bucha ucraina civili

"I RUSSI CI COSTRINGONO A DARE DI NUOVO LA PAROLA ALLA MORTE. INVANO IN OCCIDENTE ABBIAMO CERCATO DI IMMAGINARE LA BUONA MORTE" - QUIRICO: “GLI ASSASSINI SEMBRANO AVER FATTO UNA SCELTA. DICONO: IL NOSTRO DELITTO NON È MASCHERATO DALLA VERGOGNA. VOGLIONO RICORDARCI CHE SI SONO ARROGATI LA LICENZA DI UCCIDERE ALTRI ESSERI UMANI E IN QUEL MODO CRUDELE, PERCHÉ NELLA LORO GUERRA GLI ALTRI UOMINI, I NEMICI, SONO CONSIDERATI ESSERI INFERIORI E LA LORO ELIMINAZIONE NON COMPORTA RIMORSO…”

Domenico Quirico per “la Stampa”

UCRAINA - RESTI DI UN CIVILE MASSACRATO A BUCHA

 

Dopo Bucha, dopo aver visto le immagini dei civili ucraini uccisi, noi spettatori siamo costretti a comunicare con le ombre. Ci hanno costretto gli assassini a comunicare con le ombre. Alcune sono cupe e terrificanti, quelle di coloro che hanno ucciso, pare con cattiveria ebete e viperina. Le altre sono quelle strazianti delle vittime abbandonate tra quelle case, avvolte nel tetro silenzio della loro rovina... Nessuno prende il posto di chi è scomparso, di questa come di altre generazioni di oggi che nella guerra sono state sepolte dalla cenere.

LE IMMAGINI SATELLITARI RILEVANO CADAVERI IN STRADA A BUCHA L 11 MARZO

 

Con terrore pensiamo che la vita della gente, dopo questo, scorrerà ancor più vuota e amara tra pensieri di rivalsa e voglia di resistere. A tutto il resto rischiano di restare insensibili e inaccessibili. Mi chiedo se una colpa tra le tante di chi ha avviato una guerra così crudele non sia quella di averne avvelenato lo spirito per sempre e se riusciranno a far altro che subire violenza o infliggerla, a non diventare traboccamento di fiele e di vendette.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

La violenza della guerra è casuale. Non ha senso. E coloro che lottano per il dolore di queste vite perdute devono, credo, ora lottare anche con la consapevolezza che quella perdita è stata inutile e assurda.

 

I russi, gli aggressori, ci costringono ancora una volta a dare di nuovo la parola alla morte, cercare di darle un senso che ci permetta di non ribellarci vanamente ad essa come di fronte a un fato crudele e insensato.

 

Abbiamo da tempo e invano in occidente cercato di immaginare "la buona morte" o almeno una morte che qualcuno ha definito "perbene", civilizzata; e abbiamo inseguito la aspirazione egoista a non soffrire né per la nostra né per la morte degli altri. E eccola qua, a Bucha, la morte vera, la cattiva morte, la morte da cani, riversi in una strada o gettati in una fossa come spugne inutili imbevute di cose vissute e sofferte. Ci alita in faccia il suo fiato pestifero.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

La macchina fotografica e la telecamera agiscono come un occhio allungato sulla vita e la morte degli altri. Occorre che non restino, "i cadaveri impressionanti" che l'obiettivo ha fissato nel tempo, come la prova di una eccezione che riguarda alcuni sfortunati ma un esempio di una condizione esistenziale in cui noi viviamo. Nel ventunesimo secolo si muore anche così. Che è un modo non per dire che queste morti valgano meno. Ma per restituir loro almeno la dignità della prova, dell'essere esempio.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

Questo tipo di morte e la volontà degli assassini di farcela vedere, di mostrarcela, questa morte, costringendoci alla difficile sepoltura di tanta parte di noi stessi, le illusioni di progresso, lasciando dietro di se le prove con sfrontatezza, come se fossero foglie secche, rovescia il senso del mito greco della Medusa, la più straordinaria metafora della violenza e dei suoi effetti. Diversamente dalla figure degli dei che hanno volto umano la Medusa è il ritratto della confusione tra uomini e bestie, appartiene al terrore e all'orrore, alla confusione della notte.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

