leonessa cucciolo gnu

PIU' DELLA FAME, POTE' L'ISTINTO MATERNO - L'AUTORITA' DEI PARCHI DELLA TANZANIA HA CONDIVISO SU TWITTER IL VIDEO DI UNA LEONESSA CHE, INVECE DI PAPPARSI IL CUCCIOLO DI GNU RIMASTO SOLO, LO SCORTA VERSO LA SUA MANDRIA - SECONDO IL PORTAVOCE, GLI ISTINTI MATERNI DELL'ANIMALE HANNO PREVALSO SU QUELLI PREDATORI - NON E' LA PRIMA VOLTA CHE SUCCEDE: NEL 2002 IN KENYA UNA...

 

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Il cuccioli di gnu e la leonessa 2

L’account Twitter dei parchi nazionali della Tanzania ha condiviso un video sorprendente, una leonessa che scorta il cucciolo di uno gnu alla sua mandria. Il felino e il piccolo gnu camminano fianco a fianco nel parco nazionale del Seregenti.

 

Il comportamento della leonessa è così insolito che il portavoce dell’autorità dei parchi della Tanzania, Pascal Shelutete, ha ipotizzato con la BBC che gli istinti materni della leonessa abbiano superato i suoi naturali istinti predatori.

 

Il cuccioli di gnu e la leonessa

I leoni sono “ipercarnivori generalisti”, cioè mangiano soprattutto carne, di qualunque specie. Zebre e gnu sono gli animali da preda presi di mira più spesso dai leoni perché enti nei movimenti e quindi più facili da catturare rispetto ad antilopi e gazzelle, e meno pericolosi dei bufali.

 

I leoni adulti sani devono consumare in media tra i 5 e i 7 chili di carne al giorno, e siccome non succede loro tutti i giorni di portare a casa una preda, è molto insolito vedere una leonessa perdere un’occasione simile.

 

Leonessa attacca uno gnu adulto

Questa però non è la prima volta che una leonessa protegge e nutre un animale che normalmente ucciderebbe. Nel documentario "Surviving the Serengeti" del 2015 si vedeva un cucciolo di gnu, nato pochi minuti prima ma separato dalla madre, trovarsi faccia a faccia con una leonessa adulta in cerca di preda.

 

In una svolta miracolosa degli eventi, proprio mentre la leonessa è pronta a uccidere, si ferma e permette allo gnu di strofinarsi il naso su di lei. Qualche istante dopo, la leonessa è raffigurata mentre rotola con lo gnu, permettendo al cucciolo di rannicchiarsi accanto al suo corpo caldo come se fosse la sua stessa prole, prima di liberare l'animale appena nato e lasciarlo per incontrare sua madre.

 

Leonessa e gnu nel 2015

Nel 2002 i guardacaccia di un parco nazionale del Kenya sono rimasti perplessi quando una leonessa ha adottato non uno, ma due animali da preda in altrettanti mesi. I guardiani del Samburu National Park hanno detto che la leonessa ha preso un cucciolo di antilope sotto la sua ala nel gennaio 2002, prima di imbattersi in un altro cucciolo poche settimane dopo.

 

Invece di squarciare all'istante il delicato animale, la leonessa ha condotto il piccolo all'ombra di un albero di acacia, dove ha iniziato a pulirlo e in seguito lo ha protetto dagli altri leoni. Inizialmente i comportamentisti animali hanno concluso che doveva aver scambiato i due cuccioli per piccoli di leone randagio. Ma a febbraio, la leonessa ha permesso alla vera madre di nutrire la sua prole, prima di scacciarla. Gli esperti di fauna selvatica sono rimasti sbalorditi da questo comportamento perché suggeriva che la leonessa non avesse scambiato il piccolo per un cucciolo di leone, ma avesse semplicemente deciso di prendersene cura. 

 

leonessa fa stretching in kenya

La leonessa ha allattato con la piccola antilope per due settimane, prima che un altro leone l’attaccasse e l’uccidesse mentre lei dormiva.

 

Nelle settimane successive, tuttavia, il personale del parco ha detto che la leonessa ha seguito regolarmente branchi di antilopi, senza mai attaccarli, scegliendo invece di dare la caccia ai facoceri. 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."