putin navalny

PUTIN, NE SAI QUALCOSA? - LA MERKEL E L’UNIONE EUROPEA CHIEDONO UN'INCHIESTA SULL'AVVELENAMENTO DI NAVALNY - I MEDICI TEDESCHI HANNO TROVATO TRACCE DI SARIN, L'AGENTE TOSSICO INVENTATO NEI LABORATORI MILITARI SOVIETICI, USATO NEL 2018 PER AVVELENATE L'EX AGENTE DEL KGB SKRIPAL - L'OPPOSITORE E' IN GRAVI CONDIZIONI E NON SI ESCLUDONO CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE SUL SISTEMA NERVOSO - ECCO COME SI INSERISCE IL CASO NAVALNY NEGLI EQUILIBRI DI POTERE DI MOSCA

 

1. NAVALNY È STATO AVVELENATO, MA VIVRÀ MERKEL: "ORA PUNIRE I RESPONSABILI"

Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

 

ALEXEY NAVALNY

Aleksey Navalny è stato quasi sicuramente avvelenato: le analisi effettuate in Germania confermano i sospetti sul malore che ha colpito il più seguito e agguerrito tra gli avversari di Vladimir Putin. Una scoperta che potrebbe creare nuove tensioni nei rapporti tra Mosca e Occidente e sulla quale Angela Merkel e l'Unione Europea hanno immediatamente chiesto chiarimenti alla Russia.

 

I risultati dei test infatti non possono che sollevare ombre inquietanti su un possibile coinvolgimento dello stesso Cremlino nella vicenda e mettono in forte dubbio le parole dei medici russi, secondo cui non erano state trovate tracce di sostanze tossiche nell'organismo di Navalny.

 

ALEXEY NAVALNY

L'ospedale universitario Charité di Berlino - dove il dissidente è stato trasferito dalla Russia sabato scorso ed è ora ricoverato in coma - ha annunciato che «i test clinici suggeriscono un'intossicazione provocata da una sostanza appartenente al gruppo degli inibitori della colinesterasi». Navalny - sottolinea l'ospedale - adesso non è in pericolo di vita, ma «è grave» e non possono essere esclusi «effetti a lungo termine, in particolare sul sistema nervoso».

 

alexei navalny vladimir putin

Merkel domanda ora alla Russia un'inchiesta e che i responsabili rispondano del crimine «davanti alla legge». «Alla luce del rilevante ruolo che Navalny svolge nell'opposizione politica russa, le istituzioni locali sono chiamate con urgenza a chiarire questi fatti, in modo completo, e in piena trasparenza», ha affermato la cancelliera. Una richiesta subito appoggiata dal commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni.

alexei navalny al bar dell'aeroporto dove sarebbe stato avvelenato

 

Resta da vedere se a Mosca c'è la volontà politica di scoprire i colpevoli e, soprattutto, i mandanti. Ma qual è esattamente la sostanza che si teme sia stata usata su Navalny? I medici non lo sanno ancora. Quel che è certo - dicono - è che «l'effetto del veleno, l'inibizione della colinesterasi nell'organismo, è stato provato diverse volte e in laboratori indipendenti» e per questo il rivale di Putin viene ora curato con un antidoto, l'atropina.

 

Gli inibitori della colinesterasi aumentano la comunicazione tra le cellule nervose nel cervello e a volte sono usati per curare i sintomi dell'Alzheimer. Rientrano però in questa categoria anche alcuni tipi di pesticidi e - come spiega il professor Vasily Vlasov a Novaya Gazeta - anche i gas nervini paralizzanti e persino il Novichok, l'agente nervino che l'intelligence russa è sospettata di aver usato a Salisbury per tentare di uccidere l'ex spia doppiogiochista Skripal. Navalny è il principale trascinatore delle proteste anti-Putin e con le sue inchieste sulla corruzione ha più volte messo in imbarazzo il leader del Cremlino.

