"LE IENE" SBRANATE DAI CASAMONICA – ALLA ROMANINA ALCUNI ESPONENTI DEL CLAN AGGREDISCONO LA TROUPE DEL PROGRAMMA DI ITALIA1: MANATE, SPINTONI E TELECAMERA STRAPPATA RESTITUITA POI ALL’ARRIVO DELLA POLIZIA VUOTA DELLA REGISTRAZIONE - SEMBRA CHE I VIOLENTI POSSANO ESSERE GLI STESSI CHE NEL 2018 AGGREDIRONO DEI CRONISTI DELLA REDAZIONE DI NEMO…

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Marco De Risi per “il Messaggero”

 

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Sembra che le tante inchieste che li riguardano non servano a riportarli alla ragione. L' ennesimo atto di violenza nei confronti, questa volta, di due cronisti della trasmissione delle Iene è stato proprio da parte di alcuni esponenti del clan Casamonica. Sono stati loro ad aggredire i giornalisti a tal punto da strappargli dalle mani la telecamera. L' aggressione è avvenuta sabato intorno alle 16.30 su un tratto di via Francesco Di Benedetto dove c' è una delle tante ville sfarzose dei Casamonica, nel cuore della Romanina.

 

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I due reporter, mentre giravano, sono stati bene attenti a rimanere sul suolo pubblico e, quindi, a rimanere nella parte della legalità. Ma, questo ai Casamonica non è bastato. Ecco che c' è stato un blitz da un villone del clan ed i cronisti sono stati circondati, presi a manate, spintoni, fino a quando non gli è stata tolta la telecamera. È stata chiamata la polizia, gli agenti del commissariato Romanina sono intervenuti ma non hanno fatto in tempo a capire chi fra i Casamonica ha aggredito la troupe televisiva.

 

DAVIDE PARENTI DAVIDE PARENTI

Il clan ha restituito la telecamera ai giornalisti ma vuota della registrazione. Da alcune indiscrezioni sembra che i violenti possano essere gli stessi che nel 2018 aggredirono dei cronisti della redazione di Nemo. Insomma non si ferma lo spadroneggiare illegale dei Casamonica che anche in questo modo affermano il loro potere illegale attraverso il controllo del territorio. Le stesse ville sono colme di ricchezza proprio per permettere ai fuorilegge di controllare il territorio circostante. Come a dire che loro vivono in mezzo all' oro e sono intoccabili. Da qui poi nasce il terrore dei residenti e di chiunque abbia a che fare con loro.

 

I Casamonica sono stati colpiti da più inchieste per decine di arresti e alcuni di loro devo rispondere del reato di mafia. «Roma è nostra. Ci vogliono abbattere per fare entrare i calabresi e i napoletani». Questa è un' intercettazione della polizia che prova proprio il senso dell' onnipotenza del clan.

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