palamara cantone

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI PALAMARA – L’EX CONSIGLIERE DEL CSM SOTTO TORCHIO PER OTTO ORE DAVANTI A RAFFAELE CANTONE A PERUGIA – LO SCOOTER CON TANTO DI MULTE PAGATE E I QUATTRO WEEKEND IN HOTEL DI LUSSO A CAPRI CON LA MOGLIE E L’AMANTE ADELE ATTISANI: APERTI DUE NUOVI FASCICOLI...

Italo Carmignani e Egle Priolo per “il Messaggero”

palamara adele attisani

 

Sotto torchio per oltre otto ore, fino a notte fonda. Per rispondere delle nuove accuse di corruzione e violazione del segreto istruttorio.

 

«Non ha veicolato nessun esposto e per il resto ha chiarito rapporti di amicizia, quasi familiari, con gli imprenditori. Lo scooter? Preso in prestito per un periodo limitato di tempo e le multe pagate direttamente o restituendo i soldi».

 

Così, nel resoconto dei suoi legali, l' ex consigliere del Csm Luca Palamara ha risposto - dalle tre di ieri pomeriggio alle domande del procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone e dei sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano. Arrivato in procura a piedi, accompagnato dai suoi avvocati, indossava giacca e polo blu.

 

PALAMARA CANTONE

Prima di entrare, neanche una parola. Ma che per Palamara non sarebbe stata una passeggiata è stato chiaro dopo le prime quattro ore di interrogatorio: «Ci vorrà ancora tempo», ha detto chiaro e tondo Cantone affacciandosi fuori dagli uffici di via Fiorenzo Di Lorenzo, sede della procura perugina.

 

 

E il tempo se lo sono preso davvero tutto i magistrati perugini, dopo aver aggiunto tre contestazioni all' iniziale accusa di corruzione per viaggi e ristrutturazioni in cambio di favori per cui oggi l' ex presidente dell' Anm si presenterà in aula per l' udienza stralcio davanti al giudice Lidia Brutti. Il gip deve decidere quali intercettazioni telefoniche trascrivere, compresa quella che riguarda i colloqui di Palamara con Cosimo Ferri e l' ex ministro Luca Lotti.

luca palamara a passeggio con cosimo ferri

 

Ma intanto, appunto, la procura ha aperto due nuovi fascicoli a carico di Palamara: la più recente accusa di corruzione è relativa a quattro weekend trascorsi tra il 2011 e il 2018 con la moglie, la sua famiglia e Adele Attisani (già indagata come «istigatrice delle condotte delittuose» nel procedimento principale) in un albergo di lusso a Capri in cambio secondo la procura di favori al fratello dell' imprenditore proprietario dell' hotel.

 

Secondo i magistrati di Perugia, poi, l' ex pm avrebbe ricevuto tra il 2018 e l' aprile 2019 due scooter dal titolare di Aureli Meccanica e pure il pagamento di alcune multe.

 

Anche in questo caso per la procura si tratterebbe di un favore in cambio di un presunto interessamento in un processo che vedrebbe coinvolte madre e moglie del proprietario degli scooter.

 

GIOVANNI LEGNINI LUCA PALAMARA

Tutti particolari che i legali dell' ex pm (ora sospeso e senza stipendio) hanno contestato ben prima dell' interrogatorio di ieri: gli avvocati Mariano e Benedetto Buratti e Roberto Rampioni hanno spiegato come le ultime accuse siano relative a «consolidati rapporti di amicizia risalenti nel tempo».

 

E comunque nelle otto ore e mezza di interrogatorio, Palamara ha chiarito come non ci sia stata «nessuna interferenza: tutte le udienze si sono tenute con regolarità».

 

luca palamara

L' ulteriore fascicolo sull' accusa di violazione di segreto - in concorso con l' altro ex pm romano Stefano Fava riguarda invece la rivelazione di notizie circa un esposto presentato dallo stesso Fava al Csm contro l' ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il procuratore aggiunto Paolo Ielo, nell' ambito della battaglia per la successione alla procura romana, per quel «mercato di toghe» per cui Palamara è sotto procedimento disciplinare.

 

LUCA PALAMARA PUBBLICA SU TWITTER LA FOTO CON MARCO TRAVAGLIO AL CONVEGNO DI UNICOST IN PUGLIA

In questo caso, nel mirino c' è la riunione del 9 maggio 2019 all' hotel Champagne per parlare di nomine ai vertici degli uffici giudiziari di Roma ma anche di Perugia, come emerso dalle conversazioni intercettate dal trojan inoculato nel cellulare di Palamara e di cui si parlerà oggi in aula, dopo la memoria presentata dai suoi legali e la risposta veemente della procura. La battaglia è solo iniziata.

luca palamara luca lottiLUCA PALAMARA

luca lotti

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."