mike lynch bayesian

L’UNICA COSA DEL BAYESIAN CHE VERRÀ PRESTO A GALLA SARANNO I RISARCIMENTI MILIONARI – LA GUERRA LEGALE PER L’AFFONDAMENTO DEL VELIERO DI MIKE LYNCH, IN CUI È MORTO IL TYCOON BRITANNICO INSIEME AD ALTRE SEI PERSONE, VALE MEZZO MILIARDO DI EURO – A TRE MESI DALL’AFFONDAMENTO, NON C’È CHIAREZZA SULLE RESPONSABILITÀ. COLPA DELL’EQUIPAGGIO CHE HA LASCIATO DUE PORTE STAGNE APERTE? COLPA DELL’ALBERO TROPPO GRANDE? OPPURE C’ENTRANO I SERVIZI SEGRETI, VISTO IL PASSATO OSCURO DI LYNCH?

Articoli correlati

UNA BARCA DI MISTERI ATTORNO ALL\'AFFONDAMENTO DEL BAYESIAN: COME HA FATTO A COLARE A PICCO?

I DOCUMENTI TOP SECRET DI MIKE LYNCH ANCORA DENTRO IL BAYESIAN FANNO GOLA A CINA E RUSSIA E...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Riccardo Arena per www.lastampa.it

 

mike lynch 2

Soldi, tanti, tantissimi soldi sono depositati sul fondale di Porticello, a un tiro di schioppo da Palermo, dove da tre mesi giace il relitto del Bayesian, l’imbarcazione da trenta milioni di euro del magnate inglese dell’informatica, Mike Lynch.

 

I soldi non sono contenuti […] nello scafo […] sprofondato il 19 agosto scorso […]. Ma il denaro, in termini di risarcimenti possibili, è nelle cause che si preparano a partire, in una sorta di tutti contro tutti che opporrà costruttori, proprietari, parenti delle vittime, società, assicurazioni, singoli marinai, il comandante, persino i mezzi di informazione come il NYT, che l’Italian Sea Group vuole citare civilmente dopo essere stato sostanzialmente accusato (nella qualità di soggetto giuridico che ha inglobato e dunque mutuato le eventuali responsabilità di chi realizzò il Bayesian nel 2008, la Perini Navi di Livorno) di avere costruito un’imbarcazione ad altissimo rischio di affondamento e difatti affondata, nelle acque di Porticello, alle 4,05 del mattino di lunedì 19 agosto.

 

sommozzatori nel bayesian - video di quarta repubblica

Il calcolo delle somme che sono in gioco, forse approssimato per difetto, porta a parlare di 530 milioni di euro: va però detto che non c’è una quantificazione precisa del “valore” delle sette vite andate perdute con il megayacht di Mike Lynch.

 

Sono morti lo stesso miliardario britannico, di 59 anni, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley Jonathan Bloomer, la moglie Judy Elizabeth, l’avvocato americano Chris Morvillo, la moglie Neda e il cuoco di bordo, Recaldo Thomas, l’unico forse a non avere un reddito multimilionario.

 

YACHT BAYESIAN

Stabilire chi abbia la responsabilità dell’affondamento […] non è dunque secondario, in una vicenda in cui permane l’alone di mistero del lavoro che faceva Lynch, cosa che ha ispirato retroscena e suggestioni da spy story per via delle circostanze strane, stranissime di questo naufragio improvviso, repentino, avvenuto nel giro di pochi minuti.

 

Restano sullo sfondo gli aspetti legati al possibile intervento di Servizi di vari Paesi fra di loro in guerra - russi, iraniani e cinesi contro americani, inglesi e israeliani - tenendo presente che Lynch lavorava con la sua società Traccia Oscura, Dark Trace (nomen omen, si potrebbe dire) per lo Stato ebraico e le due potenze occidentali.

AFFONDAMENTO DELLO YACHT BAYESIAN - RICOSTRUZIONE NEW YORK TIMES

 

Per non parlare delle suggestioni della quasi contemporanea morte del socio di Lynch, l’avvocato inglese Stephen Chamberlain (fu investito mentre faceva jogging sabato 17, spirò nella mattinata di lunedì 19), e del fatto che con il tycoon sul Bayesian siano morti altri due personaggi (il teste Bloomer e il difensore Morvillo) coinvolti nella causa che la sua società Autonomy aveva in corso con la Hewlett Packard.

 

A novanta giorni di distanza, per stabilire chi debba pagare l’enorme danno provocato dall’affondamento del Bayesian, si attendono le conclusioni del lavoro della piccola Procura di Termini Imerese, fondato sulle indagini della Guardia costiera: gli indagati sono il capitano neozelandese James Cutfield, il responsabile della sala macchine, Tim Parker Eaton e l’altro britannico Matthew Griffith, marinaio che era di guardia quella notte.

 

L AFFONDAMENTO DELLO YACHT BAYESIAN A PALERMO

Le tesi sono le più disparate e contrastanti: una punta su due porte stagne lasciate aperte, a poppa (quella che separa il tender dalla sala macchine) e al centro dello scafo, in zona cabine di passeggeri ed equipaggio. Da lì la nave avrebbe imbarcato acqua, nel corso della tempesta che si abbatté su Porticello quella notte, naufragando nel giro di 16 minuti, mentre il più piccolo e modesto Sir Robert Baden Powell, ormeggiato a poche decine di metri, non riportò praticamente alcun danno.

 

Di porte stagne aperte si è parlato più volte, in questi primi tre mesi dall’affondamento del Bayesian: la ricostruzione individua in queste due falle e nell’inclinazione del veliero, arrivata col vento di quella notte fin quasi a 90 gradi, la causa dell’affondamento.

AFFONDAMENTO DELLO YACHT BAYESIAN - RICOSTRUZIONE NEW YORK TIMES

 

La nave “coricata” su un fianco infatti imbarca enormi quantità di acqua e perde del tutto qualsiasi stabilità, ancor più visto che l’equipaggio non accese i motori (come invece fu fatto nel Sir Robert) né abbassò la deriva mobile […]

 

Qui si innesta la tesi sostenuta dalle simulazioni effettuate dal New York Times, che puntano proprio sulle dimensioni dell’albero e sulla sua instabilità nel corso di tempeste imponenti […]. E la Perini-Italian Sea Group annuncia querela.

l ultima foto scattata dallo yacht bayesian angela bacares e mike lynch lo yacht bayesianlo yacht bayesian. ricerche dopo il naufragio dello lo yacht bayesian a palermo 1?? yacht bayesian 1 yacht bayesian 2jonathan bloomer mike lynch con la moglie angela bacaresmike lynch a inizio carrieralo yacht bayesian 1ricerche dopo il naufragio dello lo yacht bayesian a palermo mike lynch a inizio carriera 1mike lynch

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”