spiaggia vacanze

PESSIME NOTIZIE PER CHI SOGNAVA LE ISOLE - TORNA L’INCUBO DI FERRAGOSTO PER SARDEGNA E SICILIA CHE VIAGGIANO VERSO LA ZONA GIALLA DOPO L’ASSALTO DEI TURISTI: CON UN EFFETTO ATTENUATO DEI VACCINI, STIAMO RIPETENDO GLI ERRORI DELL’ANNO SCORSO CON LA MOVIDA SELVAGGIA, POCO RISPETTO DELLE REGOLE MENTRE I REPARTI COVID IN OSPEDALE CONTINUANO A RIEMPIRSI – PERCHÉ SE È VERO CHE QUEST’ANNO ABBIAMO IL VACCINO, IN SICILIA HANNO...

1 - TORNA L'INCUBO DI FERRAGOSTO DOPO L'ESTATE SENZA FRENI

Nicola Pinna per "la Stampa"

 

SARDEGNA ZONA BIANCA

Le finestre degli ospedali possono sembrare specchi: sì, perché si riflettono proprio qui, ora, le immagini delle feste notturne nelle località di mare, delle discoteche improvvisate e delle follie che si ripetono da settimane nei paesi. Succede giorno dopo giorno ed è proprio quello che statistici e virologi avevano teorizzato all'inizio dell'estate, analizzando i flussi turistici e la corsa incontrollata delle varianti. Eccoci, ci siamo: l'incubo di Ferragosto si ripete. La Sardegna accoglie navi e aerei a pieno carico ma trema per il bollettino quotidiano.

 

coronavirus

Gli hotel continuano a incassare prenotazioni, si rivedono gli stranieri, ma si cominciano a temere le disdette di massa e il rientro a casa anticipato. I contagi che aumentano di continuo, è vero, non bastano per agitare lo spettro della zona gialla ma il guaio è che anche gli ospedali si riempiono. Le cifre che contano sono due: i 142 casi ogni 100 mila abitanti (la media nazionale è 68) e l'11% di occupazione tra i posti letto Covid nei reparti di rianimazione. E qui c'è da allarmarsi, perché se è vero che la media nazionale è del 4%, la soglia per la zona gialla è il 10%. Per questo c'è chi ipotizza che da lunedì il sogno della vacanza sarda debba fare i conti con le mascherine obbligatorie all'aperto e le limitazioni per bar, ristoranti e teatri.

controlli covid sardegna 1

 

A Cagliari, dove la movida serale ha superato da settimane prudenza e regole, la situazione si fa critica. Il capoluogo ha il più alto numero di casi ogni 100 mila abitanti in Italia, 317 negli ultimi sette giorni. E gli ospedali sono in difficoltà: i contagiati intasano i pronto soccorso e l'ospedale Santissima Trinità ha dovuto bloccare le ambulanze. Quelle che trasportano pazienti Covid vengono dirottate verso il policlinico universitario, dove ci sono di nuovo le code all'ingresso. E vista la situazione il direttore sanitario degli ospedali della città, Sergio Marracini, annuncia l'apertura di un nuovo reparto Covid. L'unica strategia possibile per smaltire gli ingorghi e pure per evitare che salga ancora la percentuale di occupazione dei pochi letti disponibili.

 

turisti 8

«Purtroppo abbiamo molti colleghi che stanno dando il massimo e non ce la fanno più - racconta Marracini -. Sto cominciando a rivedere troppe lacrime tra gli operatori stremati». A Porto Cervo la considerano la maledizione della mezza stagione: stesso copione di un'estate fa. E se qualcuno se l'è dimenticata, la Costa Smeralda invasa dal Covid, può rileggere le cronache di un vacanza collettiva finita con largo anticipo, con locali chiusi in fretta e furia, yacht in ripartenza, orde di turisti in fuga dai porti e centinaia di ragazzini isolati nelle villette trasformate in rifugi per la quarantena. Ora si teme il remake, anche se tutto è uguale e diverso. Per capire meglio la notizia di queste ore si possono riguardare, per esempio, i video girati giusto sabato scorso a San Teodoro. I ragazzini accalcati all'ingresso dei locali, i dj che sparano musica dance per far saltare tutti quelli che seduti al tavolo non ci restano e le pr che ammettono candidamente: «Non siamo una discoteca ma si balla lo stesso».

controlli covid sardegna 3

 

Gli albergatori non lo dicono per scaramanzia ma il timore delle disdette ora ce l'hanno tutti. «Al momento non sta succedendo», spiega Davide Collu, che dal THotel di Cagliari ha un osservatorio su tutto il Sud, la zona che in questo momento è certamente la più a rischio. All'Horse country di Arborea, sulla costa Ovest, c'è un piccolo boom di arrivi e si pensa già a settembre. «Avremo ospiti da tutto il pianeta, con il mondiale di Endurance: cavalli che arriveranno in aereo proprio per le gare, molte nazionali che si sfideranno tra pinete e stagni. Per questo incrociamo le dita e ci auguriamo che la situazione migliori in pochi giorni». Ma quelli della movida folle di Ferragosto già scalpitano: «Prima che ci rinchiudano in casa almeno ci divertiamo».

