papa francesco bergoglio

"SENZA AMICI E SENZA PREGHIERA IL CELIBATO PER I SACERDOTI PUÒ DIVENTARE UN PESO INSOPPORTABILE" - PAPA FRANCESCO SPIEGA IL MESTIERE DEL PRETE: "MOLTE CRISI SACERDOTALI HANNO ALL'ORIGINE PROPRIO UNA SCARSA VITA DI PREGHIERA, UNA MANCATA INTIMITÀ CON IL SIGNORE, UNA RIDUZIONE DELLA VITA SPIRITUALE A MERA PRATICA RELIGIOSA. I SACERDOTI DEVONO ROMPERE OGNI TENTAZIONE DI CHIUSURA, DI AUTOGIUSTIFICAZIONE E DI FARE UNA VITA 'DA SCAPOLO', O DA 'SCAPOLONE'. CHE AVVIENE QUANDO I PRETI SI CHIUDONO…"

PAPA: CELIBATO SENZA AMICI PUÒ ESSERE PESO INSOPPORTABILE

papa francesco a che tempo che fa 8

(ANSA) - "Lì dove funziona la fraternità sacerdotale e ci sono legami di vera amicizia, lì è anche possibile vivere con più serenità anche la scelta celibataria. Il celibato è un dono che la Chiesa latina custodisce, ma è un dono che per essere vissuto come santificazione necessita di relazioni sane, di rapporti di vera stima e vero bene che trovano la loro radice in Cristo. Senza amici e senza preghiera il celibato può diventare un peso insopportabile e una contro-testimonianza alla bellezza stessa del sacerdozio". Lo ha detto papa Francesco nel discorso d'apertura del simposio internazionale "Per una teologia fondamentale del sacerdozio".

 

PAPA: MOLTE CRISI SACERDOTALI NASCONO DA SCARSA VITA DI PREGHIERA

SACERDOTE

(ANSA) - "Molte crisi sacerdotali hanno all'origine proprio una scarsa vita di preghiera, una mancata intimità con il Signore, una riduzione della vita spirituale a mera pratica religiosa". Lo ha detto papa Francesco aprendo nell'Aula Paolo VI i lavori del Simposio internazionale "Per una teologia fondamentale del sacerdozio", promosso da oggi a sabato dal cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi, e dal Centro di Ricerca e di Antropologia delle Vocazioni.

 

bergoglio a che tempo che fa

La prima raccomandazione rivolta ai presbiteri, la prima delle "colonne costitutive" e delle "fondamenta solide" indicate dal Pontefice per la vita sacerdotale, in base alla sua esperienza di "questi più di 50 anni di sacerdozio", è stata la "vicinanza a Dio". "Senza una relazione significativa con il Signore il nostro ministero è destinato a diventare sterile", ha affermato.

 

"Ricordo momenti importanti della mia vita nei quali questa vicinanza al Signore è stata decisiva per sostenermi, nei momenti bui - ha spiegato -. Senza l'intimità della preghiera, della vita spirituale, della vicinanza concreta a Dio attraverso l'ascolto della Parola, la celebrazione eucaristica, il silenzio dell'adorazione, l'affidamento a Maria, l'accompagnamento saggio di una guida, il sacramento della Riconciliazione, senza queste 'vicinanze' concrete un sacerdote è, per così dire, solo un operaio stanco che non gode dei benefici degli amici del Signore".

 

prete 3

"Troppo spesso, ad esempio, nella vita sacerdotale si pratica la preghiera solo come un dovere - ha proseguito Francesco -, dimenticando che l'amicizia e l'amore non possono essere imposti come una regola esterna, ma sono una scelta fondamentale del nostro cuore". Secondo il Pontefice, "un prete che prega rimane, alla radice, un cristiano che ha compreso fino in fondo il dono ricevuto nel Battesimo. Un prete che prega è un figlio che fa continuamente memoria di essere figlio e di avere un Padre che lo ama. Un prete che prega è un figlio che si fa vicino al Signore".

