luigi di maio reddito di cittadinanza

REDDITO RATIONEM – A POMIGLIANO D’ARCO, PAESE NATALE DI LUIGI DI MAIO, SU 39MILA ABITANTI 12MILA RICEVONO IL SUSSIDIO. MA DOPO SEI MESI NESSUNO HA RICEVUTO UNA PROPOSTA DI LAVORO – SONO STANCHI DI ESSERE PAGATI PER BIGHELLONARE, MA IL PROBLEMA È CHE MANCA LA NORMATIVA PER PROCEDERE ALLA FASE DUE – IL SINDACO LELLO RUSSO: “QUI NON C’È LAVORO. IL REDDITO È UNA PRESA IN GIRO”

Niccolò Zancan per “la Stampa”

 

il centro per l'impiego di pomigliano d'arco 1

Non lavorare stanca. Seppur con in tasca 620 euro di reddito di cittadinanza. «Mi sento depresso e inutile», dice il signor Agostino Fiorino. «Mi alzo alle 6 tutte le mattine e non so cosa fare». «Anche io voglio faticare», dice la signora Giuseppina Ricci. «A me interessa qualsiasi lavoro pur di finire il mese in modo giusto. Così, invece, i soldi non bastano e in più sono senza soddisfazione». «Ne parlavo l' altro giorno a tavola con mia moglie» dice il signor Ciro Demaria, che a marzo era stato il primo a mettersi in coda per la domanda.

di maio reddito di cittadinanza

 

«Per fortuna riceviamo questi soldi, per carità. Ringraziamo per il reddito. Ma quando scatta la fase 2?». In Italia sono 982.000 le persone che hanno diritto al reddito di cittadinanza. Con 100.416 domande accolte su 142.764 presentate, la provincia di Napoli è quella con più persone coinvolte. A Pomigliano d' Arco, il paese natale di Luigi Di Maio, l' ex ministro del lavoro che mise la firma su questa riforma, su 39 mila abitanti 12 mila hanno ottenuto il sostegno economico. Sono passato sei mesi e nessuno ha mai ricevuto una proposta di lavoro. Nemmeno è stato chiamato per un impiego socialmente utile dal Comune.

ciro demaria, il primo a richiedere il reddito di cittadinanza a pomiglianolello russo sindaco di pomigliano d'arco 1

 

Lello Russo, sindaco di centrodestra al sesto mandato, spiega perché: «Ho parlato con l' Inail, non è ancora pronta la normativa. Non posso assumere. Ma il problema del reddito di cittadinanza è che hanno barattato un servizio di carattere caritatevole con uno strumento per trovare lavoro. Non c' è lavoro qui. Il reddito è una presa in giro. Se io mettessi un bando da 10 milioni per chi scova un solo posto di lavoro nel circondario quei soldi resterebbero al sicuro nelle casse del Comune». Dalla casa natale di Luigi Di Maio al centro per l' impiego di Pomigliano d' Arco ci vogliono dieci minuti a piedi.

 

Di Maio come il mago Silvan by GianBoy

Oggi sono 55 le persone in coda per firmare il cosiddetto "patto per il lavoro". Agostino Fiorino: «Quando hanno chiamato il mio nome, mi sono seduto nella prima stanza a destra. Sono stato cinque minuti a parlare con un impiegato. Fra le mie competenze abbiamo scritto ausiliario specializzato nel settore sociosanitario perché ho lavorato 11 anni all' Anffas di Napoli, e poi imbianchino e muratore. Alla fine del colloquio ho chiesto: "C' è speranza?".

il centro per l'impiego di pomigliano d'arco

 

