nicolas del rio

SI PUÒ MORIRE PER UN CARICO DI BORSE? IN ITALIA, SÌ – LA BRUTTA STORIA DI NICOLAS DEL RIO, UN CORRIERE DI GUCCI, AMMAZZATO SUL MONTE AMIATA, IN TOSCANA, PER QUELLO CHE TRASPORTAVA NEL SUO FURGONE: UN CARICO DI BORSE DI LUSSO DAL VALORE DI 500MILA EURO – PER 35 GIORNI SI È SPERATO DI TROVARLO VIVO, MA IL SUO CORPO È STATO RINVENUTO IN UN FOSSATO: IL 40ENNE È STATO FERMATO CON L’INGANNO DA TRE BANDITI, UN ALBANESE E DUE TURCHI, CHE HANNO FINTO DI AVERE IL MEZZO IN PANNE PER…

Estratto dell’articolo di Filippo Fiorini per www.lastampa.it

nicolas del rio 1

 

n omicidio è stato commesso sul Monte Amiata. Ora sulla storia di Nicolas Del Rio, corriere di Gucci, scomparso tempo fa e ucciso, si fa chiarezza. Un omicidio, dunque, A commetterlo è stata una banda di ladri sprovveduti. A subirlo è stato un uomo che, fino a ieri l'altro e per 35 giorni, si sperava di trovare vivo. Un uomo che lo scorso mercoledì 22 maggio aveva già viaggiato per la metà dei 44 km previsti del suo primo incarico di responsabilità, nel suo nuovo lavoro da corriere: un trasporto delicato. Aveva due figlie lontane, in Argentina, il Paese in cui era nato oltre 40 anni fa. 

 

nicolas del rio 6

Un figlio piccolo, vicino, con la nuova moglie, nella nazione in cui erano arrivati da qualche mese, l'Italia. Aveva caricato il vano posteriore del suo furgone con 300 borse di Gucci. Erano modelli che nel catalogo della griffe fiorentina vengono definiti «piccola» o «mini». Costano tra i mille e trecento e i duemila euro l'una. Insieme, valevano circa mezzo milione al dettaglio. Meno, forse un terzo, sul mercato nero. Tre banditi lo hanno fermato chiedendogli aiuto. Lui si è fidato. Due complici attendevano in un villino isolato. Lo hanno derubato e ucciso. Ora sono in carcere, ma la refurtiva è sparita.

 

All'indomani della scomparsa di Nicolas Del Rio, le attenzioni della procura e dei carabinieri di Grosseto si sono concentrate subito su Klodian Gjoni. È un albanese di 33 anni. Ha lavorato in una delle molte pelletterie che, da questa zona della Toscana, riforniscono i grandi marchi internazionali. È imputato in un processo per furto di altre borse. Lo ha ammesso lui stesso a un giornalista di "Chi l'ha Visto?", trasmissione che ha dato un'importante contributo alla ricostruzione dei fatti. Lo diceva per spiegare come fosse poco ragionevole, nella sua posizione, andarsi a complicare la vita con un altro reato analogo […]

nicolas del rio 7

 

Poi, è stato arrestato. Finora, non ha risposto a chi indaga. Martedì, dopo che il corpo del corriere è stato rinvenuto in un dirupo, due pm lo hanno visitato a Regina Coeli per comunicargli che, oltre ai reati di rapina e danneggiamento a seguito di incendio (per aver bruciato il furgone), gli vengono ora contestati anche l'omicidio e il sequestro di persona.

 

nicolas del rio 5

In una posizione simile si trovano anche due turchi. Si chiamano Ozgur Bozkurt e Kaia Emre. Hanno rispettivamente 44 e 28 anni. Affrontano gli stessi capi d'accusa. Di loro si sospetta fossero in macchina con Klodian il giorno della rapina. È una Panda gialla, che si vede seguire il furgone giallo di Nicolas Del Rio da numerose immagini di telecamere di sicurezza pubbliche. Poco prima, il corriere argentino aveva telefonato al suo datore di lavoro presso la New Futura Srl, un connazionale di nome Sergio De Cicco. Gli dice di «essere stato fermato da un ragazzo albanese di nome Goni», che doveva effettuare una consegna di borse in una ditta della zona, ma era rimasto in panne con il suo mezzo. Il titolare allora chiede di parlare direttamente con la persona.

 

nicolas del rio 4

Al telefono, gli contesta che l'azienda in cui dice di dover portare la merce è chiusa da tempo. L'uomo gli risponde che, sebbene formalmente in liquidazione, «continua a lavorare privatamente». De Cicco riattacca e chiama il proprietario dell'attività in questione. È un suo conoscente, che smentisce di essere ancora su piazza. Quando ritelefona al suo autista, però, il cellulare è spento per sempre e al momento non è ancora stato ritrovato. Il veicolo che gli ha affidato è l'unico del suo parco che è privo di segnalatore Gps.

Lui stesso ha detto di usarlo «solo in casi d'emergenza e questo era un ordine urgente». «Goni» esiste veramente.

 

nicolas del rio 2

[…]

Da una telefonata con un uomo straniero, probabilmente uno dei due turchi, emerge una discussione sull'entità del bottino. L'interlocutore ignoto contesta a Klodian Gjoni di aver letto sul giornale che le borse rubate sono 400, ma Klodian gli ha detto «solo 287». Entrambi si mostrano preoccupati per aver visto una gazzella girare sotto casa. Parlano di cambiare aria.

 

nicolas del rio 3

[…] Gjoni sarà fermato mentre viaggiava verso l'aeroporto di Fiumicino, con in tasca un biglietto per Tirana. In procinto di fuggire, era anche uno dei turchi. Prima del loro fermo, tuttavia, c'è dell'altro. Klodjan ha prestato la Panda ai genitori che, oltre ad insultarlo definendolo un «deficiente» (la madre), esprimono tutto il loro disappunto perché il luogo scelto dal figlio per nascondere le borse «mette in pericolo suo padre». Inoltre, perché si è «preso il furgone», cioè si è occupato di disfarsene dopo la rapina. Infine, perché qualcuno (possibilmente ancora i turchi), «hanno detto che avrebbero portato i soldi», ma chiarametne i soldi non si sono visti.

 

omicidio nicolas del rio 8

Sulle basi di queste informazioni, gli inquirenti sono arrivati a un'abitazione in una zona di villeggiatura isolata, in cui il padre di Klodjan, Nico Gjoni, fa il custode. […] Nel primo sopralluogo trovano gli imballi delle borse rubate e resti di pellame che la stessa Gucci riconosce come propri. Qualche chilometro a sud, la carcassa del furgone data alle fiamme. A questo punto, anche Nico Gjoni, il padre di Klodian, viene indagato. Per un terzo turco, Zindan Borkut, accade lo stesso: sono entrambi in libertà, ma sospettati di rapina e danneggiamenti.

nicolas del rio 9

 

[…] Ma come facevano i ladri a sapere che si stava usando un furgone senza Gps, se l'ordine era arrivato all'improvviso e con urgenza? […] a chi intendeva vendere le borse la banda? Ma, soprattutto, dov'è ora questo mezzo milione in accessori di lusso?

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)