the punisher

PILLOLE DI POLITICAMENTE MOLTO SCORRETTO – G. SALLUSTI: “POICHE' ALCUNI DEGLI SCIROCCATI CHE HANNO INVASO CAPITOL HILL OSTENTAVANO NELL’ABBIGLIAMENTO IL SIMBOLO DI 'THE PUNISHER', IL PERSONAGGIO VA CENSURATO, O ADDIRITTURA ELIMINATO DAL PANTHEON MARVEL” – “A GETTARE IL SASSO È STATO L’ACCOUNT SPECIALIZZATO COMICTROPES, CHE HA SENTENZIATO: “CREDO CHE LA MARVEL DEBBA EVITARE DI PROPORRE IN MANIERA AGGRESSIVA QUESTO MARCHIO IN MODO CHE…”

GIOVANNI SALLUSTI

Giovanni Sallusti* per Dagospia

*autore del libro ''Politicamente Corretto - la dittatura democratica'' - Giubilei Regnani editore

 

Caro Dago,

da buon erede dello stalinismo, anche il Politicamente Corretto rivolge le proprie purghe anzitutto al proprio interno. Allora voleva dire nella nomenclatura del Partito Bolscevico, oggi significa nello star system dell’industria culturale americana. Ivi compreso il fumetto, quest’opera di artigianato pop che esprime ancora oggi un bel pezzo di immaginario a stelle e strisce, a partire dal contrasto attualissimo tra l’idealismo buonista liberal e il realismo cupo conservatore, ovvero tra Superman e Batman.

bandiera con il simbolo di the punisher alla rivolta del campidoglio

 

Transitando dall’universo Dc a quello Marvel, c’è un (non) eroe che è ancora più dark, più scorretto, più sospettabile di istinti paratrumpiani del Cavaliere Oscuro, ovvero Il Punitore. Che infatti in questi giorni ha scalato posizioni nelle liste di proscrizione, in perenne aggiornamento nella (fu?) patria del Primo Emendamento.

 

Cerco di scriverla per com’è, conscio che il surrealismo è ormai sopravanzato dalla cronaca: poiché alcuni degli sciroccati che hanno invaso Capitol Hill (“golpisti”, obiettivamente, è troppo per le truppe sciamanesche, checché ne dica il politically correct trasversale avvezzo a trattare come legittimi capi di Stato macellai quali l’ayatollah Khamenei) ostentavano nell’abbigliamento il simbolo di The Punisher, il personaggio va censurato, o addirittura eliminato dal pantheon Marvel.

POLITICAMENTE CORRETTO GIOVANNI SALLUSTI

 

A gettare il sasso è stato l’account specializzato ComicTropes, che ha sentenziato: “I manifestanti che hanno invaso Capitol Hill indossavano uniformi con il logo di Punisher. Credo che la Marvel debba evitare di proporre in maniera aggressiva questo marchio in modo che non venga pubblicato ovunque, oppure che abbandoni il character di Punisher”.

 

Insomma, la casa editrice (che recentemente ha strombazzato l’introduzione nelle proprie saghe cinematografiche di eroi Lgbt e multiculti, alimentando quell’ideologia che ora le si ritorce contro) quantomeno dovrebbe iniziare a pubblicizzare la serie attenzionata con discrezione, magari riducendola a pubblicazione clandestina, auspicabilmente limitata ai mercatini dell’usato dell’Alabama.

 

the punisher marvel

Ancora meglio, dovrebbe riscrivere da capo la psicologia e il carattere di Frank Castle, che da veterano di guerra ossessionato dalle ferite personali e collettive potrebbe diventare un hippie pacifista con un lavoro nella Silicon Valley, meglio se afroamericano, meglio ancora se aderente al Black Lives Matter. In caso contrario, non rimarrebbe che la cancellazione della collana (la “cancel culture” non è uno slogan, ma una prassi repressiva in azione quotidianamente), magari con un’ultima puntata in cui il reprobo viene sconfitto da un suo doppio Antifà.

the punisher marvel 1

 

Paiono esagerazioni, invece queste castronerie fobiche ipercorrettiste sono state parecchio rilanciate sui social (d’altronde ormai le Big Company quando sentono odor di censura antisovranista trattengono a stento l’orgasmo, direbbe Bersani) e raccolte perfino da un disegnatore del personaggio, Mitch Gerads.

 

Il quale cinguetta un classico politicamente corretto, la confessione con pubblica ammenda e richiesta di pene esemplari: “Ho lavorato sul personaggio per venti albi, ed ho disegnato un nuovo teschio. Ho lavorato anche ad una toppa per motivi di beneficienza.

 

E vedendo queste immagini (fortunatamente quello non è il mio teschio) penso che sia giusto che la Marvel lo ritiri fino a quando non sarà più utilizzato a scopo di incitamento all’odio”. Salta così lievemente il principio della responsabilità individuale (noi biechi reazionari continuiamo a pensare che il problema degli imbecilli risieda nell’imbecillità, non nell’abbigliamento o nella gadgettistica), ma cosa volete che sia, in un Paese che sulla libertà dell’individuo è stato costruito.

the punisher marvel post della tenente roxanne mathai alla manifestazione pro trump 2donald trump by pat ludo un supporter di trump di colore manifestanti pro trump provano a fare irruzione al capitol museummanifestazione pro trump a phoenix arizonamanifestazioni pro trump a los angeles polizia a los angeles proteste al campidoglio di sacramento polizia in colorado manifestanti pro trump atlanta il manifestante black lives matter a los angelespersone armate a una manifestazione pro trump in arizona georgia, i manifestanti di trump armati fino ai denti joey gibson, leader di patriot prayer los angeles manifestazione pro trump milizie armate in georgia membri del congresso portati in salvo una donna di qanon in texas manifestante vs guardia nazionale la polizia fa passare i supporter di trump 2il capo della polizia di seattle adrian diaz assalto al congresso meme 18manifestanti assediano il campidoglio a washington

 

tenente roxanne mathai una delle poliziotte alla manigestazione pro trump ivanka e melania trump by oshogas lacrimogeni contro i manifestanti a washington doug jensen 2manifestanti picchiano un poliziotto con una bandiera americana a washington manifestanti assediano il campidoglio a washington the punisher il film

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?