giampiero mughini

"IO RADICAL CHIC DI SINISTRA? A VENT'ANNI VIVEVO IN UNA CASA DI BORGHESIA IMPOVERITA DOVE NON AVEVAMO DI CHE ACQUISTARE UNA BOTTIGLIA DI VINO NÉ TANTOMENO IL TELEVISORE" - I RICORDI DI GIAMPIERO MUGHINI: "QUANDO MI SONO DIMESSO DAL QUOTIDIANO PAESE SERA PERCHÉ NON NE POTEVO PIÙ DI STARE IN UN GIORNALE COMUNISTA, E AVEVO GIÀ 37 ANNI, NON SAPEVO COME PAGARE L'AFFITTO IL MESE SUCCESSIVO. NON VEDO PROPRIO QUALI ATTINENZE AVREI POTUTO AVERE CON L'ANTROPOLOGIA DEI RADICAL-CHIC, AI MIEI OCCHI LA PIÙ SQUALLIDA DI TUTTE…"

giampiero mughini pino corrias foto di bacco

Francesco Curridori per "il Giornale"

 

Giornalista, scrittore e opinionista televisivo. Giampiero Mughini, autore di oltre 40 libri (l'ultimo Nuovo dizionario sentimentale: Delusioni, sconfitte e passioni di una vita), imperversa da decenni nelle varie trasmissioni televisive con le sue argute e pungenti osservazioni. A 80 anni compiuti, il giornalista d'origine siciliana ricorda gli anni della giovinezza trascorsa a Parigi nel vivo della Contestazione del maggio '68 e i suoi esordi nel mondo della carta stampata come redattore di Paese Sera.

 

Perché decise di intraprendere la carriera giornalistica?

giampiero mughini foto di bacco

«Mi ero accorto subito che non avrei saputo fare qualcosa di serio, tipo il chirurgo o l'architetto o il pilota di caccia. E invece imparai presto a battere alla macchina da scrivere Olivetti. Appena arrivato a Roma, nel gennaio 1970, mi chiesero difatti di battere alla macchina da scrivere un articolo. Mi pagarono. Cominciò da lì non la mia carriera giornalistica (che non ho mai fatto) e bensì i circa quarant' anni in cui ho tratto il mio reddito dai giornali».

 

Cosa hanno rappresentato per lei gli anni della Contestazione?

«Sono stati anni fortunati, in cui ho abbellito la mia condizione di ventenne senza arte né parte con le favole che mi raccontavo sulla Cuba di Che Guevara o sulla Cina di Mao. L'essere stato prima dentro quelle favole o poi averle raschiate via dalla mia pelle è stato l'atto fondamentale della mia formazione intellettuale e morale».

Mughini

 

Ha un ricordo particolare del Maggio francese del '68?

«Ne ho moltissimi, perché quei mesi sono stati fra i più intensi della mia vita. Ad esempio il ricordo una bellissima ragazza parigina intruppata con noi in un corteo che riempiva un intero boulevard. Mentre mi vergogno ancora del momento in cui presi a scagliare dei pavés contro i poliziotti francesi, che erano lì a guadagnarsi il pane, e che mi vennero addosso rompendomi una mano com' era nel loro pieno diritto. Per essere quello uno psicodramma non poteva avere scenario migliore».

 

Lei ha interpretato la parte dell'intellettuale nel film Sogni d'oro di Nanni Moretti. Lei si sente un radical-chic di sinistra?

mughini

«L'intellettuale che interpretavo era sommerso dall'autoironia. Io radical-chic? A vent' anni vivevo in una casa di borghesia impoverita dove non avevamo di che acquistare una bottiglia di vino né tantomeno il televisore. Quando sono arrivato a Roma avevo cinquemila lire in tasca. Quando mi sono dimesso dal quotidiano Paese Sera perché non ne potevo più di stare in un giornale comunista, e avevo già 37 anni, non sapevo come pagare l'affitto il mese successivo. Non vedo proprio quali attinenze avrei potuto avere con l'antropologia dei radical-chic, ai miei occhi la più squallida di tutte».

 

Da metà anni '80 in poi sono iniziate le sue incursioni nel mondo della televisione. Si è trovato meglio in Rai o in Mediaset?

«Da quelle che lei chiama incursioni nel mondo della televisione ho imparato non poco quanto alla mia attività fondamentale, lo scrivere sui giornali e lo scrivere libri. Tanto a Rai che a Mediaset ho avuto a che fare con gente di talento e con dei cretini. Con i primi mi sono trovato benissimo, con i secondi mi sono detto che dovevo pur campare. Non mi chieda di fare dei nomi».

giampiero mughini sui giovani di destra nel 1980 4

 

Veniamo alla politica. Prima della pausa estiva è stata approvata la legge Cartabia e, in materia di giustizia, è in corso la raccolta delle firme per i referendum promossi dalla Lega e dai Radicali. Lei li firmerebbe?

«No, perché ritengo che i problemi molto complessi della giustizia si possano affrontare a partire dal sì o no a un referendum. Il problema della giustizia in Italia si è sedimentato in decenni e i problemi sono complicatissimi e intrecciati tra loro. Il referendum, per me, resta quello del divorzio. Sì o no al divorzio è un quesito semplice, mentre la giustizia è dieci volte più complessa».

 

GIAMPIERO MUGHINI 4

Calcio. Si aspettava la vittoria dell'Italia di Mancini agli Europei?

«No, non mi aspettavo la vittoria dell'Italia agli Europei da quanto mi sembrava fosse divenuto mediocre il nostro torneo di serie A. Mancini è stato geniale nell'attingere i giocatori migliori di quel torneo e trasformarli in un undici pressoché irresistibile».

 

Come nasce la sua passione per la Juventus?

giampiero mughini

«A dieci anni, giocando con le figurine Panini: mi piacquero in modo particolare quelle che raffiguravano Giampiero Boniperti e Ermes Muccinelli, che era piccolo e nervoso come lo ero io a dieci anni».

 

Chi pensa che vincerà il campionato?

«La squadra migliore nell'arco delle 38 partite».

 

Come ha vissuto il periodo del lockdown?

«L'ho vissuto come ho vissuto tutti gli ultimi anni della mia vita, in casa mia tra i miei libri e i miei dischi».

GIAMPIERO MUGHINI

 

Ha mai avuto paura di viaggiare sotto pandemia?

«Assolutamente no».

 

A tal proposito, un'ultima curiosità: dove ha trascorso le vacanze quest' anno?

«Sono stato dieci giorni in Puglia, che quanto alle vacanze è tra le regioni più belle e ospitali d'Italia. E quando il sud è bello, è veramente meraviglioso».

 

Da scrittore, c'è un libro in particolare che consiglierebbe di leggere sotto l'ombrellone?

«Sicuramente non consiglierei a nessuno i miei libri perché richiedono un po' di applicazione e la lettura in generale dovrebbe essere un'attività da svolgere con molta applicazione».

GIAMPIERO MUGHINImughini covermughinimughini coverGIAMPIERO MUGHINImughinigiampiero mughinigiampiero mughinigiampiero mughini covergiampiero mughini ciao maschio

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: MATTEO PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)