claudia ochoa felix 4

1. SEXY, POPOLARI E CRUDELI CON LE MOTOSEGHE. ANATOMIA DELLE NUOVE DONNE NARCOS 2. IL LATO “CUL” DELLE NARCOS DIVE SI CHIAMA CLAUDIA OCHOA FELIX, UNA BONAZZA CHE PASSA LE SUE GIORNATE A RIVERSARE SUI SOCIAL I SUOI SEXY SELFIE. MA NON E’ SOLTANTO UNA TETTONICA BIMBOMINKIA: CLAUDIA VIENE ACCREDITATA COME "L'IMPERATRICE DEGLI ANTRAX", UN GRUPPO DI SICARI CHE LAVORA PER "EL MAYO" ZAMBADA, BOSS DEL CARTELLO DI SINALOA

claudia ochoa felix 4claudia ochoa felix 4

Gabriella Saba per Il Venerdì di Repubblica

 

La sinoalense Claudia Ochoa Félix ha una trentina di profili facebook, varie comunità e una decina di gruppi a suo nome. La pagina pubblica più visitata conta 179mila fans, la più sguarnita 399. Capelli lunghi neri e occhi da gatta, la Ochoa esibisce un fisico prorompente inguainato in gonne vertiginose o in tute mimetiche mentre impugna kalashnikov e pistole d’oro, o beve vino bianco affondata in un sofà con accanto due guardaspalle armati e in passamontagna.

 

Migliaia di messaggi d’amore sfilano sulle bacheche accanto agli attestati di stima e a qualche insulto. Molti le chiedono lavoro promettendo fedeltà per sempre. Il fatto è che la bella Claudia non è soltanto una star dei social ma, secondo la vox populi enfatizzata dalla grancassa di molti media, nientemeno che la leader de Los Ántrax – le squadre armate che proteggono El Mayo Zambada, uno dei fondatori del Cartello di Sinaloa – salita a quel rango dopo la cattura del compagno El Chino ed entrata nella rosa delle narcos più temute, benché non sia nemmeno indagata.

claudia ochoa felix 30claudia ochoa felix 30

 

Nel marzo scorso, la Ochoa ha convocato una conferenza stampa in cui negava il suo ruolo nel narcotraffico ed è probabile sia sincera (i più avveduti ritengono sia solo l’amante di qualche trafficante) ma nel frattempo era diventata un mito per molte ragazze della mala e degli ambienti della sottocultura: esempio vincente di buchona, la donna del narco nella versione recentissima che unisce al fisico formoso e modellato da chirurgie estetiche l’aspetto da dura abile con le armi, spietata e con nervi di amianto.

 

claudia ochoa felix 3claudia ochoa felix 3

«Sono più verga di te» scrivono alcune ragazze nei rispettivi profili facebook, occhi canaglia che sbucano dal passamontagna, kalashnikov e gambe da passerella. «Ammiro la Ochoa perché è più coraggiosa degli uomini» ci racconta una giovane che utilizza nella propria pagina il nome e le foto di Claudia, pur ammettendo di non somigliarle.

 

Stereotipo di belle e cattive in chiave narco pompate dall’immaginario e dal cinema di cassetta? Non solo. Negli ultimi anni il ruolo delle donne nel narcotraffico è cambiato. Dal 2007 al 2010 le detenute per crimini di droga sono aumentate del quattrocento per cento, mentre dei trentamila catturati dal 2006 alla fine del 2012 più di un terzo sono donne.

 

claudia ochoa felix 27claudia ochoa felix 27

Gli ufficiali di polizia che hanno fatto irruzione in un campo di addestramento degli Zeta, qualche anno fa, sono rimasti stupefatti nello scoprire che quasi metà degli istruttori erano di sesso femminile. È vero che gli Zeta sono i più femministi, ma in generale il mondo maschile della droga si adegua ai tempi.

 

Sarà che gli uomini cadono prima o vengono arrestati, e a quel punto tocca alle donne di famiglia prenderne il posto. Vedi l’attuale capa del cartel de Tijuana, Enedina Arellano Felix detta la Narcomami: a mano a mano che i sei fratelli venivano catturati o uccisi, lei scalava la gerarchia del gruppo che dirige da quando, due anni fa, l’ultimo della dinasta è stato fatto fuori a una festa.

 

claudia ochoa felix 17claudia ochoa felix 17

È una signora bionda e riservata di 54 anni che ha rivoluzionato la politica del suo Cartello, uno dei più spietati benché in decadenza, puntando sulle alleanze anziché sulla guerra, tanto che ha fatto pace perfino con il Cartel de Sinaloa, con cui per anni si erano scannati per il controllo della Baja California.

