ilario martella emanuela orlandi ali agca

"EMANUELA VENNE UCCISA SUBITO" - ILARIO MARTELLA, MAGISTRATO CHE SI OCCUPÒ DELL'ATTENTATO A WOJTYLA E PER PRIMO INDAGÒ SULLA SCOMPARSA DELLA ORLANDI, TIRA IN BALLO LA PISTA DELLA DDR: "IL RAPIMENTO FU UN'OPERAZIONE DI DEPISTAGGIO DELLA STASI" - PER MARTELLA FU UN'ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA: "UNA RAFFINATA OPERAZIONE PER NASCONDERE LE RESPONSABILITÀ SOVIETICHE E BULGARE NEL TENTATIVO DI UCCIDERE IL PONTEFICE..."

Estratto dell’articolo di Ferruccio Pinotti per www.corriere.it

 

ilario martella 2

Esce venerdì il libro del magistrato Ilario Martella Emanuela Orlandi, un intrigo internazionale. La verità che nessuno ha ancora raccontato sul mistero più oscuro della storia italiana, edito da Ponte alle Grazie. Ilario Martella, incaricato all’epoca di indagare sull’attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981 e, in prima battuta, sulle sparizioni di Emanuela e Mirella Gregori del 1983, a suo dire inequivocabilmente legate ai fatti di piazza San Pietro, si propone oggi di ripercorrere la vicenda dal principio. 

 

Martella decostruisce e critica tutte le false piste spuntate in epoche più recenti, giungendo all’unica soluzione per lui possibile: i due casi fanno parte di un unico disegno criminale, di una gigantesca e articolata operazione di depistaggio e di «distrazione di massa» compiuta da uno dei servizi segreti più efficienti e famigerati della Guerra fredda: la Stasi tedesca.

 

Armato di una ricca documentazione, divenuta lentamente accessibile solo dopo la caduta della cortina di ferro, l'ex magistrato, classe '34, ricostruisce i dettagli di un’operazione spionistica di alto livello, nata per sviare l’attenzione pubblica dalle indagini che, partendo dall’attentato al papa, avevano aperto la celebre «pista bulgara». 

 

EMANUELA ORLANDI

Lo stesso Giovanni Paolo II, in visita alla famiglia Orlandi, definì il rapimento di Emanuela «un intrigo internazionale»: dopo quarant’anni, questo libro finalmente ricostruisce il perché di quella frase. […]

 

Giudice Martella, l'analisi delle carte giudiziarie e dei documenti segreti della Stasi l'ha convinta del collegamento tra i rapimenti Gregori e Orlandi e l'attentato al Papa, configurando un'azione della Stasi stessa per venire incontro alla preoccupazione dei bulgari e dei sovietici che si scoprisse il loro desiderio di abbattere il Papa che stava distruggendo il comunismo e che avrebbe abbattuto il Muro di Berlino?

 

ilario martella 1

«Esiste un'assoluta interdipendenza tra l'attentato del maggio 1981 a Giovanni Paolo II e il rapimento delle due ragazze. Entrambi vengono posti in essere tra il maggio il giugno 1983, ovvero nel momento in cui io come giudice istruttore stavo cercando di portare alla condanna non del solo Alì Agca, il turco dei Lupi Grigi, ma anche i suoi complici bulgari, esponendo le gravi responsabilità dei bulgari Sergej Antonov - formalmente rappresentante della Balkan Air a Roma, in realtà alto ufficiale dei Servizi bulgari - di Bekir Celenk, Todor Ajvazov e altri.

 

Il 28 novembre 1982 l'arresto di Antonov provoca una reazione importante nei Servizi bulgari. Ne nasce un "accordo" ultra segreto, che ricostruisco nel mio libro sulla base di documenti, tra il capo dei Servizi Bulgari nonché ministro dell’Interno Dimitar Stojanov e il capo della stasi Erich Mielke, a sua volta referente della famosa superspia e agente "doppio" Markus Wolf (creatore dell'Hauptverwaltung Aufklärung o HVA, per le attività di spionaggio e di intelligence al di fuori del Paese, ndr), per creare un'operazione di depistaggio e di "distrazione di massa tramite" il doppio rapimento Gregori-Orlandi.