La Medusa è la violenza e la ferocia che essa sprigiona. Se la guardi negli occhi si cessa di essere sé stessi, di essere vivi, umani, per diventare come lei sudditi della morte, repliche dell'orrore. Guardare Medusa significa perdere la propria umanità, essere posseduti del demone. Complici e mostri. Allora l'unica modo di annullarla, di vincerla, raccomanda il mito, è di ucciderla non guardandola, volgendo gli occhi dall'altra parte, annullandone il potere omicida nella mediazione dello specchio.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

Ma dopo aver visto Bucha e le immagini di mille altri luoghi come Bucha che coprono di vergogna anche le guerre del nostro tempo civile, non è più possibile. Dobbiamo semmai per restare umani avere il coraggio di guardare in faccia Medusa, rovesciare la simmetria.

ucraina il massacro dei civili a bucha 14

Le immagini non devono diventare lo specchio che medi e annulla. Non nel riflesso anestetizzato o nel volgere lo sguardo è la salvezza dalla seduzione della violenza. Ma proprio dalla sua osservazione metodica, dal preservarne con minuzia la memoria.

 

Gli assassini, che sono soldati, ufficiali, generali, il Potere che li ha inviati passeranno il tempo a negare, hanno già cominciato, i loro zeloti periferici hanno subito ipotizzato le bugie. Tanto più il lagno è alto tanto più rivelano lo sforzo di scaricarsi, di ravvisarsi come vittime, mai a corresponsabili.

Noi dobbiamo invece guardare, documentare, raccogliere le prove, fare la lista dei nomi degli assassini e dei loro mandanti. La colpa, il giudizio e la punizione: il diritto, che è l'unico modo per sconfiggere la violenza come epilessia ripugnante di disordine ed eccesso.

 

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

Gli assassini di Bucha sembrano aver fatto una scelta che pare vada al di là del tumulto della battaglia, del dover avanzare o ritirarsi senza aver tempo per occuparsi di cadaveri per di più di nemici: c'è il sospetto che abbiano lasciato i cadaveri in vista, espliciti, nelle strade o che si potevano facilmente scoprire nelle fosse comuni. C'è un messaggio, forse, che ha a che fare con la morte. Dicono: il nostro delitto non è mascherato dalla vergogna, potevamo nasconderli meglio o farli sparire. Invece rifiutiamo perfino la pietà del seppellire, del restituire il cadavere alla terra. Il cadavere va chiamato, va invocato, va pianto, va sepolto?

ucraina il massacro dei civili a bucha 13

 

Ebbene noi li lasciamo in strada: guardateli! Noi siamo questo. Il sapere della morte che noi vogliamo svelarvi è il sapere pubblico. Noi vogliamo infliggere, per aumentare il vostro orrore e timore, la morte senza qualità, vogliamo ridurre la morte a un puro avvenimento quantitativo, senza dignità. Eccoli i vostri morti, contateli, guardateli immersi nella nostra mota come una vegetante dissoluzione. Non c'è altro che possiate fare. Gli assassini di Bucha vogliono ricordarci che si sono arrogati la licenza di uccidere altri esseri umani e in quel modo crudele, perché nella loro guerra gli altri uomini, i nemici, sono considerati esseri inferiori e la loro eliminazione non comporta rimorso.

ucraina il massacro dei civili a bucha 12ucraina il massacro dei civili a bucha 5ucraina il massacro di bucha 15MASSACRO A BUCHA 2MASSACRO A BUCHA 3il massacro di bucha 4ucraina il massacro di bucha 11il massacro di bucha 5ucraina il massacro di bucha 20il massacro di bucha 1il massacro di bucha 3ucraina il massacro dei civili a bucha 6ucraina il massacro dei civili a bucha 7ucraina il massacro dei civili a bucha 11ucraina il massacro dei civili a bucha 4battaglione russo accusato della strage di buchabattaglione russo accusato della strage di bucha

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?