torino assalto rivolta negozi gang

"FANCULO LE MANETTE" - PRESI I RAGAZZI CHE SACCHEGGIARONO TORINO NELLA NOTTE DI GUERRIGLIA DEL 26 OTTOBRE 2020 - SONO MEMBRI DELLE BANDE CHE CRESCONO IN PERIFERIA, GRAN PARTE FIGLI DI MIGRANTI MAROCCHINI O EGIZIANI. ALCUNI DI LORO NATI A TORINO. MOLTI DI LORO NON STUDIANO NÉ LAVORANO E VIVONO SUI SOCIAL - HANNO GIÀ COLLEZIONATO PICCOLI CRIMINI E IL PIU' GIOVANE HA SOLO 15 ANNI - QUELLA SERA FURONO DANNEGGIATI O DERUBATI UNA QUARANTINA I NEGOZI. LA BOUTIQUE GUCCI SUBI' UN FURTO DI 200 MILA EURO… - VIDEO

 

 

 

Irene Famà Massimiliano Peggio per "la Stampa"

 

I RAGAZZI DELLE GANG CHE HANNO PRESO D ASSALTO I NEGOZI A TORINO

«La fame dentro gli occhi di 'sti bravi raga... pericoli di strada... Metto tuta scendo in piazza f..lo le manette». La notte di guerriglia del 26 ottobre 2020 nel centro di Torino, con il lancio di bombe carta contro le forze dell'ordine, saccheggi di negozi e cassonetti in fiamme, è raccontata così, nel ritmo di un rap di periferia. Inno alla ribellione. Nulla da nascondere: furti, razzie, tutto in mostra su Instagram, Facebook, Youtube. Come lo zaino fotografato sul banco di scuola, preso da uno scaffale del negozio Gucci di via Roma. Altro che protesta anti lockdown, anti crisi, anti restrizioni.

 

«Si va in piazza per saccheggiare i negozi». Tutto qui. Per sfidare, per vedere chi fa più «casino» tra le gang delle periferie, dove si scimmiottano le banlieue francesi. La polizia non fa paura. «F..lo le manette».

 

I RAGAZZI DELLE GANG CHE HANNO PRESO D ASSALTO I NEGOZI A TORINO

Ecco lo spaccato che restituisce l'indagine degli investigatori della Squadra Mobile che pazientemente hanno ricostruito tre ore di guerriglia, esaminando centinaia di immagini, fotografie, video amatoriali, profili social per identificare gli autori dei furti seriali avvenuti quella sera nelle vie dello shopping. Il risultato è di 37 provvedimenti: 24 fermi firmati dai pm Paolo Scafi e Giuseppe Drammis, per gli indagati maggiorenni, e 13 ordini di custodia cautelare disposti dal tribunale per i Minorenni. Il più giovane ha 15 anni, il più grande 24. Sono accusati di devastazione e saccheggio, aggravati dal fatto di aver commesso le razzie nel corso di una manifestazione pubblica.

 

TORINO - ASSALTO AI NEGOZI

Reato di non frequente applicazione. «Quanto è accaduto rappresenta una pagina nera per Torino - da detto il questore Giuseppe De Matteis - Siamo di fronte a bande autonome del tutto scollegate con i manifestanti presenti quella sera in piazza. I reati contestati sono di particolare gravità, sarebbe un errore definirle ragazzate».

 

La sera del 26 ottobre scorso, sull' onda di altre manifestazione pubbliche, come a Napoli e a Roma, dove erano già avvenuti disordini, commercianti e piccoli imprenditori torinesi avevano indetto una protesta in due punti della città: uno in piazza Castello, sotto gli uffici della Regione, e l' altro in piazza Vittorio, in uno dei luoghi simbolo della movida, spenta dalla restrizioni. C' erano due presidi delle forze dell' ordine.

 

torino assalto contro agenti

Al richiamo avevano risposto anime diverse, anche politicamente. Il clima era rovente. C'erano anche gruppetti ultrà. Poi, come oggi confermano le indagini svelate dalla polizia, dai tram della linea 4, la dorsale delle periferie che unisce la città da nord a sud, da Falchera, Barriera Milano, Porta Palazzo, fino a Mirafiori, erano arrivate alla spicciolata le gang. Un po' per sfidarsi, ma soprattutto per lasciare un segno. Per colpire quel centro che sa di ricchezza negata, luogo da espugnare.

 

LA RIVOLTA A TORINO - I RAGAZZI RIVENDICANO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM

Così la manifestazione è diventata un pretesto. L' occasione di un bottino. Come era successo nel 2017 nella sera della proiezione della finale di Champions League Juve-Real Madrid, in quella tragica piazza San Carlo, trasformata in un tappeto di feriti e poi due morti. A causare il panico a catena fu una rapina con lo spray urticante. Una banale razzia di collanine organizzata da un gruppo di adolescenti di origini magrebine.

 

Alcuni di loro stanno scontando il carcere. I due eventi, a distanza di tempo, si sfiorano: perché alcuni soggetti sospettati di essere presenti in piazza San Carlo quattro anni fa con altre «batterie di caccia», come Anass Chakir, 23 anni, sono stati arrestati la notte scorsa per i saccheggi di ottobre.

 

LA RIVOLTA A TORINO - LA VETRINA DI GUCCI DISTRUTTA

Chi sono gli indagati? Sono membri delle bande che crescono in periferia, gran parte sono figli di migranti marocchini o egiziani. Alcuni di loro nati a Torino. Hanno mamme che lavorano come badanti o cameriere. Molti di loro non studiano né lavorano. Vivono sui social. Hanno già collezionato piccoli crimini.

 

Una quarantina i negozi danneggiati o derubati. La boutique Gucci ha subito un furto di 200 mila euro. Parte della refurtiva era già stata recuperata quella sera, con i primi arresti in flagranza. «Altri oggetti - dice il capo della Mobile, Luigi Mitola - sono stati ritrovati nel corso delle perquisizioni domiciliari a seguito dei fermi». Gli indagati sono stati riconosciuti confrontando una miriade di immagini, confrontando scarpe, felpe, magliette.

LA RIVOLTA A TORINO - I RAGAZZI RIVENDICANO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM

 

Molte immagini preziose sono state ricavate dalle telecamere di sicurezza dei tram della linea 4. Chi è arrivato da Sud, chi da Nord. Altri sono stati riconosciuti per via del look eccentrico. Come i capelli biondi ossigenati di Riffle Egharebva, 21 anni, residente nella prima cintura di Torino.

 

LA RIVOLTA A TORINO - I RAGAZZI RIVENDICANO I SACCHEGGI SU INSTAGRAM

Il giudice del tribunale dei Minori che ha firmato il provvedimento, ha descritto negli atti «una città in balia di giovani incattiviti, feroci, capaci di tutto, pur di dare sfogo alle pulsioni più basse». Ma il procuratore aggiunto Patrizia Caputo, che ha illustrato ieri l' inchiesta ha lanciato un messaggio che va oltre i tribunali: «È necessario riflettere perché qui all' istinto predatorio si affianca un disagio evidente. E la risposta giudiziaria, in questo caso, da sola non basta».

torino proteste e disordinitorino proteste e disordinitorino proteste e disordini

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)