 

joselyn alejandra nino    joselyn alejandra nino

La Narcomami è un’eccezione per i modi concilianti, molto sui generis tra le consimili: spietate come gli uomini, capaci delle peggiori efferatezze come nel caso della Guera Loca, comandante dei sicari del Cartel del Golfo morta sgozzata a 23 anni dopo aver decapitato decine di nemici con coltellini o machete, perfino seghe elettriche.

 

Da lì quel soprannome Loca, pazza, mentre la Guera sta per bionda: benché non ci siano foto, si sa che era chiara d’occhi, alta e fine così come la giovanissima sicaria dello stesso Cartello, Joselyn Alejandra Niño detta La Flaca, il cui corpo è stato trovato a pezzi in una sacca frigorifera vicino al confine con gli Stati Uniti qualche mese fa.

yolanda andrade 300x350yolanda andrade 300x350

 

Sottile e acqua a sapone, sorriso da bambina e occhiali da sole sulla testa, la Niño era stata immortalata mentre posava con un giubbotto antiproiettile e un fucile d’assalto e la sua foto, così diversa da quella delle narcos solite, aveva fatto il giro della rete. Tra l’altro, il soprannome Flaca indicherebbe una nuova categoria di sicarie di vari cartelli, tutte giovanissime e che i narcos utilizzano per l’apparenza insospettabile.

 

Inevitabile che il nuovo, femminile narco deal abbia generato film e libri come Miss Narco del giornalista Javier Valdez: interviste a killer, buchonas e vittime. «Negli Stati più poveri molte donne vedono il narcotraffico come un’opportunità di lavoro in cui hanno un ruolo più centrale rispetto a qualche anno fa» ci spiega. «Per amore o per interesse sono coinvolte in operazioni di riciclaggio del denaro, traffico di droga e omicidi. Non vanno giudicate, ma capite in quel contesto e quindi in maniera empatica».

yolanda andrade 1863841yolanda andrade 1863841

 

Eppure, come provare empatia per personaggi come Melissa Margarita Calderón Ojeda detta La China, arrestata quattro mesi fa e accusata di ben 150 crimini? Bella ed esotica, la trentunenne China era la leader dei Damasos, gruppo d’assalto del Cartello di Sinaloa da cui si staccò portandosi dietro parte dei sicari.

lucero guadalupe sanchez 5lucero guadalupe sanchez 5

 

A tradirla è stato il suo vice e fidanzato che, dopo l’arresto, ha patteggiato in cambio di informazioni sulla donna ma che ha parlato di quest’ultima con ammirazione. Per esempio ha raccontato con che coraggio avesse fatto fuori una coppia innocente, il fido aiutante Tyson e le compagne di alcuni narcos. In questa guerra di efferatezze è complicato stabilire chi abbia lo scettro visto che nel panorama figurano narco ladies come la veterana Elizabeth Garza, una delle quindici criminali più ricercate al mondo secondo la Dea.

 

lucero guadalupe sanchez 991 image a 18 1452806270847lucero guadalupe sanchez 991 image a 18 1452806270847

Di certo brilla per spietatezza María de los Ángeles Pineda, moglie del sindaco di Iguala e detta Lady Macbeth da quando si è scoperto che è stata lei, in combutta con il marito, a ordinare a polizia e narcos del cartello Guerreros Unidos di far sparire 43 studenti che manifestavano, nel settembre dell’anno scorso.

 

Arrestata un anno fa, pare che la Pineda fosse una leader di quel cartello, ambiziosissima e di famiglia narco, con ascendente enorme sul marito debole e complessato per la bassissima statura che compensava con palestra e pettinature cotonate. María de los Ángeles è invece piuttosto imponente, benché non raffinata.

 

lucero guadalupe sanchez ownlucero guadalupe sanchez own

Niente a che fare con l’eleganza di quel mito del passato recente che è stata la 55enne Sandra Avila Beltran detta la Reina del Pacifico, del Cartello di Sinaloa, donna intelligentissima al cui charme si ascrive di aver tessuto vincoli tra i narcos colombiani e il Chapo. In libertà da qualche mese dopo otto anni di reclusione, la Reina ha perso molto appeal rispetto a quando, sprezzante e irresistibile, guardava dalle foto che ne immortalavano il carisma. È imbolsita e dimessa, lo sguardo appannato sotto i capelli incanutiti, come di donna rassegnata. Ma non è detto.  

sandra avila beltran      sandra avila beltran el chapo girls 22el chapo girls 22el chapo girls 2el chapo girls 2sandra avila beltran     sandra avila beltran

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: MATTEO PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)