trump. E pazienza se molte testimonianze raccolte lo descrivono come “un pessimo tiratore”. Il mirino dell’arma era tarato (“azzerato” si dice in gergo) per compensare il più possibile le sue incapacità.

 

donald trump dopo l'attentato

A pranzo, però, non si è presentato, pur tornando nella zona di casa. Ha invece fatto acquisti in due negozi: fermandosi prima all’Allegheny Arms&Gun Works, un’armeria di Bethel Park di cui la famiglia era cliente, dove ha comprato 50 munizioni. E poi al vicino Home Depot, un negozio di articoli per la casa: dove invece ha acquistato la scala alta un metro e mezzo usata per arrampicarsi sul tetto dell’edificio da cui poi ha sparato. Ultimato lo shopping, è salito sulla sua Hyunday Sonata e ha imboccato la strada di Butler: a un’ora di macchina dal centro commerciale.

 

MORTE DI THOMAS MATTHEW CROOKS

Qui è arrivato intorno alle tre di pomeriggio di una giornata caldissima, proprio mentre migliaia di sostenitori dell’ex presidente entravano nell’area dell’evento attraverso porte controllate da metal detector. I suoi movimenti sospetti vengono notati circa un’ora prima della sparatoria, avvenuta alle 18.11.

 

Di sicuro una sua foto presa di profilo è stata scattata alle 17.30 mentre era ancora sul terreno  […]. A ritrarlo, un membro del Beaver County Emergency Unit, la protezione civile locale: insospettito dal fatto che si muovesse nel perimetro esterno all’area del comizio trasportando una scala, l’ha girata alle autorità locali per chiedere se lo conoscessero.

 

attentato a donald trump foto di evan vucci 3

Quindici minuti dopo, quella stessa persona lo ha fotografato di nuovo: questa volta appostato sul tetto dell’edificio da cui poi ha sparato. L’immagine, effettivamente inquietante, a quel punto viene condivisa con gli uomini dei servizi segreti, ma è ormai troppo tardi. Quando i cecchini la ricevono, il giovane è già stato individuato dalla folla. La gente intorno lo innervosisce, chiamando a gran voce gli agenti. E lui spara, prima di aver preso adeguatamente la mira.

 

3. CROOKS FERMATO NELL’AREA GIÀ TRE ORE PRIMA DEL COMIZIO

Estratto dal “Corriere della Sera”

 

THOMAS MATTHEW CROOKS

[…] Thomas Crooks sarebbe arrivato nell’area del comizio quasi tre ore prima dell’attacco. Attorno alle 15 […]  il giovane viene fermato perché gli trovano addosso […] un misuratore di distanza, oggetto di solito usato da cacciatori o tiratori. Lo lasciano passare, qualcuno lo tiene d’occhio o dovrebbe farlo. Di fatto scompare. Lo avvistano alle 17:45. È il momento critico, chiuso in 3-5 minuti: un tiratore scelto delle forze locali si accorge di lui e gli scatta una foto, per poi avvisare la catena di comando.

 

Sempre per l’emittente l’attentatore era sul tetto sette minuti prima che un poliziotto salisse a vedere, ricognizione interrotta perché l’agente è sceso in quanto minacciato col fucile.

Come ha fatto il killer a far passare l’arma attraverso i controlli? Altro punto sconcertante: le autorità locali avevano avvisato il Secret Service di non avere risorse sufficienti per poter piazzare un’autopattuglia davanti all’edificio. Mercoledì è trapelata un’indicazione sulla telefonata fatta dai genitori alle 23 di sabato (dice la Cnn ). Il figlio aveva detto che sarebbe andato al poligono fino alle 13 e invece non aveva dato più notizie. Erano preoccupati. Non sapevano ancora, pare, che Thomas era stato ucciso dopo aver sparato contro Trump.

 

4. SECRET SERVICE SOTTO INDAGINE,LA DIRETTRICE NEL MIRINO

THOMAS MATTHEW CROOKS

(ANSA) - Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha aperto un'inchiesta sul Secret Service per far luce su quanto accaduto durante l'attentato a Donald Trump. Mentre le indagini sul campo proseguono a caccia di un movente che ancora non è stato trovato, la pressione resta alta soprattutto sulla direttrice del Secret Service Kimberly Cheatle. Lo speaker della Camera Mike Johnson ne ha chiesto le dimissioni immediate per una gestione "imperdonabile" dell'attacco.

 

La commissione di supervisione della Camera l'ha invece convocata per una testimonianza volta a capire i dettagli dell'organizzazione e cosa sia andato storto, soprattutto considerate le varie versioni contradditorie sull'accaduto. Inizialmente infatti Cheatle aveva riferito che gli Swat erano all'interno del palazzo in cui si trovava l'attentatore di Trump ma non erano sul tetto "per motivi di sicurezza".

 

Nelle ultime ore invece un funzionario del Secret Service ha riferito che gli Swat non erano nello stesso palazzo di Thomas Matthew Crooks ma in un edificio nelle vicinanze. La contraddizione rafforza i già forti dubbi sull'operato del Secret Service e sulle decisioni prese per la messa in sicurezza dell'area del comizio di Trump. Secondo quanto riportato dal Washington Post, gli Swat avevano avvertito il Secret Service che non avevano le forze per controllare l'edificio dove si trovava Crooks e, nonostante questo, sarebbe stato deciso di appostare solo qualche agente fuori, lasciandolo di fatto esposto.

un cecchino spara a matthew crooks al comizio di donald trump

 

Mentre la bufera continua, sul campo l'Fbi continua a cercare il motivo del gesto folle. Il cellulare di Crooks - sbloccato in 40 minuti con la tecnologia israeliana Cellebrite - non ha portato informazioni in grado di imprimere una svolta alle indagini. E neanche i genitori di Crooks sembrano in grado di aiutare. Il padre credeva infatti che il 20enne avesse preso il fucile per andare al poligono e che sarebbe rientrato a casa verso le 13. Alle 23, però, il ragazzo non era ancora rientrato e i suoi genitori avevano deciso di denunciarne la scomparsa alla polizia. Una decisione presa senza mai aspettarsi che il loro Thomas fosse stato ucciso da un cecchino perché aveva sparato a Trump.

attentato a donald trump foto di evan vucci 2THOMAS MATTHEW CROOKSpolizia e secret service vicino al corpo di thomas matthew crooksil punto da cui ha sparato matthew crooks al comizio di donald trumpla scala usata da matthew crooks per salire sul tetto da dove ha sparato a donald trumpTHOMAS MATTHEW CROOKS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...