vladimir putin il missile balistico russo oreshnik - la repubblica

PUTIN SVENTOLA I MISSILONI! “MAD VLAD” LANCIA LA PRODUZIONE DI MASSA DEL RAZZO IPERSONICO A RAGGIO INTERMEDIO “ORESHNIK”. E TORNA A MINACCIARE: “ORA POSSIAMO COLPIRE ANCHE IN EUROPA. NON ESISTONO MEZZI PER CONTRASTARE O INTERCETTARE LE NOSTRE ARMI” – LE TV RUSSE MOSTRANO LE CITTÀ DEI PAESI UE NEL MIRINO – I TIMORI DA LONDRA A VARSAVIA: IL MISSILE BALISTICO PUO’ ESSERE FERMATO SOLO CON UNO SCUDO DEGLI STATI UNITI – COME DAGO-DIXIT, L’ESCALATION TRA PUTIN E ZELENSKY SERVE A PREPARARE IL NEGOZIATO: IL DAGOREPORT

Articoli correlati

COME MAI TRUMP NON HA APERTO BOCCA SULLA FORNITURA DI ARMI ALL'UCRAINA DECISA DALL\'USCENTE BIDEN?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1. LA MINACCIA DI PUTIN “ORA POSSO COLPIRE ANCHE IN EUROPA”

Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”

 

RUSSIA - IL MISSILE BALISTICO ORESHNIK

Il discorso alla nazione di giovedì sera non è bastato. Vladimir Putin vuol essere certo che lo ascoltino non solo soldati e cittadini russi, ma anche «coloro che cercano di ricattare il Paese con la forza». Perciò riappare in tv ventiquattro ore dopo.

 

Stavolta siede a un tavolo insieme ai vertici del ministero della Difesa, del complesso militare-industriale e sviluppatori dei sistemi missilistici. Si congratula con loro per il successo di quello che continua a definire «test» del nuovo missile balistico ipersonico a raggio intermedio Oreshnik (“Nocciolo”), vale a dire il raid di giovedì contro la città ucraina di Dnipro.

 

«Continueremo questi test, anche in situazioni di combattimento, a seconda della situazione e della natura delle minacce alla sicurezza della Russia. Abbiamo una scorta di tali sistemi pronti all’uso», dice per poi lanciarsi in un panegirico del nuovo missile. «[…]

 

 Il presidente russo sottolinea che «il sistema d’arma testato è un altro affidabile garante dell’integrità territoriale e della sovranità della Russia» e invita a «iniziarne la produzione di massa» prima di dare la parola ai convitati.

 

il missile balistico russo Oreshnik - la repubblica

È Sergej Karakaev, comandante delle forze missilistiche strategiche, ad alzare l’asticella dicendo che del missile Oreshnik: «Questo sistema missilistico con unità ipersoniche può colpire vari bersagli, da quelli singoli ad aree intere, così come quelli altamente protetti, con elevata efficacia. A seconda dei compiti assegnati e del raggio d’azione di quest’arma, può colpire bersagli in tutta Europa».

 

Non potrebbe essere più chiaro, soprattutto dopo che la tv di Stato ha più volte mostrato la mappa degli obiettivi occidentali raggiungibili in pochi minuti dalla nuova arma.

 

DISCORSO IN TV DI VLADIMIR PUTIN

La seduta si scioglie. Putin lo aveva detto: se i Paesi occidentali avessero autorizzato Kiev a usare i loro missili per colpire il territorio russo in profondità, sarebbe stata oltrepassata una linea rossa. E quando Stati Uniti e Regno Unito l’hanno valicata, prima ha firmato la nuova dottrina nucleare ampliando gli scenari in cui la Russia può ricorrere all’atomica, poi ha lanciato un nuovo missile balistico contro l’Ucraina minacciando a reti unificate che «una risposta ci sarà sempre».

 

vladimir putin donald trump

Per lo storico Sergej Radchenko, esperto di guerra fredda, il presidente russo è così riuscito a salvare la faccia, sia coi falchi russi, sia con l’Occidente, senza tuttavia «fare nulla». «Putin — ha osservato — si è ritirato con successo dalla sua ultima linea rossa con la sua credibilità, forse, parzialmente salvata attraverso una combinazione di ulteriore escalation retorica e l’uso effettivo di un missile sperimentale contro un obiettivo in Ucraina». E riapparendo in tv, il presidente russo ha voluto ribadire il monito.

 

[…]

 

Gli Stati Uniti, però, finora non hanno commentato. È stato il premier polacco Donald Tusk a osservare che «le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale». Mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che il 15 novembre aveva avuto un colloquio telefonico con Putin, ha parlato di «spaventosa escalation». Gli analisti frenano. Definiscono l’ultimo passo di Mosca una dimostrazione di forza «calcolata», che minaccia sì, ma non rende inevitabile un’escalation irreversibile. Il trucco di Putin sta sempre qui. Nell’ambiguità. Nel lasciarsi e lasciare una porta aperta.

