biden zelensky

PUTIN HA SBAGLIATO I CALCOLI - CON LA FIRMA DELL'UKRAINE BILATERAL SECURITY AGREEMENT, BIDEN AVVICINA L’INGRESSO DI KIEV NELLA NATO - L’ACCORDO, CHE IMPEGNA WASHINGTON PER DIECI ANNI (BEN PIU’ DI UN IPOTETICO MANDATO DI TRUMP), PREVEDE CHE STATI UNITI E UCRAINA SI AIUTINO DURANTE IL CONFLITTO IN CORSO, MA ANCHE IN CASO DI FUTURE AGGRESSIONI, CON UN MECCANISMO SIMILE ALL'ARTICOLO 5 DELLA NATO SULL'OBBLIGO ALLA RECIPROCA DIFESA - CI SONO IMPEGNI PRECISI PER FORNIRE A KIEV AIUTI MILITARI PER DIFENDERSI DAI RUSSI - C’E’ LA PROMESSA DI OFFRIRE A ZELENSKY ALMENO 50 MILIARDI DI DOLLARI (OLTRE AI 61 MILIARDI GIÀ STANZIATI DAL CONGRESSO), CHE VENGONO DAI BENI DI MOSCA CONGELATI   

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

ZELENSKY E JOE BIDEN

«Oggi abbiamo mandato a Putin un chiaro messaggio: resisteremo agli autocrati, e non ci stancheremo di restare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario». Volodymyr Zelensky era sul podio alla sua destra e lo osservava con uno sguardo di gratitudine, quando il presidente americano Joe Biden ha preso questo impegno solenne a margine del G7 italiano, dopo aver firmato l'accordo bilaterale per la sicurezza di Kiev […] Biden e Zelensky hanno tenuto una conferenza stampa congiunta nella masseria vicino a Fasano dove è basato il capo della Casa Bianca, dopo aver firmato l'Ukraine Bilateral Security Agreement.

 

ZELENSKY E JOE BIDEN

Il presidente americano ha rivendicato «tre importanti passi compiuti qui al G7 per rispondere a Putin: primo, l'intesa bilaterale; secondo, i 50 miliardi di dollari in finanziamenti, ricavati dai beni russi congelati; terzo, le nuove sanzioni imposte alla Russia, affinché non possa usare la sue esportazioni per procurarsi i mezzi necessari a continuare la guerra».

 

Biden ha ribadito di non aver cambiato linea, sull'uso delle armi americane in territorio russo: «Impiegarle per attaccare le basi vicine al confine usate per aggredire l'Ucraina ha senso; colpire Mosca in profondità no». Su questo c'è stato un braccio di ferro con Zelensky, che però non è riuscito a convincerlo. Su tutto il resto però la determinazione a difendere Kiev è rimasta ferma, e alla fine il capo della Casa Bianca ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato per questo vertice in Puglia.

 

Ha rimproverato la Cina «perché aiuta la Russia a procurarsi i mezzi per continuare la guerra» e ha promesso a Kiev altri 5 sistemi per la difesa aerea Patriot. Zelensky lo ha ringraziato, perché «l'intesa firmata ribadisce che il futuro del nostro Paese è nella Nato».

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 1

In effetti, a leggerlo bene, l'Ukraine Bilateral Security Agreement è una mappa per condurre Kiev verso l'ingresso nell'Alleanza Atlantica, preparandola sul piano militare, economico e istituzionale, anche se l'invito non arriverà dal vertice di luglio a Washington.

 

E la durata di dieci anni serve a mettere questa intesa al riparo dai possibili cambi di amministrazione, perché cancellarla richiederebbe passi lunghi e complessi.

[…] il primo obiettivo immediato dell'accordo è lanciare il chiaro segnale a Putin che se pensa di vincere la guerra perché gli Stati Uniti e gli altri alleati si stancheranno di sostenere l'Ucraina, sta sbagliando i suoi calcoli.

 

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2

Infatti le parti promettono di aiutarsi durante il conflitto in corso, ma anche in caso di future aggressioni, con un meccanismo che non è ancora l'Articolo 5 della Nato sull'obbligo alla reciproca difesa, ma gli assomiglia molto e prevede che in caso di aggressione le leadership dei due Paesi si incontrino entro 24 ore per stabilire linee comuni di difesa.

 

Poi ci sono impegni precisi per fornire a Kiev le capacità militari di cui ha bisogno per continuare la sua difesa contro l'invasione russa, dalle protezioni aeree alle munizioni, inclusi gli strumenti digitali e l'addestramento. Questo si somma alla promessa di offrire a Zelensky almeno 50 miliardi di dollari in finanziamenti entro la fine dell'anno, che vengono dal piano per usare i beni di Mosca congelati in Occidente, allo scopo di farle pagare i danni che ha provocato con la sua aggressione.

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 3

 

Se si aggiungono i 61 miliardi già stanziati dal Congresso per continuare le forniture militari, sono aiuti che dovrebbero dare garanzie di lungo termine a Kiev, anche se Trump tornasse alla Casa Bianca.

 

Nel Bilateral Security Agreement però c'è molto di più. Nero su bianco, si dice che il futuro dell'Ucraina è nella Nato, e quindi se Putin ha ordinato la sua invasione per evitarlo, ha commesso un errore strategico madornale. La collaborazione militare offerta, che include anche le esercitazioni, serve proprio ad adeguare le forze armate di Kiev agli standard dell'Alleanza Atlantica, affinché possa entrare senza problemi quando sarà pronta.

 

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

Le riforme istituzionali sono finalizzate allo stesso scopo, così come gli aiuti economici. La durata è di dieci anni, quindi ben oltre il possibile secondo mandato di Trump, ma il testo dice che dovrà essere rivisto se l'Ucraina entrasse prima nella Nato. Quindi l'orizzonte della minaccia che Putin voleva esorcizzare con la sua invasione potrebbe essere assai più vicino di quanto pensiamo.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...