manfred von richthofen barone rosso albert-laszlo barabasi

QUAL È LA DIFFERENZA TRA BRAVURA E SUCCESSO? LA SPIEGA LO SCIENZIATO BARABÁSI IN UN LIBRO CHE CI SCAGIONA TUTTI: "IL VOSTRO SUCCESSO NON HA A CHE FARE CON VOI E LE VOSTRE PRESTAZIONI, MA CON IL NOSTRO MODO DI PERCEPIRLE" – BOLT NON POTRÀ CORRERE PIÙ VELOCE DI QUANTO HA FATTO. EINSTEIN NON POTEVA RIPETERSI DOPO LA TEORIA DELLA RELATIVITÀ. E IL BARONE ROSSO...

Giordano Tedoldi per “Libero Quotidiano”

 

Albert-Laszlo Barabasi - La Formula

Il successo è un pensiero costante nelle nostre vite. Non c' è nulla di male, poiché il successo è il modo in cui veniamo ricompensati dagli altri per ciò che facciamo e, a meno di essere degli eremiti, abbiamo bisogno di un riscontro sociale. Tuttavia, come scrive lo scienziato ungherese Albert-László Barabási nel suo ultimo libro: La formula. Le leggi universali del successo (Einaudi, 232 pagg., 26 euro), «nella maggior parte dei settori, non abbiamo gli strumenti di misura appropriati per le prestazioni umane, che si tratti di concorsi di violino, di competizioni di musica pop, di premi letterari, di scegliere il medico dell' anno».

 

albert laszlo barabasi 1

L' autore elenca una serie di studi che dimostrano la sua affermazione: concorsi enologici in cui gli "esperti" degustatori di vino giudicavano lo stesso vino in modi diversi a ripetuti assaggi, dando prima il massimo a un Pinot nero e poi giudicandolo «catrame sciolto dal caldo»; concorsi di pianoforte in cui a vincere il primo premio non era il pianista più geniale, ma quello più vistoso, più «calato nella parte», e quasi sempre quello che si esibiva né per primo (quando i giudici devono ancora scaldarsi) né per ultimo (quando sono bolliti dalla stanchezza) ma per quinto (il giusto mezzo, direbbe Aristotele); colloqui di lavoro in cui a essere assunti non sono i più qualificati, ma i candidati che mostrano un tatuaggio appariscente o una certa montatura di occhiali. In breve, dice Barabási formulando il principio fondamentale del suo saggio: «Il vostro successo non ha a che fare con voi e con le vostre prestazioni. Ha a che fare con noi e con il nostro modo di percepire le vostre prestazioni».

manfred von richthofen il barone rosso

 

Il PRIMATO

albert laszlo barabasi

Il successo, dunque, è diverso dall' appagamento o dalla soddisfazione individuale di aver scritto un certo libro, di aver ottenuto un certo risultato sportivo che ci eravamo prefissi, o perfino dal numero di aerei nemici abbattuti, come dimostra la storia di Manfred von Richthofen, il leggendario "Barone Rosso". Dipende invece da come vengono percepite le nostre prestazioni, e se sono utili alla "rete" (cioè, al contesto sociale) che ci circonda.

 

rene fonck 1

Il Barone Rosso non fu affatto il più micidiale aviatore della Prima guerra mondiale; il primato, in termini quantitativi, spetta al francese René Fonck con circa 100 abbattimenti. Ma chi si ricorda di Fonck? Il fatto è che «le prestazioni sono solo una variabile della formula del successo». E nel caso del Barone Rosso, più importante era creare il mito dell' asso dei cieli invincibile, del giovane nobile prussiano che aveva dipinto di rosso il suo aereo quasi a segnalare la sua impavidità. E che, morendo a soli 25 anni nel suo ultimo duello, entrò nella leggenda.

claudette colvin

 

Fonck, invece, ebbe la sfortuna di sopravvivere, di finire in acque torbide all' epoca dell' occupazione nazista della Francia, e di precipitare ingloriosamente durante un volo dimostrativo. O ancora, tutti ricordano Rosa Parks, la donna di colore che in Alabama, nel 1955, rifiutò di cedere il suo posto su un autobus a un bianco.

rosa parks

 

Nessuno invece ha memoria di Claudette Colvin di 16 anni, che in quello stesso anno, nella stessa città di Montgomery dove avvenne il gran rifiuto della Parks, nove mesi prima, aveva allo stesso modo rifiutato di cedere il posto a un bianco. E allora perché la Parks è finita sugli scudi dei diritti civili, e la Colvin no? E ancora, perché tutti pensano che furono i fratelli Wright a inventare il primo aeroplano, quando il primo velivolo a motore fu realizzato nove mesi prima da un neozelandese di nome Richard Pearse?

 

LA FORMULA

manfred von richthofen il barone rosso 2

Da tutto ciò, Barabási deduce che, se vogliamo avere successo, non basta esprimere coraggio, talento, genio, audacia, e il duro lavoro, ma dobbiamo anche «studiare la nostra comunità» al fine di «occupare un posto nella coscienza collettiva», e per far questo, nel nostro mondo interconnesso, bisogna in particolare «padroneggiare le reti», il che spiega perché non ci sia celebrità che non si dia un gran daffare sui social, come del resto tutti quanti.

 

usain bolt

I grandi campioni dello sport non guadagnano tanto grazie ai premi sportivi, ma alle sponsorizzazioni legate al mito che la comunità ha creato intorno alle loro figure, mito che, una volta prodottosi, si libra altissimo indipendentemente dalla misurazione oggettiva delle loro prestazioni. Infatti, come dice Barabási formulando la sua "seconda legge del successo", «le prestazioni sono limitate, ma il successo è illimitato».

albert einstein

 

Usain Bolt, l' uomo più veloce del mondo, a un certo momento non potrà correre più veloce di quanto ha fatto. Un grande fisico, prodotta una scoperta di portata epocale, non riuscirà a superarsi. C' è un limite alle prestazioni umane. Ma Einstein continuò a vedere accrescere la sua fama molto dopo aver formulato le sue rivoluzionarie teorie scientifiche.

 

Questo perché «il successo si autogenera» e la risposta collettiva alle sue prestazioni, dopo oltre un secolo, continua a diffondersi nelle reti sociali per «eventi del tutto disgiunti dai suoi contributi alla scienza». La mancanza di successo, in molti casi dunque, non è un problema nostro, ma degli altri.

rene fonckalbert einsteinusain bolt alle olimpiadi di riomanfred von richthofen il barone rosso 1claudette colvin 1

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?