killer prati de pau droga cocaina sandro bonvissuto

ROMA STRAFATTA – LA VICENDA DELLE TRE PROSTITUTE UCCISE A PRATI VISTA DALLO SCRITTORE SANDRO BONVISSUTO: “ROMA HA UNA SUA VITA PUBBLICA, CON LEGGI IN VIGORE, FORZE DI POLIZIA, ASILI, UFFICI DI AVVOCATI E STUDI NOTARILI, E POI C'È UN'ALTRA CAPITALE, UN UNIVERSO CHE FUNZIONA CON ALTRE REGOLE, DOVE AVVENGONO EVENTI FIGLI DI UNA SOCIETÀ DISTORTA, ALTERATA E TOSSICA; LA ROMA DELLA DROGA. E QUESTO NON DEVE SUONARE COME STRANO, PERCHÉ C'È IN GIRO UN SACCO DI GENTE STRAFATTA PER LE STRADE…”

Sandro Bonvissuto per “La Stampa”

 

GIANDAVIDE DE PAU

La storia dei tre omicidi avvenuti a Roma la scorsa settimana è talmente assurda che sembra successa su un altro pianeta; ascoltando i telegiornali si prova spesso questa sensazione di insensatezza davanti a fatti di cronaca gravi e torbidi, avvenuti qui proprio nel posto in cui viviamo, con le nostre famiglie, le nostre amicizie, i nostri affetti. E ci sembra strano come qualcosa del genere sia accaduto così vicino, in luoghi domestici che conosciamo così bene, coinvolgendo persone prossime a noi.

 

Di fronte a tutto questo nasce spontaneo il sospetto che forse crediamo soltanto di conoscere la nostra città e le sue abitudini, mentre magari non è affatto così. O lo è solo in parte, in quanto Roma ha una sua vita pubblica, con leggi in vigore, diritto, forze di polizia, asili coi bambini, uffici di avvocati e studi notarili, e poi c'è un'altra Capitale che si svela solo in certe circostanze.

 

COCAINA

È una città alternativa all'altra, violenta e crudele, che si manifesta di colpo, nei momenti e nei modi più imprevedibili, lasciandoci stupefatti. Un'entità capace di generare fatti di cronaca disumani, che depositano in noi una sensazione di dispetto e ingiustizia. Una città inammissibile, che ci porta a giustificare i suoi eccessi come illogici ed estranei a ciò che conosciamo, che esige una risposta di distanza personale dai fatti, brutali e offensivi per la nostra etica, naturale quanto legittima. Insomma, è comprensibile estraniarsi davanti a vicende irragionevoli e aberranti, avvenimenti di un altro mondo che però è qui con noi, corre parallelo al nostro, però sommerso, e si palesa solo ogni tanto.

 

sandro bonvissuto

Un universo che funziona con altre regole, dove avvengono eventi figli di una società distorta, alterata e tossica; la Roma della droga. E questo non deve suonare come strano, perché c'è in giro un sacco di gente strafatta per le strade ed i quartieri della Capitale. Certo magari sono cose, per paradosso, più visibili al buio che con la luce.

 

Io, ad esempio, che torno a casa in bicicletta dopo il lavoro, nelle notti nelle quali Roma si mostra troppo "calda" e sregolata, faccio sempre vie alternative, cerco di allontanarmi più che posso dalla strada. Spesso percorro la pista ciclabile fino a casa, transito nelle aree pedonali. Allungo il percorso oltre ogni ragionevolezza. Perché lo sento che la città è alterata. Quando pedali sul Lungotevere le macchine cominciano a passarti troppo vicino. Ti sfiorano. Ti toccano con gli specchietti retrovisori. Ovunque c'è qualcuno che strilla qualcosa, la gente intorno diventa aggressiva.

 

rilievi della scientifica in via augusto riboty, dopo l omicidio delle due cinesi 7

Vanno tutti più veloci del consueto. Rumori di motori tirati e di frenate all'ultimo metro. Tutti vogliono sorpassare gli altri. Mentre le persone litigano sui marciapiedi e camminano in modo innaturale. Come gli zombie. Si presentano in mezzo alla strada quando non dovrebbero, un attimo e te li trovi davanti. Appaiono così, come epifanie. È la droga, la cocaina. Che cambia la fiducia nel proprio corpo e la percezione del mondo. E quando sentiamo fatti di cronaca allucinanti dobbiamo sempre pensare al fattore droga. Non solo, certo, c'è l'alcool, le medicine. E poi la droga.

 

Il mix che crea un'altra realtà dove maturano quelle vicende protagoniste della cronaca. Spesso nera. A noi sembrano assurde ma non è che per questo non succedano o poi spariscano. Provengono da un mondo fatto di eccesso, dove la percezione è diversa, modificata. Un mondo nel quale, invece, tutto è possibile. Anzi, quasi naturale. Infatti avviene. È il potere che hanno le sostanze come la cocaina, stupefacenti in grado di creare altri mondi, altre situazioni, altri esiti rispetto alla norma.

cocaina

 

Questo, certo, non giustifica quanto avvenuto a Roma, nel quartiere Prati e a poca distanza da questo, visto che il soggetto protagonista dei reati è un sex offender patentato, individuo nel quale convivono più patologie, devianze che non sono in alcun modo affrontabili dal sistema legale e penitenziario del nostro Paese. Visto che nessuno è in grado di occuparsi di individui nei quali coesistono disturbi psichiatrici e dipendenze. Nemmeno all'interno delle carceri, dove costoro devono vivere isolati dal resto della popolazione detenuta.

 

SANDRO BONVISSUTO

In più il fattore di alterazione provocato dalle sostanze porta spesso indietro (e in un attimo solo) l'orologio (lentissimo) del progresso: in un Paese come il nostro, connotato da una società tradizionale a presunzione maschile, il concetto di subalternità della donna, radicato nell'educazione e nelle abitudini di entrambi i sessi, torna subito di attualità non appena si beve o si assumono sostanze eccitanti. Un quadro già grave che non poteva che precipitare del tutto in questa triste vicenda dei tre omicidi di Roma, l'artefice dei quali è un autentico predatore sessuale.

 

rilievi della scientifica in via augusto riboty, dopo l omicidio delle due cinesi 4

Oltre all'inadeguatezza delle istituzioni nazionali stavolta c'è da sottolineare, con sommo rammarico, come non esista nemmeno più la criminalità organizzata di una volta, questo perché, tempo addietro, personaggi del genere non avrebbero avuto vita semplice all'interno della stessa società per delinquere; la decadenza dei valori investe ormai tutto, e lo spiccato senso dell'onore degli ambienti malavitosi, comincia a latitare anche lui.

GIANDAVIDE DE PAUIL CASO DEL SERIAL KILLER DI PRATI A ROMALIA - UNA DELLE DUE PROSTITUTE CINESI UCCISE DA GIANDAVIDE DE PAU martha castano torres

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…