 

"Ma tutto questo è difficile - ha avvertito - se non si è abituati ad avere spazi di silenzio nella giornata". Per il Papa, "si fa fatica a rinunciare all'attivismo, che tante volte può essere una fuga, perché quando si smette di affaccendarsi non viene subito nel cuore la pace, ma la desolazione; e pur di non entrare in desolazione, si è disposti a non fermarsi mai". "Ma è proprio accettando la desolazione che viene dal silenzio, dal digiuno di attività e di parole, dal coraggio di esaminarci con sincerità - ha osservato -, che tutto assume una luce e una pace che non poggiano più sulle nostre forze e sulle nostre capacità". "Si tratta di imparare a lasciare che il Signore continui a realizzare la sua opera in ciascuno e poti tutto ciò che è infecondo, sterile e che distorce la chiamata", ha aggiunto Francesco.

prete 1

 

PAPA: A SACERDOTI; OBBEDITE AL VESCOVO, NIENTE MANIE DA 'SCAPOLONI'

(ANSA) - "Come Chiesa troppo spesso, e anche oggi, abbiamo dato dell'obbedienza un'interpretazione lontana dal sentire del Vangelo", ha detto papa Francesco nel discorso d'apertura del simposio internazionale "Per una teologia fondamentale del sacerdozio", indicando ai presbiteri l'importanza della "vicinanza al vescovo".

 

"L'obbedienza non è un attributo disciplinare ma la caratteristica più profonda dei legami che ci uniscono in comunione - ha spiegato -. Obbedire significa imparare ad ascoltare e ricordarsi che nessuno può dirsi detentore della volontà di Dio, e che essa va compresa solo attraverso il discernimento. L'obbedienza quindi è l'ascolto della volontà di Dio che si discerne proprio in un legame". Secondo il Pontefice, "tale atteggiamento di ascolto permette di maturare l'idea che nessuno è il principio e il fondamento della vita, ma ognuno deve necessariamente confrontarsi con gli altri".

 

don davide banzato e papa francesco

"Questa logica delle vicinanze - in questo caso con il vescovo, ma vale anche per le altre - consente di rompere ogni tentazione di chiusura, di autogiustificazione e di fare una vita 'da scapolo', o da 'scapolone' - quando i preti si chiudono diventano 'scapoloni, con tutte le manie degli 'scapoloni', e non è bello -; e invita, al contrario, a fare appello ad altre istanze per trovare la via che conduce alla verità e alla vita", ha aggiunto. Per il Papa, "il vescovo non è una vigilante di scuola, è un padre".

 

"Il vescovo, chiunque egli sia, rimane per ogni presbitero e per ogni Chiesa particolare un legame che aiuta a discernere la volontà di Dio - ha sottolineato -. Ma non dobbiamo dimenticare che il vescovo stesso può essere strumento di questo discernimento solo se anch'egli si mette in ascolto della realtà dei suoi presbiteri e del popolo santo di Dio che gli è affidato".

 

papa francesco

"Non a caso - ha osservato - il male, per distruggere la fecondità dell'azione della Chiesa, cerca di minare i legami che ci costituiscono. Difendere i legami del sacerdote con la Chiesa particolare, con l'istituto a cui appartiene e con il vescovo rende la vita sacerdotale affidabile". "L'obbedienza - ha aggiunto Francesco - è la scelta fondamentale di accogliere chi è posto davanti a noi come segno concreto di quel sacramento universale di salvezza che è la Chiesa. Obbedienza che può essere anche confronto, ascolto e, in alcuni casi, tensione, ma non si rompe".

 

"Questo - ha aggiunto - richiede necessariamente che i sacerdoti preghino per i vescovi e sappiano esprimere il proprio parere con rispetto e sincerità. Richiede ugualmente ai vescovi umiltà, capacità di ascolto, di autocritica e di lasciarsi aiutare. Se difenderemo questo legame procederemo sicuri nel nostro cammino".

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...