 

2. PAURA DA LONDRA A VARSAVIA NIENTE DIFESE PER ABBATTERE I NUOVI MISSILI DELLO ZAR

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

RUSSIA - IL MISSILE BALISTICO ORESHNIK

L’onda d’urto del missile “quasi nucleare” di Putin sta investendo tutti i comandi militari occidentali. Da giovedì sera c’è una frenesia di vertici e riunioni, sia a livello nazionale che della Nato, per decifrare il significato della mossa russa e studiare le contromisure.

 

Si discetta sulle prestazioni del misterioso Oreshnik, sul numero di esemplari costruiti dai russi, su come imbastire una risposta che faccia da deterrente agli spettri dell’escalation atomica. Un elemento è già chiaro: quello del Cremlino è un messaggio rivolto soprattutto all’Europa.

 

VLADIMIR PUTIN

Non solo per le caratteristiche dell’arma: un ordigno che non può valicare l’Oceano ma è in grado, con o senza testate nucleari, di devastare in una manciata di minuti qualunque capitale del Continente, Londra inclusa.

 

[…]

 

Non bisogna dimenticare un punto chiave: il Cremlino mira a un obiettivo più importante che non l’occupazione del Donbass o la rimozione di Zelensky. Vuole ridisegnare gli equilibri in Europa e ottenere il riconoscimento dello status di grande potenza che si è sgretolato dopo il crollo dell’Urss. Anche per questo insiste sulle armi atomiche e l’altro ieri ha scagliato contro la città di Dnipro un ordigno in grado di trasportarle.

 

[…]

 

telefonata tra donald trump vladimir putin - vignetta by osho

Sono considerazioni che vanno esaminate nello scenario globale creato dalla vittoria di Trump, con la minaccia di abbandonare la Nato se i partner europei non aumenteranno le spese belliche e più in generale con la prospettiva di un disimpegno statunitense per dedicare le energie alla sfida con la Cina. Ma senza lo scudo americano, nessuno in Europa può fermare un ordigno come quello lanciato giovedì, anche se dotato soltanto di ogive convenzionali: non esiste neppure una singola batteria capace di intercettare i missili balistici con testate multiple.

 

E neppure su questo punto, in apparenza tecnico ma invece fondamentale per la credibilità dell’Unione e per la protezione dei suoi cittadini, si è riusciti a trovare una linea comune. La Germania si è fatta promotrice di un’iniziativa per adottare i sistemi israeliani Arrow con un programma a cui hanno aderito altre 22 nazioni, comprese Svizzera e Gran Bretagna: Berlino ha firmato un anno fa una commessa iniziale da 4 miliardi di euro ma i tempi di consegna, già di per sé molto lunghi, rischiano di slittare per le priorità belliche di Israele.

 

VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP XI JINPING - MATRIOSKE

Italia e Francia invece seguono un piano alternativo, basato sulla nuova generazione di intercettori del Samp-T, lo stesso fornito a Kiev, prodotti paradossalmente dal consorzio interamente europeo Mbda. Uno spreco di risorse, mentre nel frattempo tutti i Paesi della Ue sono inermi davanti all’arroganza balistica di Putin.

 

Nell’autunno 2021 lo choc del ritiro da Kabul sembrava avere dato una scossa all’Unione, spingendo la prima Commissione von der Layen a varare in fretta un embrione operativo di difesa: una task force nata per misurarsi con interventi limitati come quello afghano, praticamente inutile nel contesto ucraino. Sono passati tre anni ed anche quell’esercito piccolo piccolo è rimasto sulla carta.

 

E, cosa ancora più grave, l’Europa prigioniera delle sue divisioni non è stata capace di imporsi come artefice di una mediazione nelle fratture internazionali che dal Donbass a Gaza continuano a generare carneficine. Adesso il tempo è finito: l’Ue rischia tra pochi mesi di ritrovarsi schiacciata tra Trump e Putin, con sulle spalle il peso di un armistizio sul fronte ucraino che potrebbe umiliare Kiev e ingigantire le ambizioni russe.

 

VLADIMIR PUTIN AL CLUB VALDAI - FOTO LAPRESSE

È l’ultima occasione per riformare l’Unione e renderla un protagonista politico, diplomatico e militare. Un punto di partenza esiste già: è il documento presentato da Mario Draghi due mesi fa. Una nuova speranza, subito dimenticata.

VLADIMIR PUTIN - DRONI MILITARI

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…