 

2 - RECORD DI TURISTI E DI CONTAGI, STRETTA IN ARRIVO IN DIECI GIORNI

Laura Anello per "la Stampa"

 

turisti palermo

L'altro giorno si è arreso anche l'assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza: «Zona gialla inevitabile». Già, perché a determinare l'ingresso nella prima fascia di restrizioni, per la Sicilia, è una previsione matematica ormai certa. Dieci giorni di tempo e si sforeranno i parametri previsti dalla legge: il tasso di saturazione è del 14,1% nei reparti ordinari (la soglia di ingresso al giallo è del 15 per cento) e del 7,1 in rianimazione, dove la soglia critica è del 10%. Unica consolazione, se una consolazione c'è, è che le limitazioni dovrebbero scattare il 23 agosto e non il 16, come temevano soprattutto ristoratori e operatori turistici, spaventati dal rischio delle disdette nel cuore di una stagione che vede comunque il tutto esaurito in queste settimane. Pieni gli alberghi (ultime stanze a prezzi record), gremiti i ristoranti, gite in barca sold out, numeri da record alle isole Eolie, alle Egadi, nel Trapanese.

turisti palermo 9

 

Una Sicilia che, passeggiando sulle spiagge o sui centri balneari, sembra lontanissima dai numeri che crescono inesorabilmente negli ospedali. Festival musicali, aperitivi al tramonto, visite nei parchi archeologici. Ma che altrove, complice il caldo torrido che ieri ha dato a Siracusa il record storico in Europa con quasi 49 gradi, ha vissuto una pagina nerissima sul fronte degli incendi. Fuoco, quasi sempre doloso, che ha violato boschi secolari, paesaggi preziosi, borghi arroccati in montagna, con colonne di fumo e voli di canadair, come se l'esperienza della pandemia e gli appelli a un rapporto più equilibrato con la natura non fossero serviti a niente.

 

turisti palermo 3

Ma anche per chi non vuole sentire, la prima stretta arriverà a giorni, ancor prima della zona gialla: probabilmente le spiagge di Palermo e di tutta la provincia saranno interdette la notte di Ferragosto, per scongiurare un ulteriore incremento dei contagi, che per ora vedono l'isola prima in Italia, con un crescendo che ha visto sestuplicare i casi in cinque settimane.

 

Ieri 868 nuovi contagiati, con nove morti e 472 pazienti dimessi o guariti, una lieve discesa rispetto al giorno precedente. Non che con la zona gialla cambi molto: liberi gli spostamenti tra comuni, niente coprifuoco. L'unico tangibile cambiamento è l'obbligo di mascherina all'aperto (sempre che le autorità riescano a controllare migliaia di persone disseminate su centinaia di chilometri di costa) e lo stop alle tavolate chilometriche nei ristoranti, che potranno ospitare non più di quattro persone a tavola, sia al chiuso che all'aperto.

 

turisti palermo 2

Ma, al di là delle limitazioni, l'effetto psicologico è pesante per una regione che ha vissuto la prima ondata soltanto di striscio (mentre Bergamo e Milano erano in crisi, la Sicilia sembrava protetta dalla sua insularità e dalla distanza dai principali focolai) e che adesso si trova nell'epicentro dell'epidemia, per quanto attutita dai vaccini che procedono a spron battuto. «Dobbiamo entrare nell'ottica che da qui alla fine della stagione nell'Isola ci sarà un ulteriore rialzo di positivi - dice Razza - perché in giro per il territorio avremo almeno due milioni di persone in più tra turisti e lavoratori che rientrano per le ferie».

 

turisti palermo

Certamente, pesano i tanti che sono tornati a casa per le vacanze, i turisti (presenti, seppure con meno stranieri) ma anche la voglia di libertà di giovani e meno giovani che hanno vissuto senza badare alle restrizioni. L'altro giorno a Pantelleria è stato bloccato in extremis un party con trecento invitati. -

mondello 1nello musumecimondelloturisti palermo 3

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?