alessandro e gabriele bianchi

SBATTI I MOSTRI TATUATI E TRUCI IN PRIMA PAGINA - SANSONETTI: ''I FRATELLI BIANCHI PER ORA SONO SOSPETTATI, SI PROCLAMANO INNOCENTI, ANCHE SE FOSSERO DUE ASSASSINI DOVREMO COMUNQUE TRATTARLI COME PERSONE. SPESSO SI RICORRE ALL’IMMAGINE PER DIMOSTRARE LA MALVAGITÀ E LA COLPA. ANDANDO MOLTO OLTRE LOMBROSO E SUOI STUDI REAZIONARI. MA TANTO QUEST'ARTICOLO NON SERVIRÀ A NIENTE''

Piero Sansonetti per www.ilriformista.it

 

i fratelli bianchi

Cinquant’anni fa Marco Bellocchio diresse un film fantastico, che aveva tra i suoi attori Gianmaria Volontè, intitolato ”Sbatti il mostro in prima pagina”. Descriveva alcuni meccanismi del giornalismo che in questo mezzo secolo non sono cambiati molto. Il bisogno del male assoluto, più male di ogni male, più assoluto di ogni assoluto. È un meccanismo abbastanza semplice: si tratta di estrarre da un fatto sanguinoso di cronaca tutti gli elementi possibili della malvagità. Attenendosi talvolta ai fatti e molto spesso astraendosi dai fatti, o esagerandoli, o mitizzandoli, o romanzandoli. L’effetto è straordinario sul piano psicologico, garantisce il lettore sulla sua diversità dal malvagio, e per di più ha un risvolto – di tipo commerciale – molto apprezzato dai direttori e dagli elettori. Si vendono molte copie.

 

gabriele e marco bianchi

Tutto si fonda sull’idea che la società è divisa in due categorie: le persone perbene, che sono maggioranza e sono i consumatori – anche di giornali o Tv, ora di social – e un drappello di infami, da perseguire, frustare e indicare al pubblico ludibrio. È successo così anche stavolta. Coi fratelli Bianchi. Sappiamo pochissimo di loro, conosciamo solo le fotografie dei loro corpi perfetti e muscolosi e alcuni loro sguardi truci. Spesso succede così: si ricorre all’immagine per dimostrare la malvagità e la colpa. Andando molto oltre Lombroso e suoi studi reazionari.

 

fratelli bianchi

Sappiamo pochissimo anche di cosa sia successo sabato notte a Colleferro, quando è scoppiata una rissa ed è stato ucciso, a pugni e probabilmente con un calcio in testa, un ragazzo di 21 anni, Willy, originario di Capo Verde, colpevole assolutamente di niente e che, a quanto si è capito, è intervenuto nella lotta tra bulli solo per difendere un amico che era stato messo in mezzo.

 

Sappiamo pochissimo ma non ci interessa sapere. I giornalisti, e i giornali, e le tv, e tanto più i social, sono poco interessati a conoscere i fatti, vogliono solo conoscere e descrivere la profondità del male. Scrivono che il pestaggio è durato venti minuti – circostanza francamente alquanto inverosimile – scrivono che i due Bianchi avrebbero commentato il delitto con frasi razziste – e questo al momento non risulta – si indignano perché uno di loro, recentemente, aveva esaltato in tv il mestiere del fruttivendolo. Dicono che se fosse stato una persona seria non sarebbe stato così ipocrita da difendere i fruttivendoli, perchè solo le persone per bene fanno i fruttivendoli. Al momento noi non sappiamo con sicurezza nemmeno se siano effettivamente i fratelli Bianchi e i loro tre amici i responsabili dell’omicidio.

 

Sappiamo che c’è un omicidio, che un povero ragazzo ha perso la vita giovanissimo, che la sua famiglia è distrutta e che i magistrati stanno cercando di ricostruire i fatti e trovare i colpevoli, e anche di capire qual è la loro colpa – omicidio colposo? preterintenzionale? volontario – e che hanno precauzionalmente arrestato quattro persone sospettate. Punto. Sospettate non vuol dire colpevoli.

gabriele bianchi in umbria

 

Loro, al momento, si proclamano innocenti. Vedremo come si svilupperanno le indagini, cosa mostrano i filmati delle telecamere, quali sono le versioni dei testimoni e se sono coincidenti o – come quasi sempre accade nei casi di rissa – in contrasto l’una con l’altra. Poi, se ci sarà, assisteremo al processo. Intanto possiamo dire una sola cosa della quale siamo sicuri: i mostri non esistono.

 

Gli esseri umani sono essere umani, tutti e tutti nello stesso modo. Colpevoli o innocenti, cinici o sentimentali, generosi o avari, compassionevoli o feroci, ladri o onesti, violenti o miti. La ricerca del mostro è la più animalesca delle attività umane. E purtroppo riguarda una parte molto vasta della nostra intellettualità e dell’apparato della comunicazione.

 

 

P.S. Vorrei riferirvi una storia un po’ divertente che mi ha raccontato il mio amico Oreste Scalzone. Sapete chi è? Uno dei fondatori, a fine anni sessanta, di Potere Operaio, poi leader dell’Autonomia, condannato dai tribunali italiani per vari reati, soprattutto associativi, fuggito in Francia sotto la protezione di Mitterrand.

 

Mi ha raccontato di un corteo che attraversò le vie di Parigi, mi pare, nell’estate del 2002. Avevano arrestato uno degli esuli italiani in Francia, Paolo Persichetti (ex militante Br) e lo avevano estradato in Italia (Mitterrand non c’era più). Negli stessi giorni era stato liberato dalla prigione un vecchio collaborazionista (coi nazisti) novantenne, un certo Maurice Papon. Doveva scontare una condanna 10 anni e ne aveva passati in carcere solo tre, ma era molto malato. Il corteo ritmava uno slogan facile facile: “Persichetti libero, Papon in galera”. Scalzone era stato incaricato di tenere il comizio, a fine corteo.

i fratelli bianchi a miami

 

Prese la parola: «Dirò una cosa che a voi non piace, ma io ne sono convinto e la dico: ho passato la vita a chiedere che le carceri siano rase al suolo, non chiederò mai che qualcuno vada in galera. Neanche Papon. Per me gli esseri umani sono tutti esseri umani». E concluse gridando, col pugno chiuso: «Persichetti libero, Persichetti libero…». Prese un grande applauso. Si stupì. Lo stupore durò pochissimo. Il corteo ripartì e gli stessi che lo avevano applaudito iniziarono a gridare, come prima: «Persichetti libero, Papon in galera». Non era servito a niente il suo discorso. Come, a occhio, non serve a niente questo articolo.

gabriele bianchi

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...