pingitore aldo moro

IL PASSATO OSCURO DI PIER FRANCESCO PINGITORE - DA CAPOREDATTORE DEL SETTIMANALE DI DESTRA “LO SPECCHIO”, FIRMÒ A NOVEMBRE DEL 1966 UN INQUIETANTE ARTICOLO “SPIONISTICO” SU ALDO MORO, RICOSTRUENDO CON DOVIZIA DI PARTICOLARI TUTTI GLI SPOSTAMENTI DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (CHE SARA' RAPITO 12 ANNI DOPO) E DELLA SUA SCORTA - CINQUE ANNI PRIMA DELL'ARTICOLO, PINGITORE ERA STATO ATTENZIONATO DAL SIFAR, SU DISPOSIZIONE DEL COLONNELLO GIOVANNI ALLAVENA COMANDANTE DEL CENTRO DI CONTROSPIONAGGIO DI ROMA, COME SOSPETTO SEGUACE DELL'ORGANIZZAZIONE PARAMILITARE TERRORISTICA FRANCESE OAS-ORGANISATION ARMÉE SECRÈTE…

Estratto del libro “Delitto Moro - Carte nascoste” in uscita per Kaos Edizioni pubblicato da il "Fatto quotidiano"

 

Delitto Moro - Carte nascoste

La destra reazionaria indirizzò ad Aldo Moro un minaccioso avvertimento pubblico nel novembre del 1966 (...). Un periodico della compagnia di varietà "Il Bagaglino", fondata l'anno prima da ambienti vicini alla destra neofascista romana, pubblicò l'articolo intitolato "Dio salvi il Presidente", sottotitolo: "Quindici uomini vegliano sulla vita dell'onorevole Moro. Ma sarebbero sufficienti a difenderlo contro un Oswald italiano?".

 

Lee Oswald era il killer di John Kennedy. (...) Lo scritto era ricco di sibilline evocazioni di morte per attentato e comprendeva la menzione di via Mario Fani: È al sicuro la vita del Presidente Moro? (...) Questo servizio giornalistico si prefigge appunto lo scopo di cooperare alla vigilanza.

 

pier francesco pingitore

La casa - Gli uomini di Moro sono quindici (...) si muovono alle dirette dipendenze di un questore, il dottor Giulio Saetta (...). Sono reclutati tra il fior fiore della Pubblica sicurezza e dei Carabinieri. La loro base è l'abitazione stessa del Presidente del Consiglio (...) Almeno quattro volte per settimana l'ispettore generale Saetta partecipa direttamente al servizio del Presidente. (...) Il servizio consiste soprattutto nella vigilanza della casa del Presidente e nella scorta durante gli spostamenti.

 

22 rapimento di aldo moro 16 marzo 1978 ph barillari

La casa dell'on. le Moro si trova in via del Forte Trionfale, al numero 79. (...) La scelta dell'abitazione appare appropriata. Precedentemente, infatti , la famiglia del Presidente abitava in una strada affollata a ridosso del frequentatissimo viale Libia. Un luogo zeppo di palazzoni, che sembrava fatto apposta per gli attentati alla Oswald. Bene ha fatto il Presidente a cambiare. (...) Le dolenti note cominciano, invece, quando dalla casa si passa alla strada. (...) Il Presidente Moro, da quell'uomo ordinato e metodico che è, ha una giornata rigorosamente organizzata. (...)

 

pierfrancesco pingitore

Si configura così uno "schema-tipo" di movimenti che sembra fatto apposta per essere sfruttato da eventuali attentatori. (...) L'on. Moro lascia la sua abitazione alle 8.30 in punto. Prende posto insieme alla consorte su una "Flaminia" blu ministeriale o su un'"Alfa 2600" dello stesso colore. Questa delle 8.30 è l'ipotesi che configureremo nello "schema A".

Tracceremo poi uno "schema B" per i giorni in cui, come spesso avviene, il Presidente Moro si muove di casa mezz' ora più tardi , alle 9.

 

aldo moro

Schema A - Il Presidente e sua moglie salgono sull'automobile ministeriale. La macchina viene preceduta da una "Giulia" bianca e seguita da un'altra "Giulia" blu. Sulla prima, che funge da staffetta-battistrada, prendono posto quattro carabinieri. Sull'altra, che chiude la marcia, salgono tre agenti di Pubblica sicurezza, di cui uno autista, e il funzionario di servizio (il questore Saetta o il commissario comandato). L'on. Moro con la consorte siede nel sedile posteriore della macchina centrale dalla parte sinistra.

 

22 rapimento di aldo moro 16 marzo 1978 ph barillari

Alle 8.31 la piccola autocolonna si mette in moto, percorre tutta la via del Forte Trionfale, a quell'ora quasi sgombra, e arriva all'incrocio con via Trionfale (...). All'incrocio il corteo deve necessariamente fermarsi (...) Una volta imboccata la via Trionfale, le tre automobili, sempre nell'ordine anzidetto, la percorrono per circa 600 metri fino alla piazza di Monte Gaudio. Qui girano a sinistra e si portano sullo spiazzo in cui sorge la parrocchia di San Francesco a Monte Mario (...) In chiesa l'on. Moro prende posto al terz' ultimo banco della fila di destra.

 

Un agente si pone alle sue spalle, un altro resta sulla porta, un terzo occupa l'ultimo banco della fila di sinistra. Gli altri si fermano all'esterno e vigilano l'ingresso al tempio e le adiacenze. (...) La chiesa, benché piccola, è abbastanza frequentata, perciò alle 8.52, al momento della Comunione, si verifica un piccolo assembramento fra i fedeli, che in fila affollano il corridoio per accostarsi all'altare e ricevere il sacramento.

aldo moro via fani

 

L'on. Moro, come un qualsiasi comunicando, è tra gli altri, gomito a gomito fra gente sconosciuta, abbandonato dalla scorta, alla mercé di chi gli sta attorno. (...) (Dopo la Chiesa) l'autocolonna, sempre con la "Giulia" bianca in testa, riprende la marcia. (...) Il Presidente fa ritorno a casa.

 

Alle 9.05 le tre automobili sono di nuovo davanti al numero 79 di via del Forte Trionfale. Come mai? Semplice: i coniugi Moro sono digiuni, per via della Comunione; tornano a casa per fare colazione. Il "breakfast" dura esattamente quindici minuti. Alle 9.20 il Presidente è di nuovo fuori, questa volta senza la moglie, che resta a casa mentre lui si dirige velocemente a Palazzo Chigi. (...)

 

ALDO MORO

Schema B - Lo "schema B" differisce dal precedente solo perché entra in funzione nei giorni in cui invece di uscire alle 8.30 l'on. Moro esce di casa alle 9. In questi casi il corteo si dirige sempre per la via Trionfale, arriva alla chiesa di San Francesco, ma non si ferma, prosegue ancora un po', quindi svolta a sinistra per via Mario Fani e poi per via della Camilluccia, fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Chiara ai Due Pini, la chiesa-bene dei "vigna clarini".

 

pier francesco pingitore foto di bacco (4)

Questo velenoso cocktail di "notizie riservate" (...) era firmato dal giornalista Pier Francesco Pingitore, caporedattore del settimanale di destra Lo Specchio, nonché autore di teatro e cabaret. Cinque anni prima di firmare l'articolo spionistico su Aldo Moro, il Pingitore era stato attenzionato dal Sifar, su disposizione del colonnello Giovanni Allavena comandante del Centro di controspionaggio di Roma, come sospetto seguace dell'organizzazione paramilitare terroristica francese Oas-Organisation armée secrète. (...)

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…