covid milano file in farmacia 5

QUALCOSA NON TORNA: LA LOMBARDIA RESTA IN ZONA BIANCA, MA I MILANESI VANNO IN MASSA A FARSI I TAMPONI E I CONTAGI SONO ALLE STELLE - IL CAPOLUOGO E' TRA LE CITTA' ITALIANE IN CUI IL VIRUS CORRE PIU' VELOCE, CON 5.587 POSITIVI - L'INCIDENZA E' RADDOPPIATA RISPETTO A UNA SETTIMANA FA, LE FARMACIE SONO PRESE D'ASSALTO PER I TAMPONI - "LA SITUAZIONE RISCHIA DI DEGENERARE RAPIDAMENTE"...

Emanuela Grigliè per “La Stampa”

 

Bollettino Lombardia

Numeri. Quelli del sindaco Beppe Sala, che ha dichiarato che «il tasso di vaccinazione a Milano è al 92%», e pure quelli di Letizia Moratti, assessora regionale al Welfare, che ribadisce che la Lombardia resta zona bianca. Però qualcosa non torna perché i milanesi ormai si sentono "arancioni". Ci sono infatti le cifre dei contagi, con Milano tra le città italiane in cui il virus - e la variante Omicron - corre più veloce: ieri 5.587 nella città metropolitana. E i 12.913 nuovi positivi in Lombardia (45 morti), record assoluto dall'inizio della pandemia.

 

Milano Covid

L'incidenza dei positivi, 513 per 100mila abitanti è praticamente raddoppiata rispetto a una settimana fa. Poi basta andare fuori da una delle tante farmacie milanesi prese d'assalto per farsi i tamponi per rendersene conto. «Qui è tutto pieno fino al 28 dicembre», ci spiega Gabriele della centralissima farmacia di viale Pasubio. «Molti ci chiamano o vengono lo stesso, ma siamo obbligati a mandarli via, non ce la facciamo a fare più test di così. Ogni giorno passano più di 200 persone. Ma ormai facciamo solo i prenotati, anche per evitare pericolosi assembramenti».

 

Milano Covid file in farmacia

Tra i fortunati, che l'appuntamento ce l'ha, c'è Ramon, 17 anni, studente di quarta liceo, che attende in coda in strada nella farmacia di Porta Venezia che, ultimamente per le sue code, è tra le più fotografate. «Di base sarei un No Vax», mi dice, «ma ho fatto la prima dose di vaccino due settimane fa perché sennò non potevo più giocare a calcio, sono nella Pro Patria, serie C. Sono qui perché avevo un caso positivo in classe, e oggi è già uscito il secondo. Pure un amico stretto. Fortuna che mia mamma fa la farmacista, sennò mica riuscivo a farmi il tampone subito».

 

La polemica con questi numeri e le code al freddo, ovviamente, esplode. «La situazione rischia di degenerare rapidamente», dice l'assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé. «I milanesi che continuano a dimostrare senso di responsabilità devono essere supportati da un sistema efficiente: le code che stiamo vedendo in queste ore fuori dalle farmacie non sono accettabili».

 

Milano Covid file in farmacia 3

I test infatti sono (storia già vista) introvabili e anche l'Ordine dei Medici alza le mani: il portale ATS per la prenotazione è in crash da settimane. «Siamo molto preoccupati», spiega Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Milano, denunciando «una situazione ingestibile, che si nota dalle lunghe file davanti alle farmacie. L'incontro con i funzionari in Regione è stato anche positivo ma il problema è che manca la programmazione: se vedi che i contagi aumentano in maniera vertiginosa, ti aspetti che vengano aumentate anche le linee per i tamponi. La rete informatica lombarda fa acqua da tutte le parti».

 

Covid Milano file in farmacia 2

In città, intanto, ci si comporta già come se si fosse arancioni. Tante famiglie hanno lasciato i bambini a casa da scuola fin da lunedì, per limitare i rischi. Cene e vacanze sprenotate. Sui mezzi pubblici non si vedono quasi più lasche mascherine chirurgiche, ma solo performanti Ffp2, che tra l'altro da oggi diventano obbligatorie sugli autobus o nei luoghi di grandi ritrovi come cinema, teatri, musei.

 

E, se negli anni passati le code si facevano fuori da Marchesi per il panettone, quest'anno l'oggetto del desiderio sono appunto i tamponi, merce che sta diventando rarissima. Tante farmacie con cartello "tamponi sold out" sulle vetrine, per scongiurare inutili assembramenti. Oltre a chi non è vaccinato e ai molti che si testano per precauzione, ci sono pure quelli che del tampone hanno assolutamente bisogno per uscire da una quarantena fiduciaria.

 

Covid Milano file in farmacia 4

«Oggi scade la mia settimana in casa dopo aver avuto un contatto con un positivo», racconta Roberto, 50 anni manager di un'azienda farmaceutica. «Sto cercando di fare un test ma è difficilissimo. A Milano centro è overbooking ovunque. E poi i sistemi informatici della Regione non danno i riferimenti. Dopo mille telefonate mi ero rassegnato ad andare fino a Brescia a fare il tampone poi finalmente, tramite amici di amici, sono riuscito a convincere un farmacista a prendermi domani prima dell'orario di apertura e farmi sto benedetto test». Per tanti altri invece è partita la caccia al tesoro per fare scorta almeno di auto-test. Poco affidabili, si sa. Ma pur sempre meglio che niente.

MILANO IMPATTO COVIDCovid Milano file in farmacia 5

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”