terry dupin

PIÙ CHE "RAMBO" ERA UN MATTO DA LEGARE - CATTURATO DOPO 36 ORE DI ASSEDIO NEL BOSCO L'EX MILITARE DI 29 ANNI CHE AVEVA AGGREDITO LA SUA EX E IL COMPAGNO E SI ERA ASSERRAGLIATO ARMATO IN UNA FORESTA AL CENTRO DELLA FRANCIA - UNA STORIA DI VIOLENZE CONIUGALI, MINACCE DI MORTE, DIFFUSIONE IN RETE DI VIDEO INTIMI - PER STANARLO HANNO DOVUTO RICORRERE A ELICOTTERI, MEZZI BLINDATI, CANI, 300 AGENTI: ALLA FINE È STATO COLPITO ALLA GOLA E...

Francesca Pierantozzi per "Il Messaggero"

 

terry dupin ricercato

«Non riesco a controllarmi» aveva detto al giudice Terry Dupin. Era il settembre 2017, lui aveva 25 anni, senza lavoro dopo aver lasciato l'esercito, sei anni in fanteria, e per la terza volta era sul banco degli imputati, sempre le stessa storia: violenze coniugali, minacce di morte, aggressioni armate, diffusione in rete di video intimi.

 

Quella volta era entrato dal tetto nella casa della ex compagna, madre dei suoi tre figli, tutti piccolissimi, aveva minacciato il nuovo compagno di lei, che lo aveva respinto con un coltello. Era tornato con una pistola, poi era scappato, armato, per le strade del paese, minacciando a destra e a sinistra, prima di costituirsi in commissariato.

 

terry dupin arrestato in francia

RECIDIVO

Ieri, invece, Terry Dupin non si è arreso. Tutto si è ripetuto, nonostante le condanne (un'altra, la quarta, era seguita a gennaio 2020), nonostante il braccialetto elettronico, il divieto di avvicinare la ex compagna, il divieto di risiedere a Lardin-Saint-Lazare, 1800 abitanti nel cuore del Perigord, la campagna verde e boscosa del centro della Francia.

 

panico in francia per la fuga del militare

Intorno a mezzanotte, nella notte tra sabato e domenica, si è ripresentato a casa di lei, armato. Un fucile di grosso calibro. Di nuovo le liti, l'aggressione, anche contro il compagno. Una vicina, quella che ha dato l'allarme, l'ha sentito gridare: «Anche io sono infelice!». Ha sparato ai gendarmi arrivati sul posto. Poi la fuga, anzi: l'inizio di una guerriglia personale.

 

una foto di terry dupin

CACCIA ALL'UOMO

Al contrario delle altre volte Terry Dupin ha deciso di non arrendersi: armato di un Winchester 30-30 («un fucile che può ammazzare una persona a una buona distanza» dicevano ieri) è scappato per i boschi che conosce bene, intorno al paese.

 

Ha sparato a qualsiasi divisa gli si parasse di fronte, ha puntato l'arma contro due ragazzini in scooter, ha risposto una sola volta a chi tentava di negoziare: «Non mi arrendo».

 

Ed è cominciata una caccia all'uomo durata 36 ore che ha tenuto la Francia col fiato sospeso. Lui, un Rambo armato, addestrato, nascosto nei boschi, in mezzo a case, fattorie, alberghi, capannoni da lavoro, una cittadina confinata, posti di blocco in entrata e in uscita, scuole e negozi chiusi, pasti consegnati a domicilio, e intorno un'aria da guerra: otto elicotteri, unità cinefile, otto mezzi blindati, trecento tra gendarmi e agenti dei Gign, le teste di cuoio.

 

terry dupin

Alla fine lo hanno preso, ieri, poco dopo mezzogiorno: cercava di scappare dal perimetro di 4 chilometri quadrati in cui era stato circondato. Ha cominciato a sparare, è stato ferito. «È grave, è stato colpito alla gola». Le condizioni restavano gravi ancora ieri sera.

 

«Era alla deriva, lo hanno descritto come un Rambo, ma non è così, era andato oltre lo stadio della ragione e della paura, ed è lì che si diventa pericolosi» ha detto il fratello. «Sapevamo che non si sarebbe arreso da solo, era armato e determinato a morire se necessario. E anche perfettamente addestrato, capace di sopravvivere in ambiente ostile per giorni» ha fatto sapere il generale André Petillot, comandante della zona Difesa e Sicurezza del Sud-Ovest della Francia.

 

la cattura di terry dupin

Dupin aveva lasciato l'esercito nel 2016, nel 2020 aveva ritrovato un lavoro come autotrasportatore. Dal 2015, quando il primo figlio aveva due anni, aveva cominciato a collezionare condanne per violenze coniugali.

 

GIÀ IN CARCERE

Nel 2020 la pena più grave, dopo che si era di nuovo introdotto in casa della compagna, colpendola più volte, e dopo avere anche diffuso in rete dei loro video intimi: 16 mesi di carcere, di cui otto con la condizionale.

 

gendarmerie

Da maggio aveva l'obbligo del braccialetto elettronico. Un suo avvocato aveva una volta evocato davanti al giudice un'infanzia difficile, le violenze subite in famiglia, la necessità di «un lavoro psicologico».

 

La sua compagna, invece, continuava a dire di vivere nella paura continua. «Ho sentito che rompeva tutto in casa, gridava e distruggeva tutto ha raccontato la vicina poi ho sentito colpi d'arma da fuoco».

 

assedio contro il rambo francese

«Quando mi hanno detto che era tutto finito ho provato un gran sollievo», ha commentato ieri pomeriggio la sindaca di Lardin-Saint-Lazare, Francine Bourra. Tutto è restato chiuso fino a metà pomeriggio: «spero che non rivivremo mai più una situazione come questa». A dare per primo la notizia che Dupin era stato neutralizzato è stato il ministro dell'Interno Darmanin, via Twitter.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?