coco chanel -4

SARTA? SI', DA UN LETTO ALL'ALTRO – LA DIPENDENZA DALLA MORFINA E L’ARRAMPICATA SOCIALE DI COCO CHANEL, LA DONNA CHE PER CAMBIARE PER SEMPRE IL VOLTO DELLA MODA SI È FATTA RIEMPIRE LE TASCHE DAI SUOI RICCHI AMANTI – QUANDO I TEDESCHI AVANZARONO A PARIGI INIZIÒ UNA STORIA CON UN UFFICIALE TEDESCO, HANS GUNTHER, DI TREDICI ANNI PIÙ GIOVANE. FU CONDANNATA A 18 MESI DI GALERA PER COLLABORAZIONISMO...

DAGONEWS

 

il libro living with coco chanel

La leggendaria stilista Coco Chanel è stata un’icona della moda. Ma niente sarebbe stato lo stesso se non avesse capito come poter avviare la sua scalata verso il successo. Veniva da una famiglia modesta, era stata lasciata in un orfanotrofio a 12 anni, ma sapeva che nessuno sarebbe stato disposto a sposarla senza una dote.

 

Chanel imparò rapidamente che i signori della upper class potevano darle una vita migliore e introdurla nella società, come si legge nel libro “Living with Coco Chanel” di Caroline Young che racconta la vita amorosa della stilista che ha cambiato per sempre il volto della moda.

 

coco chanel 1

La prima storia la ebbe con il ricco e vivace ufficiale, Etienne Balsan, che aveva già una bellissima amante. «Chanel sapeva che avrebbe avuto difficoltà a sposarsi bene senza una dote, ma forse Etienne poteva essere il suo benefattore» scrive l'autrice.

 

etienne balsan

Diventò volentieri la sua seconda amante e si trasferì nel suo castello a Royallieu, a nord-est di Parigi, dove si dedicò alle corse dei cavalli. Mangiava spesso con i domestici mentre Etienne e la sua prima amante cenavano al piano di sopra. Non le importava. Le piaceva galoppare a cavallo attraverso la foresta e rilassarsi sulla terrazza. L'ozio, i viaggi, le gare e le feste rompevano la sua noia.

 

arthur 'boy' capel

Quello con Etienne è stato il primo di molti di questi legami: viveva con gli uomini più ricchi d'Europa e non si sposava mai. Dopo aver sollecitato Etienne ad aiutarla nell'avviare la sua attività di abbigliamento, Coco ricevette da lui un appartamento di Parigi come base per vendere cappelli di paglia che  acquistava in un grande magazzino di Parigi e che lei decorava. Quando la prima amante di Etienne ne indossò  uno in società, i cappelli di Chanel divennero un successo.

 

appartamento che coco condivideva con coco and her lover arthur 'boy' capel

Chanel trascorse quell’autunno con Etienne in un castello del XIII secolo nei Pirenei francesi e fu lì che incontrò per la prima volta Arthur "Boy" Capel, un vero dandy e l'unico uomo che confessò di aver mai amato. Il ricco imprenditore, playboy e vorace lettore Boy rimase ammaliato dal fascino di Chanel.

 

Una volta tornata a Parigi, Chanel aprì il suo negozio di cappelli nell'appartamento di Etienne e Capel la aiutò con un conto in banca e le insegnò a guidare. Sia Etienne che Capel erano innamorati di lei.

 

Capel l'ha aiutata con i soldi per affittare un negozio in 21 rue Cambon, nel cuore del quartiere della moda di Parigi, e l'ha presentata ad artisti, scrittori, politici e sportivi, nonché a donne della società.

coco e arthur 'boy' capel

Boy era innamorato di Chanel, continuò a vedere altre donne, ma la portava con sé persino in Normandia dove la incoraggiò ad aprire un negozio. Nel frattempo il suo mito si stava consolidando. Tutte la volevano incontrare per farsi disegnare degli abiti.  

