IL ROYAL DRAMA DEGLI ZULU – SABATO È PREVISTA L'INCORONAZIONE DI MISUZULU COME NUOVO RE DEGLI ZULU DELL'AFRICA. MA NELLA FAMIGLIA REALE È IN ATTO UNA GUERRA INTERNA, CON TANTO DI ATTACCHI SOCIAL, PER CONTENDERE IL TRONO – I GIORNALI DESCRIVONO IL FUTURO SOVRANO COME UN PLAYBOY, UN BEONE CHE VA SEMINANDO FIGLI ILLEGITTIMI – IN BALLO C'È UN PATRIMONIO MILIARDARIO FATTO DI IMMOBILI E TERRE, TRA LE PIÙ FERTILI D'AFRICA…

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Estratto dell'articolo di Pietro Veronese per “la Repubblica”

 

misuzulu re degli zulu misuzulu re degli zulu

Se cercate online il nome di re Misuzulu, troverete che è ovunque indicato come quello dell'attuale sovrano degli Zulu del Sudafrica. La cosa non è controversa. Cinque mesi fa il suo rango è stato riconosciuto ufficialmente anche dal presidente della Repubblica Cyril Ramaphosa. Perché allora un giornale scrupoloso come il New York Times dedica un ampio articolo a mettere in dubbio questo stato di cose?

 

Il fatto è che il prossimo sabato è in programma l'incoronazione di re Misuzulu. Vestito di una pelle di leopardo, il sovrano entrerà nel grande recinto del bestiame della reggia tradizionale, sulle verdi colline del KwaZulu. Soltanto allora il suo ruolo verrà accettato dagli spiriti degli antenati ed egli sarà considerato re a tutti gli effetti. Mancano tre giorni, ma in queste ore, zii e cugini di Misuzulu stanno calcando le aule dei tribunali in un estremo tentativo di bloccare la sua ascesa al trono. Non è lui il legittimo erede, sostengono.

 

Mentre per il resto del mondo la successione appare scontata, nel cuore della famiglia infuria da mesi un reality senza esclusione di colpi, e spesso in diretta televisiva. [...]

misuzulu re degli zulu 5 misuzulu re degli zulu 5

 

Tutto comincia il 12 marzo dell'anno scorso, quando muore a 72 anni re Zwelithini. Figura controversa, mai impegnato nella lotta contro il regime di segregazione razziale sudafricano, in oltre cinquant' anni di regno Zwelithini ha badato a rafforzare il ruolo della famiglia reale. E la ha arricchita, ottenendo la gestione diretta di un patrimonio miliardario fatto di immobili e terre, tra le più fertili d'Africa, in un Paese in cui gli zulu sono 14 milioni. Morendo, lascia sei vedove e 28 figli.

 

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La successione è però ordinata: la terza moglie del re, Mantfombi Shiyiwe Dlamini, è nominata reggente. Mantfombi ha rango di regina consorte, e c'è un motivo. Delle sei mogli di Zwelithini, è l'unica che appartenga a una famiglia regnante. E figlia e sorella di due successivi re del piccolo Swaziland, oggi chiamato Eswatini.

 

Un minuscolo reame incastonato tra Sudafrica e Mozambico, il cui sovrano è però un monarca assoluto: comanda davvero, mentre il re degli Zulu occupa una carica poco più che onoraria. Di qui l'alto ruolo di Mantfombi, e del maggiore dei suoi otto figli, Misuzulu. Quaranta giorni dopo la scomparsa di Zwelithini, tragedia.

 

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Mantfombi muore a sua volta, improvvisamente, a 68 anni. E nella famiglia comincia la guerra. I sostenitori di Misuzulu sostengono che è stata avvelenata. La prima moglie di Zwelithini, Sibongile, rivendica per sé il ruolo di reggente. I principi Mbonisi Zulu e Vulindlela Zulu, fratelli del re defunto, dicono che la scelta del successore spetta a loro. Simakade, il maggiore dei figli viventi di Zwelithini, pretende di essere prescelto e si fa vedere in giro indossando la pelle di leopardo. [...]

 

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Articoli di giornale descrivono Misuzulu come un playboy, un beone che va seminando figli illegittimi. Siamo molto lontani dai tempi di re Shaka, il sovrano che a inizio Ottocento edificò la potenza della nazione Zulu. La pelle di leopardo appare più un costume da social network che un attributo di sovranità. Misuzulu fa quel che può per rendersi credibile. Negando di essere uno cui piace fare bisboccia, al New York Times ha dichiarato: «Io non ho amici. Ho soltanto sudditi».

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