trenitalia

PER QUANTO ANCORA SI POTRA’ FARE UNA CORSETTA ALL’APERTO? IL GIRO DI VITE DEL GOVERNO PER FRONTEGGIARE IL VIRUS È DESTINATOA PROLUNGARSI. ARRIVA INFATTI UNA NUOVA STRETTA SUI TRASPORTI CON IL TAGLIO DELL’85% DEI TRENI SUL TERRITORIO NAZIONALE - PER LA PA VERRÀ POTENZIATO IL TELELAVORO. IPOTESI SPORTELLI CHIUSI TRA POSTE E BANCHE

Barbara Jerkov e Umberto Mancini per il Messaggero

 

treni

«La proroga delle misure anti coronavirus penso sarà inevitabile, ma non diciamo cosa avverrà dopo il 3 aprile, lo deciderà il Consiglio dei Ministri. Dobbiamo restare a casa, fidarci dello Stato e affidarci allo straordinario lavoro che fanno medici e infermieri».

 

A sera, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, lo dice molto chiaramente: il giro di vite del governo per fronteggiare il virus è destinata a prolungarsi. Non solo. Arriva infatti una nuova stretta sui trasporti con il taglio dell’85% dei treni sul territorio nazionale.

 

 

Taglio che si aggiunge alla soppressione, già in vigore, di tutti quelli notturni. La ministra dei trasporti Paola De Micheli ha firmato ieri, insieme al ministro della salute Speranza, un decreto che prevede un’ulteriore giro di vite nei servizi di trasporto ferroviario e marittimo per tutto il Paese. Stabilite forti riduzioni nei collegamenti verso Sicilia e Sardegna e anche per lo Stretto di Messina. Il Mit precisa che continua ad essere assicurato e regolare, invece, il trasporto delle merci.

 

FERROVIE

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 26

Proprio per evitare la diffusione del contagio, la De Micheli ha varato d’intesa con Speranza, un piano che limita i collegamenti ferroviari. Resteranno in funzione sulle principali tratte Nord-Sud solo 14 coppie di Frecciarossa e 14 Intercity, mentre restano limitati anche i convogli regionali. Del resto il calo della domanda, oltre ai motivi legati alla sicurezza dei cittadini, hanno spinto in questa direzione. Le Fs hanno anche attivato un sistema per assegnare i posti distanziati in ogni carrozza.

 

Ma la stretta avviata da ieri per decreto riguarda anche i voli degli aerei privati presi a noleggio (serviranno comprovati motivi d’urgenza per decollare e, in alcuni casi, l’autorizzazione dei presidenti delle regioni Sicilia e Sardegna). Non solo. Anche i passaggi nello Stretto di Messina verranno rallentati: stop ai pullman turistici e verifiche su chi viaggia in auto. L’obiettivo è sempre quello di evitare che l’epidemia si estenda ulteriormente. Non è escluso che altre misure restrittive possano scattare nei prossimi giorni. Nessun vincolo invece sul fronte del trasporto delle merci che verrà invece supportato proprio per assicurare gli approvigionamenti alimentari.

corsa estate

 

Intanto il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, annuncia che il governo sta valutando un divieto totale di attività sportiva all’aria aperta. «Hanno fatto bene i sindaci a chiudere i parchi ma non possiamo essere più chiari di così», spiega Spadafora intervenendo a diverse trasmissioni tv.

 

«Non vedo questa esigenza straordinaria proprio in questi giorni e soprattutto in questa settimana dove la comunità scientifica ci dice che una delle settimane più critiche per il livello dei picchi mettendo a rischio sè stessi o gli altri. Quindi sicuramente se si può evitare, meglio, altrimenti se dovremo essere ancora più chiari nella nostra linea in un prossimo decreto, lo faremo».

 

Poi, ancora più chiaramente: «L’appello generale era di restare a casa. Se questo appello non viene ascoltato verremo costretti a porre un divieto assoluto» di attività motoria all’aperto».

 

«Se noi chiediamo di restare a casa, bisogna restare a casa», dice ancora più seccamente Boccia. «Il governo sta facendo valutazioni in queste ore e se nelle prossime ore si tratterà di fare una stretta ulteriore che incide sui comportamenti la faremo. Se la gente rispetto all’appello di stare a casa va poi a fare la corsetta non va bene. Se diciamo di stare a casa e poi la spesa la fanno in tre componenti diversi della famiglia non va bene. Su questo è evidente che potrebbero esserci ulteriori restrizioni». A cominciare dalle aziende, per spingerle in maniera netta a ricorrere allo smart working, quando fattibile, lasciando i dipendenti a casa.

corsa estate

 

 

SPort all’aria aperta sì o no? Il ministro Vincenzo Spadafora ha annunciato l’intenzione di voler intervenire sull’attività motoria all’aperto qualora non arrivasse una presa di coscienza da parte dei cittadini. L’obiettivo è quello di restringere il perimetro degli italiani. Finora si stanno muovendo i sindaci chiudendo i sindaci forti dal motto «state a casa». Ecco perché il ministero M5S potrebbe spingersi oltre e arrivare a chiudere il movimento all’aria aperta. Andando sopra così all’attività dei sindaci che hanno già chiuso i parchi e le ville.

Un’ulteriore stretta potrebbe arrivare anche su quelle categorie di commercianti e artigiani che possono rimanere aperte. E’ il caso per esempio dei meccanici. Se la curva non dovesse abbassarsi dei contagiati è pronta un’ulteriore mossa per chiudere quelle attività che non sono indispensabili. O meglio: che non servono allo stato di necessità dei cittadini. Tra questi ci sono, per esempio, i meccanici.

 

 

 

POSTE BERGAMO

Allo studio della ministra Fabiana Dadone, responsabile della Pubblica amministrazione, ma anche dell’intero governo c’è la possibilità che l’esecutivo non solo possa prorogare il termine del 3 aprile, ma anche che nelle prossime settimane si possa arrivare a un’ulteriore stretta della pubblica amministrazione. Al momento il lavoro facile, o smart working, è molto agevolato dal ministero della Dadone. Il Comune di Roma, più grande Pd d’Italia, ieri ha annunciato che in questi giorni solo il 20% dell’intero personale amministrativo è presente fisicamente. Se non dovesse scendere la curva dei contagi da coronavirus, non è affatto escluso che il governo possa arrivare a una nuova stretta. Sui dipendenti della pubblica amministrazione, ma anche su quelli di Poste e sugli sportelli bancari. In poche parole potrebbero chiudere. Un modo per evitare - ancora di più - la circolazione.

 

 

 

sportello bancario 1

Poi ci sono i negozi. O meglio tutte quelle categoria commerciali che sono rientrate nell’ultimo Decreto della presidenza del consiglio.

 

Una lista di negozi che al momento sono contemplate tra le attività che servono allo «stato di necessità» dei cittadini e che quindi non devono serrare le saracinesche. Anche qui stesso discorso: se la curva dei contagiati non dovesse scendere si potrebbe arrivare a una stretta su alcune categorie specifiche. Non solo: al momento la discrezione sulle chiusure anticipate dei centri commerciali è delegata alle singole regioni o alle ordinanze dei sindaci e quindi dei vari comuni.

 

Nei prossimi giorni, è possibile che si arrivi a una nuova regola. Che valga per tutta Italia. Affinché gli enti locali non vadano in ordine sparso. La stretta sugli impermercati che potrebbero così chiudere il sabato pomeriggio a partire dalle 15 e la domenica per tutta la giornata non è più campata in aria. Anzi.

sportello bancario

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...