L’ULTIMO SALUTO – LA POTENTISSIMA IMMAGINE DELL’OPERAIO 48ENNE IN BARELLA CHE HA VOLUTO ESSERE PRESENTE AL FUNERALE DEL FIGLIO VENTENNE: I DUE STAVANO LAVORANDO INSIEME IN UN CANTIERE DI CODIGORO, IN PROVINCIA DI FERRARA, QUANDO IL CESTELLO SUL QUALE SI TROVAVANO SI È RIBALTATO E LORO SONO PRECIPITATI AL SUOLO – IL BILANCIO DELL’INCIDENTE È STATO DI DUE MORTI E UN FERITO: IL PADRE E' SOPRAVVISSUTO, IL FIGLIO E' MORTO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Stefano Massini per “la Repubblica”

 

padre in barella al funerale del figlio 2 padre in barella al funerale del figlio 2

Un padre e un figlio che insieme, gridando, scendono a picco nel vuoto. Si potrebbe pensare a un luna park, alle montagne russe di un parco di divertimenti, in uno spensierato giorno di vacanza dal lavoro e dalla scuola. Invece no. Invece era un giorno di lavoro, i due si stavano guadagnando da vivere (o dovremmo dire “da morire?”) quando, gridando, sono precipitati dal cestello ribaltato di una piattaforma, insieme a un terzo operaio come loro.

 

Uno dei tanti incidenti sul lavoro, stavolta in località Codigoro, che ci consegna il verdetto di due morti e di un ferito grave.

 

Il figlio è morto, il padre è sopravvissuto. Ed ecco che al funerale, nella chiesa ortodossa di Ferrara, qualcuno scatta la fotografia con la bara del figlio e, accanto, sdraiato su una lettiga da ospedale e gli arti ingessati, il padre in attesa di essere operato.

padre in barella al funerale del figlio 1 padre in barella al funerale del figlio 1

[…]

 

Fanel ha 48 anni, e nella foto allunga la mano come a stringere quella del figlio, Robert, che come tutti i ventenni viveva di progetti, di passioni e di musica (suonava nel complesso degli Sly Kids che in molti hanno applaudito sui palchi della Romagna). Ma nel maggio del 2023 un colpo di forbici, come i latini immaginavano facessero le Parche, ha reciso il filo del suo cantiere esistenziale, e lo ha fatto a pochi metri dal padre con cui condivideva il panino a pranzo e le battute coi colleghi, il freddo della mattina presto e il sudore del sole a picco.

 

[…]

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…