ferrari elettrica

LA ROSSA DIVENTA "VERDE" - FERRARI HA ANNUNCIATO PER IL 2025 LA SUA PRIMA AUTO ELETTRICA E 15 NUOVI MODELLI ENTRO IL 2026 - L'ANNUNCIO FA PARTE DEL PIANO INDUSTRIALE DELLA CASA DI MARANELLO, CHE PUNTA AD ARRIVARE A 6,7 MILIARDI DI EURO DI RICAVI NEI PROSSIMI ANNI E PUNTA A PRODURRE VETTURE PER IL 40% CON MOTORI TERMICI E PER IL 60% IBRIDA ED ELETTRICA - PER RAGGIUNGERE IL TRAGUARDO, VERRANNO INVESTITI 4,4 MILIARDI: IL 75% IN NUOVI PROGETTI DI VETTURE E IL 25% IN INFRASTRUTTURE, FRA CUI…

ferrari

Teodoro Chiarelli per “la Stampa”

 

Ferrari svela il piano industriale 2022-26, annuncia per il 2025 la prima auto full electric, 15 nuovi modelli entro il 2026 e punta ad arrivare a 6,7 miliardi di euro di ricavi nei prossimi quattro anni. Un traguardo sfidante che si concretizzerà investendo 4,4 miliardi, il 75% in nuovi progetti di vetture, il 25% in infrastrutture, fra cui l'allestimento di un e-building all'interno di Maranello dove verranno realizzati i nuovi propulsori elettrici. E ancora: la conferma che l'attesissima Purosangue verrà presentata a settembre.

ferrari

 

Il numero forse più interessante del business plan, però, sta nell'incremento del dividend pay-out dal 30% a un 35% stabile dell'utile netto rettificato. Un segnale preciso da parte dell'azionista di maggioranza, la Exor della famiglia Agnelli, che vede nel Cavallino rampante un brand del lusso sempre più consolidato. «Con l'elettrico - dice il presidente John Elkann aprendo a Maranello i lavori del "Capital Markets Day" - Ferrari realizzerà auto ancora più uniche».

 

test suv ferrari purosangue

Gli fa eco l'amministratore delegato Benedetto Vigna che dà qualche anticipazione sulla full electric («vi assicuro che sarà una vera Ferrari») e spiega che, a sua volta, la Purosangue «è una vera auto sportiva, diversa da qualsiasi altra, equipaggiata con il motore più iconico della storia della Ferrari, il nostro V12». L'ad racconta che entro il 2026, l'offerta di vetture sarà ancora per il 40% con motori termici e per il 60% ibrida ed elettrica. Ci saranno tre diverse motorizzazioni, «con emozioni di guida distintive per tre differenti tipi di Ferrari e per tre differenti tipi di ferraristi e appassionati».

 

prototipo del ferrari purosangue

«Oggi tracciamo il percorso che intraprenderemo in questo decennio, - sottolinea Elkann - Ma faremo molto di più. Getteremo le basi su cui costruiremo il continuo successo a lungo termine di Ferrari, il marchio di lusso più distintivo e innovativo al mondo». Ciò detto, elettrico non significa un minore impegno sul fronte sportivo. «Il nostro spirito racing è parte di Maranello - insiste il presidente - Con la sua competitività, la sua urgenza e desiderio di innovazione, la sua esigenza di un lavoro di squadra. Ecco perché la storia della Ferrari è, e sarà sempre, legata indissolubilmente al mondo del motorsport».

 

ferrari

Il piano Ferrari prevede 15 nuovi lanci nel periodo 2023-2026. «La società - sottolinea Vigna - dispone oggi della gamma prodotti più ampia e più bella di sempre e del portafoglio ordini più alto mai raggiunto, ma sempre in linea con la propria dedizione all'unicità e fedele alla filosofia del fondatore: ''Ferrari consegnerà sempre un'auto in meno della domanda di mercato''». Il meeting di Maranello è anche l'occasione per Vigna di illustrare la sua filosofia. Spiega che il motore termico ha ancora molto da dare grazie alla maggiore efficienza e agli e-fuel.

 

volante ferrari

Ricorda che Ferrari si è impegnata alla totale neutralità nelle emissioni di carbonio entro il 2030 e rivela che l'azienda vuole sviluppare l'idrogeno («è un elemento importante, ma non prevedo lanci in questo decennio»). Infine pronuncia un no secco, deciso, a una Ferrari a guida autonoma. «Non siamo interessati.Noi vogliamo sempre mettere la persona al centro dell'esperienza di guida. Non siamo una mobility company: perciò quando la mobilità sarà sempre più condivisa, avere una Ferrari sarà ancor più unico». La filosofia è: "diverse Ferrari per diversi Ferraristi e diverse Ferrari per momenti diversi".

 

I numeri del piano al 2026 sono snocciolati dal direttore finanziario Enrico Galliera. Favoriti i ricavi rispetto ai volumi e si prevede un forte contributo del mix/prezzo, raggiungendo nel 2026 un ebitda di 2,5-2,7 miliardi di euro, con un margine di 38%-40%.

 

ferrari

Nell'arco del piano, gli azionisti avranno un incremento del dividend pay-out dal 30% al 35% dell'utile netto rettificato e un programma di riacquisto di azioni proprie di 2 miliardi. Ferrari punta a raggiungere un fatturato netto fino a 6,7 miliardi di euro nel 2026 con una crescita annua del 9%. Infine il settore moda e lifestyle: l'obiettivo è raddoppiare il fatturato pre-Covid entro il 2026.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…