giulio regeni

"IL DEPISTAGGIO SULLA MORTE DI GIULIO REGENI FU DECISO DA SUBITO" - SPUNTANO NUOVE ACCUSE AI SERVIZI SEGRETI EGIZIANI DA UN TESTIMONE ASCOLTATO DALLA PROCURA DI ROMA: "LA STORIA DEI CRIMINALI INVENTATA IL GIORNO DELL'OMICIDIO. BISOGNAVA DEFORMARE IL CORPO FORNENDO IL SOSPETTO CHE FOSSE STATO RAPINATO E QUINDI ACCUSARE QUALCHE PREGIUDICATO DEL DELITTO. ANCHE IL FIGLIO DI AL SISI SEGUIVA PERSONALMENTE IL CASO E POI È STATO TRASFERITO IN RUSSIA COME ADDETTO MILITARE ALL'AMBASCIATA EGIZIANA A MOSCA…"

Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"

 

giulio regeni 1

Il sindacalista Mohamed Abdallah, l'uomo che denunciò Giulio Regeni ai funzionari della Sicurezza nazionale egiziana, seppe già il 25 gennaio 2016, giorno del suo rapimento, che il ricercatore italiano «si trovava in un ufficio della State security».

 

E alla vigilia del ritrovamento del cadavere, il 2 febbraio, seppe della morte di Regeni: «Io ero con lui, e ho notato che era palesemente spaventato. So che durante la giornata del 2 febbraio 2016 Abdallah era nell'ufficio della State security a Nasr City, in compagnia di un ufficiale di polizia e questi, in sua presenza, ha ricevuto una telefonata da un suo collega del commissariato di Dokki, dove era detenuto Regeni che, a seguito di tortura, è deceduto».

 

Giulio Regeni

Sono le parole di un nuovo testimone d'accusa ascoltato dalla Procura di Roma il 7 aprile scorso, il quale ha aggiunto un particolare che tocca da vicino il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi: «Anche il figlio di Al Sisi, Mahmoud Al Sisi, un ufficiale dei servizi segreti, seguiva personalmente il caso di Regeni. Dopo tali eventi, per evitare connessioni con la morte del giovane, è stato trasferito in Russia come addetto militare all'ambasciata egiziana a Mosca».

 

E a specifica domanda ha risposto: «È una notizia che ho appreso da Al Jazeera», la rete televisiva araba che trasmette dal Qatar.

 

giulio regeni paola regeni

Il verbale con le nuove dichiarazioni è stato depositato dal pubblico ministero di Roma Sergio Colaiocco al giudice dell'udienza preliminare che il prossimo 29 aprile dovrà decidere se rinviare a giudizio i quattro imputati accusati del sequestro di Giulio (uno pure dell' omicidio); tre di loro appartengono alla National security, uno alla polizia giudiziaria. Agli atti ci sono anche le dichiarazioni registrate di altri due testimoni.

 

giulio regeni

Il cittadino egiziano ascoltato dai carabinieri del Ros e dal pm Colaiocco s'è presentato spontaneamente presso una sede diplomatica italiana, spiegando così il ritardo nel racconto dei fatti: «Inizialmente era per me difficile sapendo della sorveglianza degli apparati egiziani, ma siccome adesso so che ci sarà un procedimento penale in Italia contro gli autori dell'uccisione del giovane italiano, per solidarietà alla madre e per seguire la mia coscienza a difesa di tanti innocenti incarcerati illegalmente in Egitto li sto riferendo ora».

 

GIULIO REGENI

Del processo italiano dice di avere saputo dai mass media egiziani e internazionali diffusi nel suo Paese; da lì ha deciso di svelare i suoi rapporti con Mohamed Abdallah, che definisce «un infiltrato della sicurezza egiziana nel sindacato dei venditori ambulanti. Gli apparati chiudevano un occhio su alcune situazioni illegali commesse da tali ambulanti (consumo di stupefacenti) per poi approfittare di loro nelle manifestazioni, aizzandoli contro manifestanti contrari al governo».

 

L'obitorio dove si trova la salma di Giulio Regeni

Abdallah gli raccontò in tempo reale i suoi contatti con Regeni: da quando si conobbero, nell'autunno 2015, «perché inviato a lui da una professoressa di Scienze economiche e politiche dell'università del Cairo, di cui mi riservo di fornire il nome che al momento non ho al seguito», al giorno del sequestro, fino alle notizie ricevute il 2 febbraio 2016: «L'ufficiale a cui faceva riferimento Abdallah e che ha sentito parlare al telefono di Regeni con un altro collega è tale Hisham Helmy, ed è lo stesso che dava istruzioni su come evitare il loro coinvolgimento. Il contenuto della telefonata riguardava le modalità di depistaggio sulla morte di Regeni: l'ufficiale in questione diceva che bisognava deformare il corpo fornendo il sospetto che fosse stato rapinato, e quindi accusare qualche pregiudicato del delitto, facendo ritrovare alcuni effetti personali del giovane italiano in loro possesso».

 

Giulio Regeni

È esattamente ciò che è avvenuto a marzo 2016: i documenti di Giulio spuntati durante una perquisizione a casa del capo di una banda di rapinatori uccisi in un presunto conflitto a fuoco con la polizia, accusati della morte di Giulio.

 

Una pista smontata quasi subito dalla Procura di Roma, a cui le autorità egiziane continuano a dare credito nelle loro dichiarazioni ufficiali. «So che le persone inizialmente accusate del delitto erano già detenute nelle carceri egiziane - ha aggiunto il testimone -. Tale circostanza mi è stata riferita la sera del 2 febbraio sempre dall'Abdallah, e faceva parte della fase di occultamento delle prove prospettato dall' ufficiale nel colloquio telefonico con il suo collega di Dokki».

 

giulio regeni

Il colonnello Hisham Helmy, 52 anni, già in forza alla National security e ora in servizio preso la Direzione passaporti e immigrazione, è uno dei quattro imputati del sequestro Regeni davanti alla giustizia italiana. «Il nome - ha dichiarato il testimone - non me l'ha mai fornito Abdallah in quanto durante le telefonare a cui ho assistito questi lo chiamava Hisham. Guardando alcuni media stranieri ho poi scoperto che uno degli ufficiali convolti nel caso si chiama Hisham Helmy, e ho intuito che si trattasse della stessa persona».

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO