aumento prezzi spesa inflazione supermercato

SIAMO A SECCO E RISCHIAMO ANCHE DI RESTARE A BOCCA ASCIUTTA - LA SICCITÀ POTREBBE CAUSARE UN ULTERIORE AUMENTI DEI PREZZI DEI BENI ALIMENTARI, CHE POTREBBERO ARRIVARE FINO A +30% - TRA I PRODOTTI PIÙ A RISCHIO CI SONO GIRASOLE, MAIS, GRANO, CEREALI E TUTTI I PRODOTTI DERIVATI, OLTRE A FRUTTA E VERDURA, CHE HANNO BISOGNO DI MOLTA ACQUA PER CRESCERE, E LATTICINI - CON L'AUMENTO DELL'ELETTRICITÀ E DEI CARBURANTI, ANCHE LE VACANZE SI FANNO PIÙ PROIBITIVE…

aumento prezzi spesa 7

Paolo Baroni per “la Stampa”

 

Prima il Covid, con la carenza di materie prime e commodity, poi il caro energia e l'impennata dei costi dei trasporti, quindi la guerra in Ucraina, con le sanzioni alla Russia, le ritorsioni di Putin e la crisi del grano, e da ultimo la siccità: sul carrello della spesa si sta per abbattere una tempesta perfetta, di cui nell'ultimo mese - a dire il vero - abbiamo sentito già le prime pesanti avvisaglie.

aumento prezzi spesa 6

 

Si tratta di un altro salasso che fa il paio col caro energia ed il caro carburante e che tutto compreso, secondo le stime dei consumatori - in base agli ultimi dati sull'inflazione -costerà alle famiglie italiane almeno 2.300 euro in più. Il problema è che adesso, mentre anche i listini delle vacanze fanno segnare rialzi senza precedenti, la situazione rischia di peggiorare.

 

aumento prezzi spesa 5

Secondo le stime di Assoutenti a causa della siccità oggi per gli alimentari si prevedono nuovi aumenti che potrebbero arrivare anche ad un +30%. «In tutte le regioni d'Italia si stanno moltiplicando gli allarmi circa i danni per le produzioni agricole determinati dalla carenza di acqua, indispensabile per irrigare i campi e alimentare gli animali - spiega il presidente Furio Truzzi - Le rese produttive agricole lungo la Penisola hanno subito drastiche riduzioni, e in alcuni casi i raccolti si sono addirittura dimezzati con cali fino al 50%. Una situazione che avrà conseguenze inevitabili sui prezzi al dettaglio».

 

I PRODOTTI PIÙ COLPITI

aumento prezzi spesa 4

In base alle elaborazioni dell'associazione a partire dai dati Istat, tra i prodotti più a rischio rincari ci sono girasole, mais, grano, cereali e quindi tutti i prodotti derivati (pasta, pane, dolciumi, pizza). E ancora la frutta fresca come albicocche, ciliegie, pesche, susine, pere e mele, ma soprattutto cocomeri e meloni che hanno bisogno di molta acqua per crescere, al pari di verdure come pomodori, insalate, melanzane, basilico. Ma anche latte, formaggi, yogurt e latticini in genere sono tra i beni alimentari che potrebbero subire rincari record nelle prossime settimane, considerato che le alte temperature e la mancanza del foraggio per l'alimentazione degli animali stanno riducendo anche del 30% la produzione di latte.

 

aumento prezzi spesa 3

«Già nell'ultimo mese i prezzi al dettaglio dei generi alimentari hanno comportato una maggior spesa per il cibo di circa 554 euro annui a famiglia - avvisa Truzzi -. Un ulteriore incremento dei listini alimentari avrebbe effetti devastanti sulle tasche dei consumatori e sull'intera economia, perché le famiglie reagirebbero ai rincari tagliando i consumi anche su beni primari come il cibo».

aumento prezzi spesa 9

 

OLIO SEMPRE PIÙ CARO

 Secondo le stime di Altroconsumo, che ha analizzato i prezzi a scaffale di 10 tipologie di prodotti alimentari, rispetto ad un anno si registra un aumento medio del 20%. In particolare per effetto della guerra a maggio l'olio di semi di girasole è cresciuto del 93% rispetto al 2021, lo zucchero dl 12% (+4% nei primi 4 mesi dell'anno), la farina «00» +33% (+13% solo tra gennaio e maggio), la pasta di semola del 7% dopo il +16% degli 8 mesi precedenti, mentre il caffè in polvere dopo essere salito dell'11% lo scorso mese è calato di 3 punti.

 

aumento prezzi spesa 10

«Indubbiamente la situazione in Ucraina ha avuto un forte impatto sui prezzi» segnala l'associazione, ricordando che già a partire da gennaio si è registrato un rialzo rispetto alla primavera precedente per una molteplicità di cause sia di tipo climatico, sia ad esempio in risposta alle chiusure (e riaperture) collegate al Covid o in conseguenza delle politiche messe in campo dai vari paesi per attenuarne l'impatto economico.

 

aumento prezzi spesa 8

Il risultato è che a maggio, ultimi dati ufficiali disponibili, a fronte di un aumento dell'indice generale dei prezzi del 6,8% (dal 6% del mese precedente) il carrello della spesa è passato da +5,7 a +6,7 facendo segnare il livello più alto dal marzo 1986. Il mese scorso il record dei rincari è stato fatto segnare dall'olio oliva, prodotto che più degli altri risente dell'effetto Ucraina e del blocco delle importazioni di olio di girasole, e che per questo è cresciuto del 70,2% rispetto ad un anno prima. Al secondo posto il burro (+23,3%) ed al terzo le pere (+22,9%).

aumento prezzi spesa 2

 

A seguire i pomodori (+20,6%), poi la pasta (fresca e secca) che segna un +20,5% risentendo del balzo delle quotazioni mondiali del frumento dell'anno passato e del caro energia, quindi farina (+18,7%), pollame (+13,8%), meloni e cocomeri (+12,6%) e poi le uova (+12,3%).

 

IL CARO VACANZE

Inutile dire che in questa situazione anche le vacanze quest' anno saranno particolarmente care: secondo il Codacons una raffica di rincari in tutto il comparto del turismo e dei trasporti renderà salatissimo spostarsi, dormire fuori e mangiare.

 

aumento prezzi spesa 1

 Si va dal +127% del costo dei voli europei al +21,4% dei voli nazionali al +22,7% dei traghetti, i viaggi in auto costeranno invece tra il 25 (vetture a benzina) ed il 33% in più (diesel) di un anno fa. Per i pacchetti vacanza internazionali si spende l'8,6% in più, mentre gli alberghi hanno aumentato i loro listini in media del 14,7%, bar e ristoranti fanno segnare un più contenuto +4,6% (+5% le pizzerie).

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…