gossip

PERCHÉ PIACE TANTO IL GOSSIP? PERCHÉ NESSUNO VUOLE FARSI I CA**I SUOI - UNO STUDIO SCIENTIFICO CONDOTTO ALL'UNIVERSITÀ DI RIVERSIDE IN CALIFORNIA DIMOSTRA CHE, IN MEDIA, PASSIAMO 52 MINUTI AL GIORNO A COMMENTARE I FATTI ALTRUI, SPARLARE DI QUALCHE VIP O DIRE QUALCOSA CHE NON CI RIGUARDA IN PRIMA PERSONA - A COSA SERVE IL GOSSIP? A MANTENERE L'ORDINE SOCIALE, A FARCI SFOGARE RIDUCENDO LA FRUSTRAZIONE PERSONALE…

Elena Meli per “Salute - Corriere della sera”

 

gossip

Durante l' estate le riviste di gossip fanno faville: chi non le legge almeno una volta nei momenti di relax per evadere dalle solite preoccupazioni? O magari si accontenta di dare un' occhiata a quella del vicino di ombrellone? Farsi gli affari degli altri però non è soltanto uno dei piaceri del dolce far niente vacanziero, ma un' abitudine che tutti coltiviamo dodici mesi l' anno. Senza distinzione di genere, in barba agli stereotipi: le donne hanno la lingua lunga e adorano chiacchierare, ma pure gli uomini non disdegnano affatto il pettegolezzo, anzi.

 

Lo ha messo nero su bianco uno studio scientifico, condotto all' università di Riverside in California da una psicologa, Megan Robbins, che ha cercato di capire a fondo come ci comportiamo quando vogliamo sparlare di qualcuno: per riuscirci, ha piazzato una specie di orecchio elettronico su circa cinquecento volontari disposti a farsi spiare le conversazioni.

 

Lo strumento ha registrato il 10 per cento delle chiacchierate quotidiane dei partecipanti, che poi sono state riascoltate e analizzate dai ricercatori; è stato classificato come gossip qualsiasi dialogo in cui si parlasse di altre persone, non presenti, perché come spiega Robbins: «Non abbiamo voluto dare un giudizio morale su quel che viene detto, ma soltanto tenere conto della caratteristica principale del gossip, ovvero parlare di qualcuno che non c' è».

gossip

 

È la definizione «accademica» del pettegolezzo e adottandola è chiaramente impensabile trovare qualcuno che non vi ceda mai: in quel caso significherebbe che si parla di un amico, di un familiare, ma anche di un personaggio pubblico o di una celebrità solo in sua presenza.

 

Ecco perché poi Robbins ha anche esaminato il tipo di discorsi fatti nelle oltre 4mila conversazioni identificabili come gossip: in tre quarti dei casi si tratta di dialoghi neutri, in cui ci si scambiano informazioni su altre persone, ma quando le chiacchiere prendono una piega diversa dalla neutralità scivolano nelle malignità quasi il doppio delle volte. Nell' indagine, i dialoghi con pettegolezzi negativi sono stati il 15 per cento, contro il 9 per cento dei casi in cui le dicerie nei confronti degli assenti erano positive.

 

gossip in ufficio

I risultati peraltro non lasciano adito a dubbi, siamo tutti un po' chiacchieroni: in media infatti passiamo il 14 per cento del tempo parlando di qualcuno che non c' è, ovvero ben 52 minuti al giorno a commentare i fatti altrui, sparlare di qualche vip o semplicemente dire qualcosa che non ci riguarda in prima persona.

 

E non sono le donne a essere più «linguacciute», fa notare l' autrice dello studio: «Le donne parlano effettivamente più degli uomini, ma solo se teniamo conto delle conversazioni neutrali. Considerando il gossip in negativo entrambi i sessi sono a pari merito e lo stesso vale per le persone di estrazione sociale elevata e quelle meno abbienti: chi è ricco e colto sparla tanto quanto chi è più povero e ha studiato poco».

 

Il pettegolezzo insomma è democratico; semmai piace di più a chi è molto estroverso, che chiacchiera in generale parecchio di presenti e assenti, e ai giovani, che peraltro tendono più spesso alle maldicenze e sono meno propensi a parlar bene di chi non c' è.

GOSSIP

 

E con buona pace delle riviste scandalistiche che si occupano della vita pubblica e privata dei vip, si tende a parlare, nel bene e nel male, soprattutto di chi conosciamo: nel 91 per cento dei casi il gossip riguarda amici, parenti, colleghi, oppure i classici vicini di casa.

Ma tutto questo chiacchiericcio che effetti ha sulle nostre vite?

 

In qualche misura si potrebbe dire che ha anche qualche risvolto positivo, a seconda dell' uso che se ne fa. Una ricerca dell' università di Berkeley ha suggerito che potrebbe essere funzionale a mantenere l' ordine sociale e a farci sentire meglio, se sparliamo di qualcuno che secondo noi si è comportato in modo sbagliato: condividere le informazioni che abbiamo infatti riduce la frustrazione personale di fronte a chi riteniamo scorretto. Insomma la vecchia storia che se diamo un giudizio negativo sull' operato di un' altra persona automaticamente ci sentiamo migliori (ma per questa «scoperta» non servivano grandi studi...).

 

GOSSIP

Volendo portare il ragionamento all' estremo, c' è chi sostiene che ascoltare pettegolezzi poco edificanti sui successi o i fallimenti altrui potrebbe avere esiti non sempre disdicevoli.

Un gruppo di ricercatori olandesi ha infatti osservato, conducendo esperimenti su alcuni volontari, che ascoltare storie negative sugli altri ci aiuta ad adattarci all' ambiente sociale in cui viviamo, rivela potenziali minacce e alla fine sprona a riflettere su noi stessi.

 

«Quando ascoltiamo gossip implicitamente ci confrontiamo con chi è oggetto delle chiacchiere e ne traiamo spunto per pensare al nostro posto nella cerchia sociale, dall' ufficio al gruppo di amici, ma anche per crescere, migliorarci oppure creare strategie "difensive" sulla base delle informazioni ricevute, riuscendo così a vivere meglio nella comunità», concludono gli autori.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…