emanuela orlandi papa francesco bergoglio gianluigi nuzzi

"MAI COME OGGI DOVREMO ARRIVARE ALLA VERITÀ NEL CASO ORLANDI. EPPURE, MAI COME OGGI LA VERITÀ SFUGGE" - GIANLUIGI NUZZI ANALIZZA IL CASO DELLA RAGAZZINA SCOMPARSA A ROMA 41 ANNI FA: "L’AUTUNNO SARÀ DECISIVO. DOPO QUESTO NUOVO FORTE INTERESSE O SI CENTRA L’OBIETTIVO O QUESTO SFUMERÀ PER SEMPRE. È DIFFICILE CHE, CON UN NUOVO PONTEFICE, SI POSSANO OTTENERE LE ATTENZIONI RICEVUTE IN QUESTI ANNI DA BERGOGLIO...

Estratto dell'articolo di Gianluigi Nuzzi per “Specchio – La Stampa”

 

EMANUELA ORLANDI

Una donna cerca un’altra donna, una splendida quindicenne svanita nel nulla, attenta alle musiche, alla famiglia, ai colori pastello dei sentimenti. Emanuela Orlandi è scomparsa ormai da 41 anni e questa storia rimane ostaggio ancora oggi di chi ne strumentalizza i segreti per campare, magari ricattare il Vaticano, rimanendo indifferente a quella valanga di dolore che ha travolto la famiglia Orlandi.

 

Sulla carta mai come oggi dovremo arrivare alla verità: indaga la procura di Roma, inchiesta aperta da parte della Santa Sede, al lavoro una commissione parlamentare d’inchiesta. Eppure, mai come oggi la verità sfugge. Ha qui come perso consistenza, peso specifico, si è dissolta in quella festa circense di indizi prefabbricati, nuove piste, pseudo confessioni e ventriloqui improvvisati. C’è l’ex terrorista dei Nar che da Londra annuncia rivelazioni choc e prove di sapere come è andata.

PIETRO ORLANDI

 

Ecco la ragazza francese che grazie alla bilocazione fa arrivare in segreteria di Stato le mappe sotterranee di dove Emanuela sarebbe sepolta in quel di Torvaianica, riesumando così le ormai antiche confidenze di Sabrina Minardi. E, immancabilmente, non poteva mancare all’appuntamento il terrorista turco Ali Agca che dopo aver cercato di ammazzare Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981 ancora si ripropone in veste di super confidente, giurando che la povera Emanuela è in un monastero a Londra, anzi no, in Turchia o forse rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Ogni balla è buona pur di avere visibilità.

laura sgro

 

In questa giungla di indizi visionari e verità precotte tese a far perdere la bussola, una donna dal 2017 dedica gran parte del suo tempo alla ricerca della suonatrice di flauto sparita da Sant’Apollinare nel giugno del 1983. All’inizio era un impegno secondario, ma ben presto è diventato un lavoro sempre più coinvolgente.

 

Si tratta di Laura Sgrò, avvocatessa nata a Milazzo 9 marzo del 1975 e trasferitasi nella capitale per laurearsi in giurisprudenza con dottorato in diritto canonico. Un periodo di lavoro nello studio romano dell’avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace e poi la voglia di crescere che la spinge ad aprire il proprio studio nel centro storico della capitale e poi anche a Buenos Aires.

 

[…] Sgrò è un’avvocatessa abilitata nel piccolo stato d’Oltretevere e ormai la si può indicare come il difensore dei senza giustizia nella monarchia assoluta al centro di Roma. Ha acquisito così un ruolo e delle informazioni senza uguali, quantomeno tra i suoi colleghi. Già nel 2018 il Corriere della Sera l’aveva indicata tra le settanta donne dell’anno impegnate a sostegno delle battaglie di verità della testata.

EMANUELA ORLANDI

 

Oltre a tutta la famiglia Orlandi, Sgrò dal 2019 difende anche Muguette Baudat, mamma di Cedric, la guardia svizzera che si sarebbe tolta la vita dopo aver ucciso il suo comandante, Alois Estermann, e la moglie, in Vaticano il 4 maggio 1998 nella tristemente nota strage consumata dentro le mura leonine.

