marco astorri bio-on

PORCO BIO! - BLITZ DELLA FINANZA NELLA SEDE DELLA START UP “BIO-ON”, CHE OPERA NEL SETTORE DELLE BIOPLASTICHE: ARRESTATO IL PRESIDENTE MARCO ASTORRI E ALTRE DUE PERSONE - SI INDAGA SU FALSO E MANIPOLAZIONE DEL MERCATO - IL REPORT DI UN FONDO AMERICANO INTITOLATO: “UNA PARMALAT A BOLOGNA”

Ferruccio Pinotti per www.corriere.it

 

marco astorri bio on 1

False comunicazioni sociali da parte di una società quotata e manipolazione del mercato: sono le accuse nei confronti dei vertici di una importante società bolognese quotata in Borsa e operante nel settore delle bioplastiche. Un tornado quello che stamattina all’alba ha travolto la “Bio-on”, società con sede a Bologna. Misure cautelari sono scattate nei confronti di Marco Astorri, socio e presidente del consiglio di amministrazione di Bio-on; di Guido Cicognani, socio e vicepresidente del cda e Gianfranco Capodaglio, presidente del collegio sindacale. Astorri è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre gli altri due alla misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche. In corso anche il sequestro di beni per complessivi 150 milioni, pari al valore del profitto dei reati commessi.

bio on 2

 

I finanzieri del Comando provinciale di Bologna stanno eseguendo anche diverse perquisizioni in Emilia Romagna, Lombardia e Lazio. L’inchiesta vede complessivamente indagate nove persone (fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore) e nasce dal monitoraggio svolto dalle Fiamme gialle del nucleo di polizia economico finanziaria sull’andamento delle contrattazioni in Borsa del titolo a seguito della pubblicazione di un report da parte del fondo speculativo americano Quintessential Capital Management, che ne ha messo in discussione la veridicità dei dati contabili e la solidità finanziaria.

bio on

 

Il report del fondo speculativo americano

bio on 3

Il gruppo, che concede in licenza e produce bioplastiche innovative, è stato oggetto di un report del fondo, intitolato «Una Parmalat a Bologna» che ha messo in dubbio la trasparenza dei bilanci e le capacità produttive dello stabilimento di Castel San Pietro Terme. L’hedge fund anche se basato a New York, è guidato da un italiano, Gabriele Grego, nato a Roma nel 1975 ma israeliano di adozione, fondatore di Quintessential che opera con pochi capitali e un numero esiguo di collaboratori. Il fondo speculativo in passato ha attaccato varie società con successo, operando al ribasso. Tra queste la Globo, una società di software nata in Grecia ma quotata alla City di Londra, finita in amministrazione controllata dopo che nel 2015 il fondo Quintessential aveva illustrato al mercato il risultato di mesi di indagini. Anche in quel caso Quintessential aveva dichiarato: «La nostra opinione è che si tratta di una Parmalat greca». Grego, formatosi tra gli Usa e Londra, tra il 2000 e il 2001 ha prestato servizio militare in una brigata di paracadutisti dell’aviazione israeliana specializzata in “demolitions” e ha poi lavorato a Tel Aviv. Bio-On, quotata nel 2014 poco più che startup, ha da poco iniziato a produrre una bio-plastica biodegradabile di grande interesse. A luglio è arrivata a valere oltre un miliardo di euro, nonostante il business sia ai primi passi.

marco astorri bio on

 

«Una Parmalat a Bologna»

bio on 4

Nel report di Quintessential si parla però di una società che si regge su «un castello di carte», ha una «situazione finanziaria precaria» e una contabilità che «presenta serie irregolarità». Bio-on, guidata dal presidente Marco Astorri, aveva smentito e presentato denuncia. Va detto che tra il gruppo dirigente dell’azienda bolognese e il fondo speculativo americano è scoppiata da tempo una guerra senza esclusione di colpi, che già a luglio ha generato un’inchiesta per aggiotaggio.

bio on 5

 

