carmelo miano hacker garbatella gela

L’HACKER DELLA GARBATELLA AGIVA DA SOLO? – I MAGISTRATI NON CREDONO A CARMELO MIANO, IL 23ENNE SICILIANO ARRESTATO IL 1 OTTOBRE, CHE CONTINUA A DIRE DI NON AVER AVUTO COMMITTENTI. SE COSÌ FOSSE, DA DOVE ARRIVAVANO I 7 MILIONI IN CRIPTOVALUTE TROVATI SUL SUO WALLET? – MIANO È RIUSCITO A BUCARE I SERVER DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, E A INFILTRARSI ANCHE NELLA MAIL DEL PROCURATORE DI NAPOLI, NICOLA GRATTERI…

CARMELO MIANO

Estratto dell’articolo di Luigi Nicolosi per il “Corriere della Sera”

 

Solo due monitor squarciano il buio di una stanza del quartiere Garbatella, a Roma. A picchiare sui tasti c’è Carmelo Miano, 24 anni non ancora compiuti e un pensiero fisso: spiare i magistrati che stanno indagando su di lui e acquisire in tempo reale le informative redatte sul suo conto.

 

Quello che l’hacker siciliano non sa è che proprio in quella cameretta la polizia postale è riuscita a piazzare una telecamera: ogni sua mossa, ogni parola e ogni documento investigativo «esfiltrato» vengono registrati secondo dopo secondo. Negli ultimi tre anni il giovanissimo pirata informatico era riuscito a mettere le mani su un pozzo senza fondo di file coperti da segreto investigativo e password di caselle postali: 46 quelle sottratte ad altrettanti pm in forza alle Procure di mezza Italia, tra cui Nicola Gratteri e Raffaele Cantone.

hacker 5

 

Un quadro indiziario allarmante, che il 1° ottobre ha portato all’arresto di Miano e ieri mattina alla conferma della custodia cautelare in carcere da parte del Tribunale del riesame di Napoli.

 

Il ventitreenne siciliano il 4 ottobre, davanti al gip di Napoli, ha ammesso di aver «bucato» i server del ministero della Giustizia e le mail di decine di magistrati, tra cui quelle dei capi delle Procure di Napoli, Firenze e Perugia, ma di averlo fatto nel proprio esclusivo interesse. Dunque, almeno a suo dire, nessun committente e nessuna rete di vendita dei dati sottratti.

 

NICOLA GRATTERI E GIOVANNI MELILLO

Una tesi […] che non ha però convinto i magistrati napoletani, che vogliono fare chiarezza soprattutto sul wallet trovato in suo possesso e nel quale erano depositati 7 milioni in criptovaluta. Che l’inchiesta potrebbe non essere arrivata a un approdo lo lascia intendere anche il capo dei pm partenopei Nicola Gratteri: «Non commento una vicenda sulla quale sono in corso accertamenti», taglia corto.

 

E proprio Gratteri compare tra le vittime eccellenti dell’hacker: «Aveva assegnato una password molto debole al suo account istituzionale», si legge nel ricorso presentato al Riesame dal difensore di Miano, l’avvocato Gioacchino Genchi. Il procuratore era però riuscito a limitare i danni «prediligendo in modo prudente altri canali di comunicazione più sicuri per lo scambio di informazioni riguardanti indagini».

 

CARMELO MIANO AL COMPUTER NEL SUO APPARTAMENTO

A intervenire è stato invece ieri il ministro della Giustizia Carlo Nordio: «La difesa c’è — ha assicurato — l’hackeraggio che è stato fatto al ministero della Giustizia è stato riparato e oggi siamo al sicuro».

 

Sullo sfondo resta la controversa figura di Miano. Aria da bravo ragazzo un po’ nerd, appassionato di paracadutismo e palestra, poco più che ventenne lascia Gela, la città in cui vive, per trasferirsi a Roma. Qui trova un impiego da stagista in una società informatica e fonda un’azienda specializzata in servizi digitali. I soldi non sembrano essere un problema. Le grane iniziano l’8 settembre 2021, quando la Procura di Brescia dispone una perquisizione a suo carico. Miano è braccato.

 

Gioacchino Genchi

Va in tilt e a novembre iniziano i primi attacchi alle caselle dei pm. Alcuni mesi dopo la competenza territoriale viene trasferita a Gela e l’hacker cambia target, mettendo nel mirino tutti i magistrati nisseni titolari del fascicolo.

 

Nel frattempo scopre l’esistenza di un collegamento investigativo con Napoli e sotto tiro finisce questa volta l’ufficio inquirente partenopeo. A farne le spese è soprattutto il pm Claudio Orazio Onorati, al quale Miano sottrae l’intera casella mail dall’ingresso in magistratura a oggi, per un totale di 7 gigabyte di dati, compresa una copia della carta di identità. Per Miano non c’è però più scampo. A inizio mese scatta l’arresto e ieri mattina è arrivata la conferma della misura cautelare […]

CARMELO MIANO AL COMPUTER NEL SUO APPARTAMENTO hacker 2hacker 3nicola gratteriHACKER EMAIL

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."