 

Con Sgrò, per la prima volta, il vaticano ha messo a disposizione dei familiari il fascicolo delle indagini e lei ha potuto consultare gli atti, denunciando l’amara conclusione: l’inchiesta è stata condotta assai rapidamente e diversi elementi sulla scena del crimine (dalla perizia balistica alle autopsie) fanno ritenere che Cedric non sia l’assassino ma, al contrario, vittima di chi voleva chiudere rapidamente il caso.

PAPA BERGOGLIO E PIETRO ORLANDI

 

Sgrò assiste cinque delle suore che accusano di abusi sessuali l’artista dei mosaici, monsignore Marko Rupnik, con una importante azione mediatica e le interviste a diverse presunte vittime rese a tv italiane e straniere. Sempre lei, ancora, tutela la vittima delle violenze consumate nell’ex pre-seminario san Pio X, struttura messa in mora e fatto trasferire da Bergoglio quando le camerate dei giovanissimi erano a palazzo san Carlo, il palazzo a fianco della dimora Santa Marta dove alloggia il pontefice. […]

 

laura sgro (3)

È quindi facilmente immaginabile come in questa situazione negli ultimi dieci anni l’avvocatessa abbia costruito una significativa ragnatela di relazioni che le hanno permesso – in buona sostanza – di centrare alcuni obiettivi non solo legali ma anche mediatici per valorizzare le sue lotte di giustizia. Innanzitutto, quello più palese è di internazionalizzare il giallo di Emanuela Orlandi, grazie alla consulenza con la produzione inglese della docufiction Vatican girls, uscita nell’ottobre del 2022 per Netflix.

 

EMANUELA ORLANDI

Una docu ha trasformato questo mistero in un caso politico nella Chiesa, oltre frontiera, con gli episcopati stranieri che si interrogavano su una storia ormai dimenticata, quantomeno all’estero. Orlandi è oggi un cognome noto in ogni angolo del mondo, pronunciato negli idiomi diversi grazie alla diffusione della storia che la piattaforma ha garantito.

 

Questo ha determinato una riattualizzazione della questione, un allargamento dello spettro d’interesse non solo per area geografica, ma anche per età, investendo segmenti di giovani e giovani adulti prima digiuni. Un movimento d’opinione pubblica che va sostenuto per trovare nuovi interlocutori, non far scemare l’interesse, coinvolgere altre entità e istituzioni.

 

Il secondo obiettivo è quello di interfacciarsi con la giustizia e le autorità vaticane nel senso più ampio e quindi andando a interloquire, anche direttamente, con il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin. Si costruiscono così corridoi diplomatici fino a ieri impraticabili. E che questo lo faccia un avvocato donna in vaticano è quantomeno insolito e – fino a Benedetto XVI – nemmeno ipotizzabile.

 

gianluigi nuzzi pietro orlandi foto di bacco

Vero è che la melina di quei mondi su segreti e scandali ormai è assai nota, dietro annunci roboanti di cambiamenti, ricerche di giustizia, disponibilità verso i familiari, segue spesso un disarmante silenzio. Pietro Orlandi denuncia questa politica del miraggio, del passo avanti per poi farne due indietro, appena si spengono i riflettori, ma non si perde d’animo e batte ogni pista gli si presenti.

 

La Sgrò, divenuta ormai un’amica della famiglia Orlandi, suggerisce cautela e prudenza per evitare annunci prematuri o la creazione di timori in chi, al contrario, dovrebbe essere pronto a collaborare. Troppe volte la pista imboccata ha portato in un vicolo cieco. L’autunno sarà decisivo per la verità su Emanuela, sia la Commissione parlamentare, sia le indagini penali arriveranno alla fase delicatissima dell’indirizzo verso la pista ritenuta più certa e più generosa nel garantire risultati. E non è detto che dietro le quinte Sgrò non stia lavorando per portare nuovi elementi, indizi inediti che possano aiutare nella scelta.

 

emanuela orlandi mirella gregori

Anche perché siamo all’ultima chiamata e lei deve saperlo bene: dopo questo nuovo forte interesse o si centra l’obiettivo o questo sfumerà per sempre. È difficile che un domani, con un nuovo pontefice, si possano ottenere le attenzioni ricevute in questi anni dal papa argentino, dopo il gelo, i silenzi e le tante porte chiuse negli anni di Benedetto XVI.

laura sgro foto di baccopietro orlandi 3emanuela orlandi cimitero teutonicopresunto rendiconto vaticano su emanuela orlandi gianluigi nuzzi laura sgro foto di baccoemanuela orlandi

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”