Al centro degli interessi in gioco il PHA polimerico, un prodotto altamente innovativo: il Polyhydroxyalkanoato o PHA è un poliestere lineare prodotto grazie una fermentazione batterica dello zucchero con la quale si dà vita a materiali con proprietà estremamente differenti. Possono essere creati materiali termoplastici o elastomerici, con ottime proprietà termiche (da -10°C a +180°C), che sostituiscono prodotti altamente inquinanti come i Pet ed altre plastiche tradizionali. Astorri aveva denunciato un attacco con intenzioni speculative. Anche la Consob aveva aperto un’indagine.

marco astorri bio on 2

 

Dopo le notizie dell’esposto depositato da Qcm in Procura a Milano il 25 settembre, a quasi due mesi da quello di Bio-On che accusava il fondo di scorrettezze, la società ha sostenuto «l’assoluta correttezza del proprio operato, che sarà dimostrata in tutte le sedi competenti».

 

Le indagini

marco astorri bio on 3

I dettagli dell’operazione della Gdf sono stai illustrati ieri nella sede del comando provinciale della Gdf, alla presenza del procuratore di Bologna Giuseppe Amato. Gli inquirenti hanno parlato di ricavi «non veritieri per tempistiche e modalità di realizzazione» iscritti a bilancio dal 2015 al 2018 e parte dei ricavi generati dalla cessione di licenze a due joint venture contabilizzate nel 2018 che, a quanto pare, erano «frutto di operazioni fittizie». A questo si aggiungeva una strategia comunicativa definita dal gip di Bologna, Alberto Ziroldi, «roboante, ammiccante ed ottimisticamente proiettata verso obiettivi sempre più significativi», che però «sottaceva alcuni dati» poi sviluppati dagli investigatori.

 

marco astorri bio on 4

Questi, in sintesi, gli elementi raccolti dalla Guardia di finanza bolognese, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Caleca e dal pm Michele Martorelli, a carico dei nove fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore di Bio-on indagati per falso in bilancio e manipolazione del mercato nell’ambito dell’operazione «Plastic bubbles». Il procuratore Amato Amato ha spiegato che sulla vicenda la Procura «si è mossa a tutto tondo, perché ovviamente la ricostruzione del fondo Quintessential poteva anche essere falsa». L’analisi del fondo, ha aggiunto il procuratore, «ha trovato, se vogliamo, un riscontro in quanto emerso dalle indagini».

 

marco astorri bio on 5

Pesanti riflessi per i risparmiatori

La vicenda di Bio-on rischiaora di trasformarsi in un nuovo caso di «risparmio tradito», con oltre un miliardo di euro di capitalizzazione bruciata. Il Siti, Sindacato Italiano per la Tutela dell’Investimento e del risparmio di Milano «chiama a raccolta tutti gli azionisti (e gli ex azionisti che siano usciti in grave perdita) al fine di consentire loro di usufruire della propria iniziativa di tutela, tesa alla costituzione di parte civile nel procedimento penale per il risarcimento del danno, e delle ulteriori iniziative che sarà necessario adottare per salvaguardare, per quanto possibile, il proprio investimento ed al contempo, se possibile, il futuro della società.

 

bio on 1

Il 9 luglio del 2018 il titolo Bio-on, quotata sul mercato Aim di Borsa Italiana, è arrivato a toccare i 70 euro, il suo massimo di sempre, attribuendo alla società una capitalizzazione «monstre» di 1,3 miliardi, tutta fondata sulle prospettive future della società e delle sue bioplastiche. Prima della sospensione disposta oggi da Borsa Italiana, il titolo era già crollato a 10,4 euro, e il valore della società a poco meno di 200 milioni. Che potrebbero presto evaporare se la magistratura dovesse avvalorare le accuse di Quintessential. Il 61% della società, si legge sul sito della società è in mano ad Astorri e Cicognani, sia direttamente sia attraverso al società Capsa, il 2% è di Felofin (Kartell) mentre il 37% è sul mercato.

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)