selinunte

SICILIA MIRABILIS - GLI SCAVI AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE FANNO EMERGERE REPERTI, OGGETTI E ARTEFATTI CHE METTONO IN LUCE L'AGORÀ PIÙ GRANDE DEL MONDO, 33 MILA METRI QUADRATI, COME 5 CAMPI DI CALCIO - TRA GLI ALTRI RITROVAMENTI I PRIMI INSEDIAMENTO DEI COLONI, ARRIVATI INTORNO AL 650 AVANTI CRISTO, MA ANCHE GIOIELLI, AMULETI E PERFINO UNO STAMPO, SEPOLTO IN UN RECINTO SACRO, DI UNO SCETTRO CHE…

selinunte

Laura Anello per “La Stampa”

 

Selinunte la greca, Selinunte scheggia d'Oriente incuneata nell'estremo lembo occidentale della Sicilia, Selinunte sorta gigantesca e fatta a pezzi soltanto due secoli e mezzo dopo, Selinunte la misteriosa.

 

Difficile raccontare la storia incredibile di questa città che, tra i magnifici templi sopravvissuti nei secoli, ha svelato adesso una parte importante della sua storia e ha segnato un record: quello dell'agorà più grande del mondo, 33 mila metri quadrati. Si tratta di una piazza trapezoidale sorta intorno al monumento celebrativo del fondatore che fa impallidire quelle delle polìs della madre Grecia da cui i suoi coloni erano partiti, ma anche le piazze gigantesche della nostra modernità.

scavi archeologici selinunte 1

Qui, a Selinunte, la piazza grande quanto cinque campi da calcio non era solo magnificenza, non solo memoriale, ma era il centro della vita pubblica, lo snodo urbanistico che metteva in connessione una città policentrica, il cuore della vita rituale della comunità, con al centro un heròon, un monumento commemorativo per un personaggio importante - forse il fondatore Pàmmilo? - e resti di strutture in pietra e ossa di animali che fanno pensare ad altari per sacrifici.

scavi archeologici selinunte 5

 

Un'agorà (presto aperta per visite guidate anche in notturna) intorno alla quale, nella metà del VI secolo avanti Cristo, fu eretto un edificio in un unico grande vano, forse un hestiatòrion, una sala per banchetti rituali dove potevano trovare posto nove grandi klìnai, i lettini su cui i greci consumavano i pasti. «Una conca vuota che impressiona per la sua ampiezza e il suo fitto mistero», dice il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente.

scavi archeologici selinunte 4

 

A guidare lo scavo condotto dall'Institute of Fine Arts della New York University e dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l'Istituto archeologico germanico, è l'italiano Clemente Marconi: «Si tratta del primo caso di collaborazione tra missioni nella storia della ricerca archeologica a Selinunte - dice - ed è un importante esempio di collaborazione internazionale».

 

scavi archeologici selinunte 3

I risultati, al di là dell'agorà, hanno portato all'identificazione del primo nucleo di Selinunte, cioè del primo insediamento dei coloni che intorno al 650 avanti Cristo si mossero da Megara Hyblaea, nell'estremo oriente dell'isola, vicino alla potente Siracusa, e cercarono nuovi spazi dall'altra parte della Sicilia, portando i loro culti e il loro dialetto greco. Come spesso avviene nelle scoperte, il nucleo originario della città è stato scoperto mentre si lavorava su altro, cioè sulla datazione dei due templi, indicati come A e O.

 

stampo dello scettro ritrovato a selinunte

«Abbiamo scoperto oggetti votivi che la dicono lunga sull'importanza del tempio chiamato R», aggiunge Marconi. Proprio di fronte a questo colosso, gli archeologi avevano scoperto l'anno scorso un grande santuario. Questa volta sono venuti fuori gioielli, amuleti e la seconda parte di un manufatto scoperto dieci anni fa: forse uno scettro che non doveva essere replicato e il cui stampo - diviso in due parti dopo l'unica fusione - era stato sepolto nel recinto sacro. Soltanto l'indagine metallografica potrà confermare che si tratta, come pare, di bronzo.

ciondolo a forma di sirena ritrovato a selinunte 1

 

Inoltre è stato ricomposto da frammenti trovati nel 2017 un ciondolo in avorio a forma di sirena, importato probabilmente dal Peloponneso, e molto simile ad analoghe sculture di Delfi.

 

Rinvenuto anche un piccolo amuleto che raffigura un falcone in pasta di vetro blu, prodotto in Egitto tra la fine del VII e l'inizio del VI secolo avanti Cristo. «È l'immagine del dio Horus, divinità del cielo e del sole - spiega Marconi -, è uno dei più importanti oggetti di produzione egizia scoperti in Sicilia». E poi ancora una grande quantità di frammenti di ceramica di Megara Hyblaea, la "madrepatria".

 

Insomma, Selinunte è un palinsesto che promette di svelare ancora molto di se stessa e di una storia da capitale del Mediterraneo governata dal tiranno Pitagora, poi dallo spartano Eurileone, poi forse anche da regimi oligarchici e partiti anti-tirannici, storia oscillante tra Oriente e Occidente, tra l'appoggio ai tentativi espansionistici delle colonie greche "gemelle", e l'alleanza tattica per ragioni commerciali con Cartagine, la potenza leader della Sicilia occidentale.

 

le mura di un recinto rituale a selinunte

Una storia spezzata dall'assedio di Annibale che, sbarcato in difesa di Segesta, storica rivale di Selinunte, piombò sulla città che attendeva invano rinforzi da Siracusa e da Agrigento. I selinuntini resistettero eroicamente per nove giorni, poi dovettero arrendersi: la città fu devastata e la popolazione uccisa in massa, si aprì una nuova stagione lontana dallo splendore antico. Ma quell'epoca è nascosta tra i templi e riemerge adesso, pezzo dopo pezzo.

selinunteamuleto del dio horo ritrovato a selinunte reperti ritrovati a selinunte 2SELINUNTE SELINUNTE SELINUNTEefebo di Selinunte1scavi archeologici selinunte 2

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)