 

Per quanto Boy fosse innamorato di Chanel, doveva sposarsi bene e dovette scegliere Lady Diana Wyndham, una vedova di guerra. Ma nonostante ciò i due rimase amanti. L’ultima volta si videro nei giorni di Natale del 1919. Poi lui si mise alla guida e rimase ucciso in un incidente d’auto.

coco e hugh grosvenor

 

Seppur devastata dal dolore, Chanel tornò a Parigi e si circondò di persone che contavano e trovò nuovi amici nelle cerchie più alte della città che potevano collegarla alla società. Ancora una bella donna, tornò presto in circolazione e si unì al Granduca Dmitri Pavlovich, che fuggì dalla Russia quando i bolscevichi uccisero la sua famiglia nel 1918. Diventarono amanti e lui le regalava gemme appartenute ai Romanov.

 

Chanel era immersa nella società bohémien con artisti, musicisti, scrittori che includevano lo scrittore Jean Cocteau e Pablo Picasso. Poi conobbe Hugh Grosvenor, il 2° duca di Westminster, l'uomo più ricco della Gran Bretagna e forse dell'Europa, che viveva una vita di opulenza ed era amico intimo di Churchill.

 

coco chanel e dmitri pavlovich

Era rimasto affascinato da Chanel e iniziò a inondare la sua casa di fiori. Divenne in breve tempo la sua nuova donna. Westminster voleva un erede, ma Coco non era in grado di rimanere incinta.

 

«Dio sa se volevo l'amore. Ma nel momento in cui ho dovuto scegliere tra l'uomo che amavo e i miei abiti, ho scelto gli abiti - ha detto Chanel - Il lavoro è sempre stato una specie di droga per me, anche se a volte mi chiedo cosa sarebbe stato Chanel senza gli uomini della mia vita».

coco chanel e hans gunther

 

Quando il duca sposò un'altra donna, Chanel confessò di essere annoiata dall'eccessivo e spensierato stile di vita. Nel 1931, Chanel aveva 2400 dipendenti che lavoravano in ventisei atelier.

Era enormemente ricca, resa ancora più ricca dal successo del profumo Chanel n.5. Con quei soldi acquistò un castello con fossato in Normandia dove si dedicava alla caccia la cinghiale.

 

Quando scoppiò la guerra nel settembre del 1939, Chanel era al Ritz e chiuse la sua casa di moda, ma tenne aperto il negozio in rue Cambon per vendere i suoi profumi e gioielli. Si trasferì definitivamente al Ritz nel 1935 e partì brevemente per la sua casa nei Pirenei quando i tedeschi avanzarono a Parigi. Ma presto volle tornare a Parigi dove iniziò una storia con un ufficiale tedesco, Hans Gunther, di tredici anni più giovane.

coco chanel 2

 

Cercavano di nascondersi, ma la loro storia non passò inosservata come la dipendenza di Chanel dalla morfina. Nell'agosto del 1944, fu interrogata dalle Forces francaises de l'interieur per aver collaborato con il nemico. La punizione era la rasatura della testa, svastiche marchiate sulla fronte, la prigione e persino la morte.

 

Interrogato per diverse ore, Chanel venne rilasciata dopo l’intervento di Winston Churchill.

Fu arrestata nel settembre del 1944, dichiarata colpevole di tradimento e condannata a diciotto mesi di reclusione. 

coco chanel 3

 

Cercando protezione, offrì bottiglie gratuite di profumo Chanel n. 5 che le truppe americane potevano spedire a casa. Ma l’essere considerata una collaborazionista la privò dei suoi clienti.

Quando le fu chiesto dal giornalista Malcolm Muggeridge da che parte stava combattendo, rispose: «Nessuna parte, ovviamente. Nessuno ha mai detto a Coco Chanel cosa pensare».

hans guntherchateau at royallieu

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."