 

IL TE' DI VLADIMIR PUTIN

Amici e familiari sospettano che sia stato avvelenato con una sostanza tossica disciolta in una tazza di tè che ha bevuto giovedì mattina all'aeroporto di Tomsk. Navalny si è sentito male sull'aereo, ha perso i sensi e i piloti sono stati costretti a un atterraggio di emergenza a Omsk, dove il dissidente è stato ricoverato in terapia intensiva. Qui i medici potrebbero aver seguito le indicazioni del governo russo più che le procedure sanitarie. Hanno infatti escluso l'avvelenamento e ipotizzato «un disordine metabolico provocato da un improvviso calo di zuccheri».

alexei navalny con alcuni fan a tomsk, poco prima di sentirsi male

 

Inoltre hanno prima dato e poi negato il consenso al trasporto di Navalny in aeroambulanza a Berlino ritardandone il ricovero in Germania. Gli alleati dell'oppositore sospettano che Mosca volesse così perdere tempo per far sparire le tracce del veleno. Navalny ora è in ospedale a Berlino protetto dalla polizia tedesca. Il Cremlino negherà ovviamente ogni responsabilità come ha già fatto in passato per altri omicidi e tentati omicidi e i medici russi che hanno curato l'oppositore hanno già affermato di non aver trovato inibitori della colinesterasi nei loro test. 

 

2. IL MARCHIO DI FABBRICA DI MOSCA

Anna Zafesova per “la Stampa”

 

alexei navalny portato via in ambulanza

Avvelenamento: i medici tedeschi pronunciano il loro verdetto sulla malattia di Aleksey Navalny, e indicano la tossina che l'ha ridotto in coma. Il difficilmente pronunciabile termine «inibitore della acetilcolinestenerasi» ha altri significati, più comprensibili, e inquietanti: gar nervino, sarin, Novichok, l'agente tossico inventato nei laboratori militari sovietici, con cui erano già stati avvelenati a Salisbury nel 2018 l'ex agente del Kgb Sergey Skripal e sua figlia.

alexei navalny 3

 

Un marchio di fabbrica, quindi, e chi ha somministrato la sostanza all'oppositore russo voleva lasciare una firma leggibile. Un killer con la pistola, come quelli arrestati nei casi di Anna Politkovskaya o Boris Nemtsov, si può sempre attribuire a una «iniziativa dal basso», un veleno a uso militare però non si prepara in cucina con il kit del piccolo chimico. Chi ha voluto uccidere Navalny voleva non solo che morisse, voleva che si sapesse che era stato ucciso.

 

alexei navalny portato via in ambulanza 1

E questo ripropone la domanda che molti si fanno: perché il Cremlino ha permesso di portare Navalny a Berlino, e quindi di fornire ai governi occidentali una prova dell'avvelenamento? Il Cremlino non è monolitico come appare da fuori. Esiste un Putin «fisico» e un Putin «collettivo», composto da clan in feroce lotta tra loro, lobby, oligarchie, servizi variamente deviati, falchi e colombe, tartarughe e talpe, e quelli che avrebbero voluto Navalny morto possono avere l'ufficio a pochi metri da quelli che di nascosto tifavano per lui.

 

alexei navalny

I giochi in Russia si stanno facendo pesanti, la Bielorussia che si ribella al suo presidente eterno è un'anticipazione di uno scenario possibile, e la teoria che il costo d'immagine per Putin superasse i vantaggi dalla morte di Navalny potrebbe essere stata considerata da qualcuno come ormai superata.

 

VLADIMIR PUTIN VI OFFRE UNA TAZZA DI TE'

Probabilmente, alla richiesta di Berlino di un'indagine trasparente sull'avvelenamento la Russia risponderà con smentite e fake, come ha fatto per l'abbattimento del Boeing malese nel Donbass nel 2014. Ma, a differenza del suo imbarazzante alleato Lukashenko, Putin ha una reputazione da difendere. Vuole essere un influencer globale, un leader storico.

 

Non poteva lasciare morire l'oppositore numero uno in un pronto soccorso siberiano. La condanna della comunità internazionale è stata il deterrente che impedì al regime sovietico di eliminare Sakharov e Sharansky, Bukovsky e Solzhenitsyn (che subì un avvelenamento).

 

Aleksey Navalny

Le sanzioni del mondo libero hanno limitato l'espansione della «guerra ibrida» dopo l'annessione della Crimea. Se Navalny è stato portato al sicuro e sappiamo cosa gli è successo, è accaduto grazie alle pressioni internazionali, a quell'Occidente che ancora esiste e di cui Angela Merkel è la leader più inflessibile e determinata. 

navalnypolizia nell'ospedale dove e' ricoverato navalny

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...