prigione aperta aprire scarcerazione

REBIBBIA CITTÀ APERTA – LA PROCURA DI ROMA HA ACQUISITO LE CARTELLE CLINICHE DI 56 DETENUTI CHE AVEVANO OTTENUTO UNA SOSPETTA CERTIFICAZIONE DI TOSSICODIPENDENZA, CHE APRE A PROGETTI DI RECUPERO IN COMUNITÀ E QUINDI ALLA SCARCERAZIONE – C’ERANO BOSS DELLA DROGA, RAPINATORI DI BANCHE E IL FIGLIO DI UN PEZZO GROSSO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA…

 

Enrico Bellavia per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

rebibbia

C' è il broker internazionale della cocaina nato a Roma ma cresciuto in affari con i Bellocco di Rosarno, quello legato ai Giorgi di San Luca e quell' altro che invece cura gli interessi degli Alvaro di Sinopoli. Ci sono i re dello spaccio dell' hinterland, Guidonia e Tivoli, e quelli delle periferie della Capitale, Tor Bella Monaca, su tutte, e poi Tufello, Montespaccato e San Basilio.

 

Michele Senese

Quelli che si sono guadagnati l' esclusiva dell' approvvigionamento dai calabresi e dai napoletani di Michele Senese 'o pazzo e che ora godono del loro appoggio per regolare i conti in casa. Come sembra sia accaduto per Fabrizio Piscitelli "Diabolik". C' è anche il rapinatore di banche che ha ucciso in trasferta. Il balordo che ha sparato dopo una lite in un bar. Il figlio di uno dei pezzi grossi della Banda della Magliana e uno del giro dell' estrema destra di Massimo Carminati.

 

massimo carminati

Tutti tossicodipendenti o presunti tali. Alcuni abbastanza in là con gli anni, altri sottoposti al regime di Alta sicurezza. Tutti pronti a uscire dal carcere di Rebibbia o che già hanno detto addio a sbobba e permessini per acquartierarsi in comunità di recupero. Meno restrizioni, maggiori margini di manovra, spesso la possibilità di tornare a casa dalle cinque del pomeriggio, controlli meno severi. Questo significa ottenere l' agognata certificazione che sancisce la necessità di uscire dal tunnel della dipendenza. Un po' quello che accadeva, e accade ancora, con le diagnosi di patologie psichiatriche. Proprio quelle di cui ha goduto Senese, uno dei "Re di Roma".

 

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt002

Dopo l' infittirsi di casi che hanno costretto a interrogarsi sul profilo di questi pazienti, mischiati ai tanti che tossicodipendenti lo sono per davvero, la procura della Repubblica di Roma ha deciso di aprire un' inchiesta, affidata al pm Barbara Zuin. Screening mirato su un centinaio di nomi, l' ultimo elenco ne conta 56, la cui storia personale e i trascorsi fanno sollevare legittimi dubbi sulla gravità dello stato clinico. Diari, cartelle, relazioni degli psicologi, tutto da valutare in controluce scrutando tra le pieghe dei trascorsi giudiziari dei beneficiari.

 

carcere rebibbiacarcere rebibbia

L' inchiesta procede con l' acquisizione di tutta la documentazione delle autorità sanitarie che si occupano di droga nel circuito carcerario di Rebibbia. Lì, come dappertutto in Italia, è possibile dichiararsi tossicodipendente, per sottoporsi a un progetto di recupero in comunità. Per farlo occorre che il progetto sia ritenuto adeguato e che ci sia la certificazione di psicologi e medici che dipendono dall' Asl.

 

La valutazione ultima per i condannati spetta al magistrato di sorveglianza, chiamato a decidere sulle carte che il carcere ha prodotto. Per gli imputati in attesa di giudizio, la decisione spetta al giudice per le indagini preliminari.

 

carminati michele senese

L' inchiesta della procura mira a stabilire se sia tutto regolare o ci siano state pressioni, minacce o peggio un giro di favori e regalie per ottenere i certificati paragonabili a una sorta di salvacondotto per lasciare la prigione.

 

È l' ennesimo ciclone giudiziario per un carcere, Rebibbia, già teatro di inchieste e girandole di rimozioni seguite a evasioni, episodi di corruzione e carte truccate, che tuttavia si sforza anche di innovare e proporsi come modello nell' ottica rieducativa della pena.

 

Molti i progetti di reinserimento, dai detenuti a bassa pericolosità e con poco tempo di pena residua, utilizzati come giardinieri o per il ripristino del disastrato manto stradale della capitale, ma anche l' esperimento di un ristorante aperto al pubblico e la produzione di caffè in una torrefazione interna.

 

rebibbia

L' inchiesta tuttavia prende in esame uno degli aspetti della vita di questa immensa cittadella carceraria che in condizioni di sovraffollamento rispetto alla capienza, conta oltre 2.300 detenuti, 369 dei quali donne.

 

Sulla gestione dei problemi legati alla tossicodipendenza, prima ancora dell' avvio dell' attività della magistratura, esistono delle segnalazioni interne incentrate sulla catena di comando di medici e psicologi addetti al servizio e alle scelte operate per il conferimento di incarichi. Elementi che si sommano a quelli che la stessa direzione del carcere femminile aveva condensato in una nota alla magistratura.

 

Ora il lavoro dei pm su singoli casi di scarcerazioni o di istruttorie avviate con questo obiettivo. Uno dei criteri in esame è il tempo trascorso tra la richiesta e l' ottenimento del beneficio. Perché, come sa chi si occupa di carceri, lì più che altrove, il tempo non è una variabile di poco conto.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…