coronavirus - ospedale in belgio pronazione terapia intensiva ospedali

PIANTATELA CON QUESTA STORIA DEI MORTI "CON" O "PER" COVID - UNO STUDIO DELL'OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA SALUTE SMENTISCE LA TEORIA DEL NUMERO DI MORTI "GONFIATO" IN ITALIA. ANZI: ALLA STRAGE DI 150 MILA VITTIME NE SONO SFUGGITI OLTRE 25 MILA NEL 2020, QUANDO ANCORA LI CATALOGAVAMO MALE - È UNA FAVOLETTA DIRE CHE SI CREPA DI "ALTRO": IL COVID È LA CAUSA DIRETTAMENTE RESPONSABILE DELLA MORTE DELL'89% DELLE PERSONE RISULTATE POSITIVE AL TEST...

Paolo Russo per "La Stampa"

coronavirus terapia intensiva

 

Dopo i ricoveri da giorni è il turno dei morti «con» anziché «per» Covid. Il coro si è alzato tra esponenti politici favorevoli al «liberi tutti e subito», ma anche tra medici ed esperti.

 

Perché nella corsa alla normalizzazione c'è un dato che stona e sono quelle 12 mila vittime del virus da Natale ad oggi, con il totale di 150 mila decessi che l'Italia sembra destinata a raggiungere già questa settimana.

 

terapia intensiva 3

Rapportato alla popolazione è il più alto tasso di mortalità da Covid in Europa. Perché probabilmente gli altri li contano in modo meno preciso di quanto non si faccia da noi e non per il fatto che il nostro servizio sanitario nazionale sia più scassato di altri.

 

coronavirus ospedale di varese 1

Ma il dubbio che tutte quelle morti non siano di pazienti positivi deceduti poi per infarti tumori od altro lo sollevano i dati Istat e Iss.

 

Punto di partenza per capire come effettivamente stiano le cose è la mortalità attesa, che si calcola facendo una media di quella rilevata in cinque anni, in questo caso dal 2015 al 2019.

 

Farmaci terapia intensiva

I decessi anche nel 2020 sarebbero dovuti essere 645 mila. Aggiungendovi i 74 mila per Covid, riportati dalla Protezione civile nei bollettini quotidiani, si arriva a 719 mila. Se alcuni o molti di loro fossero morti «con» e non «per» Covid di decessi a fine 2020 ne avremmo dovuti contare meno, perché chi non ce l'ha fatta per altre cause dovrebbe rientrare nella «mortalità attesa».

 

reparto di terapia intensiva brescia 13

E invece nell'annus horribilis 2020 di morti alla fine se ne sono contate 746 mila, 27 mila in più, che potrebbero essere catalogate come «morti sommerse da Covid». Infatti, «in un altro studio Istat-Iss sui decessi in eccesso osservati nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto alla media del periodo 2015-2019, si è evidenziato un aumento significativo di altre cause che, al momento, non trova una spiegazione di natura epidemiologica: polmoniti e influenza (10% del totale dei decessi in eccesso), demenze e malattia di Alzheimer (5% del totale dei decessi in eccesso), cardiopatie ipertensive (5% del totale dei decessi in eccesso) e diabete (3% del totale dei decessi in eccesso)», spiega Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell'Osservatorio nazionale della Salute.

 

coronavirus paziente all ospedale san filippo neri di roma

Numeri in eccesso «che si spiegano con il fatto che l'Italia è stato il primo Paese europeo a essere travolto dalla pandemia, con un impatto difficile da gestire sotto tutti i punti di vista. Tanto che molti anziani sono morti in casa e i certificati di morte sono in alcuni casi stati redatti prima che si accertasse la loro positività», prosegue il direttore dell'Osservatorio.

 

Infatti nel 2021 quelle «morti sommerse» non si verificano più. I 62 mila morti per Covid sommati a quelli attesi danno un totale di 707 mila decessi, dato più o meno sovrapponibile ai 705 mila che si sono effettivamente contati a fine anno.

 

terapia intensiva covid

Quindi i morti per Covid sono quelli conteggiati da Iss e Protezione civile e per lo stesso ragionamento fatto con i dati del 2020 parliamo di persone che non ce l'hanno fatta «per» il Covid, e non perché malati di altro e positivi per caso.

 

Anziano in terapia intensiva 2

C'è anche da dire che, «confrontando la mortalità attesa con quella effettiva in era Covid, scopriamo che i decessi attribuibili ai contagi negli altri Paesi europei non sono dissimili dai nostri», assicura Graziano Onder, che per l'Iss cura il rapporto sui decessi da coronavirus.

 

reparto di terapia intensiva brescia 22

A smentire chi minimizza parlando di positivi morti di altro, c'è poi un altro studio condotto da Iss e Istat sulle cause dei decessi dei contagiati alla data del 25 maggio 2020. I risultati testimoniano che il Covid è la causa «direttamente» responsabile della morte dell'89% delle persone risultate essere positive al test.

 

Il restante 11% è attribuibile a malattie cardiovascolari (4,6%), tumori (2,4%), malattie del sistema respiratorio (1%) e altro ancora. I numeri sembrano insomma smentire un racconto già sentito nei primi giorni di lockdown duro nel 2020, quando nelle conferenze stampa delle 18 si cercava di tranquillizzare gli italiani impauriti, ricordano che quei morti avevano più di 80 anni e si portavano dietro molte altre patologie.

 

terapia intensiva coronavirus 1

Da qui la formula dei «morti con Covid» che nessuno osò più pronunciare dopo le immagini dei camion militari che scendevano da Bergamo carichi di bare. Oggi fortunatamente abbiamo i vaccini e il booster, sommato all'immunità acquisita dai tanti che si sono contagiati, sta piegando la curva dei contagi.

 

reparto di terapia intensiva brescia 6

Ma come allora a non farcela sono gli ultra-fragili, vuoi per l'età avanzata, vuoi per malattie che ne hanno indebolito il sistema immunitario, rendendo meno robusta la protezione anticorpale alzata dai vaccini.

 

Questo lo sanno anche i medici, che stanno cercando di far sentire la loro voce, chiedendo un uso più esteso delle nuove terapie antivirali, allargandone la prescrivibilità anche ai medici di famiglia.

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...