 

Emanuela Orlandi, un intrigo internazionale - COPERTINA

C'era il terrore nei bulgari e nei sovietici che il "generale Antonov" potesse essere condannato e che Bulgaria e Urss fossero formalmente incolpate dell'attentato al Papa, creando una crisi internazionale».

 

Infatti lei il 30 ottobre 1984 rinviò a giudizio i bulgari Sergej Antonov, Zeljo Vasilev e Todor Ajvazov e i turchi Musa Serdar Celebi (accusato da Agca di essere uno dei mandanti), Omar Bagci (che nascose la pistola utilizzata nell'attentato) e Oral Celik (capo dei Lupi grigi indicato come secondo esecutore): resta convinto di quello schema?

«Sì, anche se poi il solo Agca è stato condannato e gli altri assolti con la vecchia formula dell'insufficienza di prove. Bisogna considerare l'enorme potenza della Stasi in quegli anni, con figure come Markus Wolf di cui per tanti anni non si è nemmeno conosciuto il volto.

 

La Stasi era l’organizzazione più adatta a gestire l’operazione Gregori-Orlandi, che come disse Wojtyla alla famiglia nel Natale ‘83 era un "intrigo internazionale". Per la Stasi e i Servizi bulgari l'importante era che le responsabilità andassero ai soli Lupi Grigi e indurre poi Agca a ritrattare ciò che rivelò quando collaborò con me, individuando i veri mandanti».

 

Agca  infatti a un certo punto innesta la retromarcia e afferma di essere un cane sciolto, fingendosi un squilibrato mosso da motivazioni religiose: perché?

EMANUELA ORLANDI 3

«Agca era stato convinto a terminare la sua utile collaborazione con me, per essere liberato in cambio del suo silenzio. Così pian piano inizia a delegittimare se stesso e la mia inchiesta e a presentarsi come uno psicopatico isolato. Con questo cambio di linea, ottiene che il generale Antonov venga assolto, lui resta in carcere fino alla grazia mentre i bulgari e la Stasi ottengono che sia assolto il regista dell'operazione, il generale dei servizi sotto copertura Antonov, come pure gli altri complici dell'attentato. Una condanna di Antonov e dei vari complici bulgari e turchi avrebbe portato guai seri all’intero blocco sovietico. Tanto che io e la mia famiglia fummo minacciati di morte più volte».

 

papa giovanni paolo ii ali agca 19

[...] Mirella ed Emanuela rientrano in questo complesso quadro?

«Sì, già nel febbraio '83 ci fu la decisione di effettuare un’operazione di distrazione di massa, rapendo le due ragazze al fine di usarle come arma di ricatto per far liberare Agca. Il Papa nel Natale '83 disse infatti agli Orlandi che si trattava di un intrigo internazionale. Oggi il Papa Bergoglio può e deve dire la sua, se condivide la valutazione del suo predecessore o meno».

 

[...] Che fine hanno fatto Mirella ed Emanuela?

sit in in vaticano per emanuela orlandi 3

«Mi spiace molto dirlo, ma Orlandi e Gregori sono state uccise, non è mai stata prodotta una prova certa che siano rimaste in vita. Per l'operazione Orlandi poteva essere scelta un’altra ragazza, infatti fu seguita anche Raffaella Gugel, figlia di Angelo, assistente personale di tre Papi»

 

Attentato e rapimento delle ragazze sono quindi collegati?

«Sì, sono espressione di una grande strategia criminale. Il Papa era centrale nella guerra fredda. Wojtyla fu determinante nell’abbattimento dell’Urss e del Muro di Berlino; così come nella scomparsa della Stasi». [...]

attentato a giovanni paolo ii 1ali agca spara a karol wojtylailario martella 3giovanni paolo ii ali agca 3ali agca 5attentato a giovanni paolo ii karol wojtyla in ospedale dopo l'attentato pietro orlandi, fratello di emanuela orlandi

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….