libia dbeibeh haftar saif gheddafi

L’ITALIA DORME E LA LIBIA E’ NEL CAOS - A TRIPOLI C’E’ UN PRIMO MINISTRO DEBOLE, DBEIBEH, CHE HA PERSO L’APPOGGIO DI MISURATA, OVVERO LA CITTA’ MILITARE PIU’ FORTE - E POI C’E’ IL GENERALE HAFTAR, SOSTENUTO DA PUTIN, CHE NON E’ STATO SCONFITTO: E’ NECESSARIO DIALOGARE CON LUI PER PACIFICARE IL PAESE - A TRUMP, COME A BIDEN, NON FREGA NULLA DELLE SORTI DI TRIPOLI MA ALL’ITALIA SERVE UNA LIBIA STABILE (PER LE QUESTIONI PETROLIO E MIGRANTI) - E DIRE CHE IL "PIANO MATTEI" PREVEDE POCHI PROGETTI PER IL PAESE CHE FU DI GHEDDAFI...

https://www.la7.it/coffee-break/video/siria-daniele-ruvinetti-lasse-del-male-contro-loccidente-deve-molto-preoccuparci-03-12-2024-570208

 

RUVINETTI (MED-OR): "VI SPIEGO LE MANOVRE SULLA SIRIA"

DANIELE RUVINETTI

Estratto dell’articolo di Matteo Carnieletto per https://www.ilgiornale.it

 

Daniele Ruvinetti, senior advisor di Med-Or, esperto di Medio Oriente e di Nord Africa, la cosiddetta area Mena che, da anni, vive in un continuo subbuglio […]

 

Partiamo dalla Siria…

[…] Assad aveva due grandi alleati: le milizie iraniane (in primis Hezbollah) e i russi. Questi ultimi si sono dovuti concentrare sull'Ucraina mentre il gruppo filo Teheran a difendere il Libano. Così si è creato uno smottamento negli equilibri siriani. Probabilmente c'è stata anche una spinta di qualche altro Paese...

GUERRA IN SIRIA

 

Hayat Tahrir al-Sham (Hts) non può aver fatto una cosa simile da sola?

A parte la Turchia, che è uno storico sponsor del gruppo, potrebbe anche essere una manovra per mettere in difficoltà l'asse russo-iraniano. […]

 

L'esercito governativo ha ripiegato, non ha combattuto. Si è parlato addirittura di un colpo di Stato a Damasco…

Si parlava di scontri tra milizie filo governative ma la notizia non è stata confermata. La Russia è entrata in campo con l'aviazione. Questi fatti rientrano in un quadro di grande destabilizzazione del Medio Oriente, dove era presente una grande influenza dell'Iran tramite i suoi proxy, e ovviamente anche dalla Russia (che ha tenuto in piedi Assad). Con Hezbollah impegnato in Libano e indebolito, e un ridimensionamento di Hamas, gli equilibri della regione sono andati in crisi.

 

LA SUDDIVISIONE DELLA SIRIA

Questa è una politica di massima pressione sull'Iran. Israele vuole chiudere la pratica Gaza per poi concentrarsi su Teheran (come ha spiegato Netanyahu quando ha annunciato la tregua). Non è un caso che la tregua israeliana a Gaza termini con il ritorno di Trump alla Casa Bianca.

 

Dopo bisognerà capire come si svilupperà la politica estera di The Donald. Per quanto riguarda il Medio Oriente, il tycoon dovrebbe continuare ad appoggiare senza indugio alcuno Netanyahu. Si tenterà di fare un avvicinamento tra Arabia Saudita e Israele, come accaduto durante il primo mandato di Trump con gli Accordi di Abramo. Quanto accaduto in Siria può essere un indebolimento dell'asse iraniano per portare Teheran a più miti consigli.

 

GUERRA IN SIRIA

In Medio Oriente da qualche anno non parliamo più di Isis. Però c'è. È ridotto, è nascosto, ma c'è […] Non è ancora una minaccia per l'Occidente?

[…] Queste formazioni, che ancora ci sono, magari cambiano nome (Hts è la vecchia Al Qaeda) e formazioni. Ci sono tante formazioni di estremismo islamico anche in Africa, presenti in Niger, Somalia, Burkina Faso, in Africa Centrale. Dobbiamo riprendere l'attenzione su questi gruppi, anche perché potremmo avere una sorpresa: magari un attentato in Occidente.

 

Può succedere perché anche gruppi sunniti come Hamas o legati all'Iran – che è in difficoltà – possono colpire in qualche modo il mondo occidentale. Qualche mese fa si è parlato addirittura di un piano iraniano per uccidere Trump, che non è stato smentito da Teheran. Formazioni come Hts vengono usate per mettere in crisi Assad, ma poi vanno gestite perché se prendono troppo spazio poi non è facile averci a che fare. C'è il rischio della recrudescenza di formazioni estremiste mentre il mondo arabo è in grande fermento.

GUERRA IN SIRIA - I RIBELLI CONQUISTANO ALEPPO

 

Qual è l'alternativa ad Assad?

Assad è un dittatore. Dall'altra parte non si vede probabilmente un moderato o qualcuno più dialogante con l'Occidente. Chiaramente non possono essere queste formazioni che sono di tendenza estremista, che guardano a un mondo islamico estremo, a prendere il potere in Siria.

 

Cosa succede in Libia?

Abu Muhammad al Jolani

[…] Siamo tornati indietro di almeno dieci anni, a quando c'era una divisione tra un governo a Tripoli e uno a Tobruk (oggi Bengasi). Il governo oggi riconosciuto non è mai riuscito a trovare un accordo con Haftar, che ormai è un esponente del Paese con cui bisogna per forza dialogare. Dall'altra parte a Tripoli c'è un primo ministro indebolito (non ci sono state elezioni) che ha perso parte di appoggio di Misurata, la città militare più forte.

 

khalifa haftar a mosca

Tripoli continua ad essere influenzata dalle milizie. L'unica cosa buona è che prima ce ne erano molte, oggi molto meno: c'è un processo volto ad includerle nel mondo della polizia. C'è stato uno scontro fortissimo sul governatore della Banca centrale, dove c'è stato un accordo tra l'Alto consiglio di Stato (diviso) e il parlamento.

 

L'Italia cosa dovrebbe fare per tornare protagonista?

[…] Coinvolgendo Tripolitania e Haftar. Potrebbe uscire fuori, a breve, un nuovo dialogo politico chiamando determinati rappresentanti di varie tribù e fazioni. Qui c'è una chiara spinta americana. Ricordiamo che per Trump – così come per Biden – la Libia non è mai stata una priorità, però c'è il tema del petrolio che potrebbe interessare al tycoon. L'Italia può avere una grande occasione, potrà chiedere aiuto a Washington, così da cavalcare un processo di tentativo di unificazione.  […]

giorgia meloni a tripoli con Abdulhamid DBEIBAH

 

Haftar, essendo un militare, riconosce solo la forza militare. Lui rispetta Misurata, che è quella che ha le milizie. Misurata sta piano piano capendo che ad un certo punto se vuoi stabilizzare il Paese devi fare un accordo con Haftar. Si sta capendo che alla fine deve vincere la realpolitik. Allora, se c'è un accordo mediato dall'Onu, con un asse Haftar-Misurata, un governo con quest'asse potrebbe reggere. Perché ha due forze che nessuno può contrastare militarmente sul terreno: Misurata e Haftar, garanti di un governo che parla per entrambi. […]

 

Abdul Hamid Dbeibehkhalifa haftar a mosca

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...