jamel nazismo

PORCO BIO, I NAZISTI! - LA GERMANIA IN ALLARME PER LE COOPERATIVE DEGLI ESTREMISTI DI DESTRA CHE COLTIVANO FRUTTA E ORTAGGI BIOLOGICI - NON SI TRATTA DI INNOCUI “ECO-VILLAGGI”: SONO RITROVO DI PICCHIATORI E SQUADRISTI CON UN PASSATO DI VIOLENZA - UN MIGLIAIO LE FATTORIE “SVASTICHELLE” E ALCUNI BIO-NAZI CHE APPARTENGONO ALLA SETTA DI ESTREMA DESTRA DEI “REICHSBURGER”

Walter Rauhe per “la Stampa”

 

il nazi villaggio di jamel

«Liberi-sociali-nazionali», recita la scritta in lettere gotiche impressa sul muro di cinta di una tenuta nel piccolo villaggio di Jamel nella regione del Meclemburgo Pomerania Anteriore, non lontano dalle coste tedesche del Mare Baltico. La cooperativa agricola attiva da una decina d' anni nel paese è specializzata nella coltivazione di frutta e ortaggi biologici non trattati con pesticidi o diserbanti e nell' allevamento di rare razze suine e bovine che pascolano libere e in modo naturale sulle verdi pianure della zona.

il nazi villaggio di jamel

Ma l' apparenza inganna.

 

Quella che a prima vista potrebbe sembrare come un collettivo di contadini alternativi e un po' hippie è in realtà uno dei più noti centri dell' estrema destra neonazista di stampo rurale. Nello sperduto villaggio di Jamel sette delle dieci fattorie sono in mano di famiglie dichiaratamente neonaziste con una lunghissima fedina penale alle spalle. Il capo della cooperativa è un certo Sven Krüger.

 

il nazi villaggio di jamel birgit and horst lohmeyer

Un noto picchiatore e squadrista tedesco che ha collezionato finora ben 50 denunce per oltraggio, apologia del nazismo, rissa, tentato omicidio e possesso di armi da fuoco e che ha scontato diversi anni in carcere. Dopo la sua ultima scarcerazione Krüger ha deciso di stabilirsi in questa zona sperduta e spopolata dove fondare la sua cooperativa di «coloni nazional-popolari».

 

L'ALLARME

Secondo stime del «Bundeverfassungsschutz» - i servizi segreti interni - in Germania il numero delle nuove fattorie e tenute gestite dall'estrema destra è salito a circa un migliaio. Le autorità definiscono i militanti di questo nuovo e crescente movimento come i «Bio-Nazis», i neonazisti biologici.

 

il nazi villaggio di jamel 9

«Si tratta di un movimento molto eterogeneo e poco organizzato», ci spiega Horst Lohmeyer, attivista per i diritti umani e democratici e uno degli ultimi abitanti di Jamel che non fa parte della cooperativa agricola neonazista.

 

«Alcuni Bio-nazisti appartengono alla setta di estrema destra dei Reichsbürger, i cosiddetti "Cittadini del Reich", che non riconoscono la Repubblica federale tedesca e le sue leggi e che si considerano come discendenti di Adolf Hitler». Altri coltivatori e allevatori di estrema destra sono seguaci di losche sette esoteriche che basano il loro credo politico su antiche mitologie germaniche.

il nazi villaggio di jamel 8

 

Altri ancora simpatizzano col partito neonazista della Npd o con quello della destra populista della AfD o col movimento degli «Identitatri». Ad unire tutte queste cellule, sette e cooperative è la fede comune nell' ambientalismo e nell' agricoltura ecologicamente corretta e biologicamente sostenibile oltre che alle ideologie estremiste, antisemite e nostalgiche dell' estrema destra.

 

Le campagne depresse «Si tratta di un fenomeno in continua crescita», osserva Daniel Trepsdorf, direttore del Centro regionale di Studi democratici di Ludwigslust. «I cosiddetti Bio-nazisti si sono insediati soprattutto nella Germania nord-orientale in zone particolarmente colpite dall' emigrazione e dallo spopolamento dove terreni e vecchie tenute agricole vengono vendute a prezzi stracciati per la mancanza di richiesta e di prospettive economiche».

il nazi villaggio di jamel 7

 

Ad acquistare le fattorie abbandonate sono così sempre più spesso militanti neonazisti che hanno deciso di lasciarsi alle spalle la vita frenetica delle grandi città per costruirsi una nuova esistenza in campagna, a contatto con la natura, gli animali e il «sacro suolo tedesco».

 

Il loro concetto di ambientalismo si basa sulla vecchia dottrina hitleriana della «terra e del sangue». «Un'unione quasi religiosa fra l' agricoltore e la sua terra», spiega Trepsdorf, «che nega il consumismo e capitalismo, vive in piccole cooperative autogestite e spartane nelle quali far rivivere anche i vecchi ruoli fra i sessi. Gli uomini lavorano i campi, le donne producono e allevano figli».

il nazi villaggio di jamel 5il nazi villaggio di jamel 3il nazi villaggio di jamel 4il nazi villaggio di jamel 6

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?