L' impiegato ha risposto: "Non lo sappiamo"». Agostino Fiorino tiene fra le dita il foglio con scritto «Ricevuta Consegna Documento di stipula del Patto per il lavoro». Inizia con queste parole: «Il signor Agostino Fiorino ha stipulato in dato odierna». Su 12 mila «percettori» del reddito a Pomigliano d' Arco - li chiamano così - meno di mille sono stati chiamati a firmare quel documento. La fine prevista della coda è, nella migliore delle ipotesi, fra febbraio e marzo 2020. A tutti gli uffici dell' impiego della Campania è arrivata una lettera da parte della giunta regionale: «In riferimento alle attività propedeutiche per l' intervento statale detto reddito di cittadinanza, le SSVV sono invitate a organizzare lavoro straordinario, oltre l' orario di servizio, secondo il budget assegnato ai propri uffici».

lello russo sindaco di pomigliano d'arcoDI MAIO E LA CARD PER IL REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO

 

Dalla trincea di Pomigliano D' Arco, la dirigente Maria Luisa Brillo cerca di mantenere il profilo più basso che può: «Siamo qui. Abbiamo organizzato due turni. Chiameremo tutti». Ma il lavoro?

«Quello è un problema strutturale».

 

pomigliano d'arco

Il lavoro non c' è. La situazione sta peggiorando. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia è intervenuto a Capri al convegno dei giovani imprenditori: «Il sud è in recessione. Lo dicono i dati».

C' è da sfangare la giornata ancora una volta. «Se mi fanno andare a pulire con lo straccio il pavimento di un ospedale, ci vado» dice Agostino Fiorino. «Voglio stare bene e sentirmi autonomo.

 

Prima facevo almeno qualche lavoretto in nero da imbianchino. Ora non posso.

il sito per il reddito di cittadinanza 4giuseppe conte e luigi di maio con la postepay per il reddito di cittadinanza

La sera non arriva mai. Ho 52 anni e vivo appoggiato a casa dei miei genitori con mia figlia». Vanno in giro con la tessera gialla delle poste. Hanno l' obbligo di spendere tutto entro la fine del mese. «Si vede che sono persone in difficoltà» dice Anna Poli cassiera al supermercato Brava&Casa dietro piazza Giovanni Leone. «Dicono: menomale che ci sta la carta.

lello russo sindaco di pomigliano d'arco 2

 

Comprano beni di prima necessità. Cancelleria scolastica. Mutande. I nostri incassi negli ultimi sei mesi sono aumentati del 15-20%». Dal verduriere: 5 fasci di friarielli a 2 euro. «Ma la cosa peggiore è che tutti vogliono il liquido», dice la signora Giuseppina Ricci. «Anche i pesciaiuli. Anche per un frigorifero. Anche per riparare i denti. O gli dai i contanti o saluti».

Paolo Nastasi il pusher di siracusa con il reddito di cittadinanza e la porsche

 

Speculare alla situazione dei «percettori» del reddito di cittadinanza, c' è quella dei navigator: sono 471 quelli che hanno vinto il concorso per lavorare in questa regione. Ma il governatore Vincenzo De Luca finora non ha mai voluto assumerli per un motivo pratico. Nei centri per l' impiego della Campania ci sono già 654 precari che aspettano di essere regolarizzati: i navigator con il loro contratto a termine si aggiungeranno a questa situazione disastrata. Ma dopo mesi di proteste e scioperi della fame, l' accordo è stato trovato. Verranno messi sotto contratto. «Partiamo in ritardo, ma speriamo bene», dice la navigator in pectore Giulia Aimone. Sono tutti animati dalle migliori intenzioni, ma nessuno ha ancora trovato il modo di risolvere il problema: inventare il lavoro dove non c' è.

luigi di maio con la card per il reddito di cittadinanza 9poste reddito di cittadinanzameme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 2luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 1meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 5laura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafedela card per il reddito di cittadinanza 2luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza luigi di maio reddito di cittadinanzareddito di cittadinanza cafla card per il reddito di cittadinanza 5poste reddito di cittadinanzagiuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 9il sito per il reddito di cittadinanza 7il sito per il reddito di cittadinanza 5reddito di cittadinanza alle poste

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?