donald trump impeachment

SIETE SICURI DI AVER CHIARO COME FUNZIONA L’IMPEACHMENT? NON SOLO SI DIFFERENZIA DALLA MESSA IN STATO DI ACCUSA DEL NOSTRO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, MA NEGLI USA È DIVERSO ANCHE DA UN NORMALE PROCESSO – I CINQUE PUNTI FONDAMENTALI PER CAPIRNE DI PIÙ…

DAGONEWS

 

nancy pelosi

Siete sicuri di aver chiaro come funziona l’impeachment? Negli Stati Uniti non solo si differenzia dal procedimento di messa in stato di accusa del nostro Presidente della Repubblica, ma è diverso anche da un normale processo.

 

Se la Costituzione conferisce al Senato "il solo potere di provare le accuse di impeachment, tace sui meccanismi del processo. In pratica, il procedimento del Senato è notevolmente diverso da un processo giudiziario sotto ogni aspetto, dall’ammissibilità delle prove alla pena, fino alla possibilità di appello.

 

Ecco le cinque grandi differenze da capire tra un procedimento di impeachment e un processo.

donald trump impeachment

 

I senatori sono sia giuria che giudice

In un processo giudiziario, la giuria svolge un ruolo ampiamente passivo per gran parte del processo. I membri della giuria in genere trascorrono gran parte del loro tempo ad ascoltare prove, prima che venga loro chiesto di emettere un verdetto.

 

Un giudice, invece, modella attivamente il processo interpretando e applicando le regole e seguendo le procedure governative. I giudici si pronunciano su questioni come l'ammissibilità delle prove e altre questioni legali che possono definire i contorni del processo in modo fondamentale. Ancora più importante, in un processo la giuria e il giudice sono due entità separate.

DONALD TRUMP, NANCY PELOSI E L'IMPEACHMENT

 

Durante un procedimento di impeachment al Senato, queste due funzioni si fondono in un unico corpo costituito dai 100 senatori che fungono sia da giuria che da giudice.

 

La Costituzione invita il presidente della Corte Suprema a presiedere il processo di impeachment al Senato. Ma secondo le attuali regole del Senato sono gli stessi legislatori ad avere la massima autorità su tutti gli aspetti critici del procedimento. «I senatori hanno il potere di decidere come si svolge il processo - ha detto Ian Ostrander, professore di scienze politiche alla Michigan State University - Non sono giurati passivi».

nancy pelosi

 

Non esiste uno standard probatorio

Lo standard probatorio fa riferimento alla quantità di prova necessaria a convincere il giudice. In un caso civile, vige il principio della preponderanza dell'evidenza, il che significa una probabilità superiore al 50 per cento che l'affermazione è vera. Nei processi penali si parla di “oltre ogni ragionevole dubbio”.

 

NANCY PELOSI IN PIEDI DAVANTI A TRUMP

Ma nelle prove di impeachment al Senato non esiste tale onere o norma. «Non esiste uno standard probatorio stabilito o uniforme - ha affermato Michael Gerhardt, professore di diritto dell'Università della Carolina del Nord  - Al Senato, ogni senatore decide autonomamente quale standard si applica».

 

Non c’è un regolamento delle prove

I processi giudiziari seguono un regolamento delle prove, in particolare quando sono coinvolte giurie.

 

NANCY PELOSI

Le norme applicabili variano da tribunale a tribunale, con alcuni di essi che utilizzano l'intero Regolamento federale delle prove, che copre dalla pertinenza agli standard per determinare l'ammissibilità del parere degli esperti, alle eccezioni. «In qualsiasi tribunale ci sono alcune regole - ha detto Frank Bowman, professore di diritto dell'Università del Missouri - Non è quello che si ha nell'impeachment. Non c’è un regolamento delle prove».

 

L APPLAUSO DI NANCY PELOSI A DONALD TRUMP

Una distinzione importante è che un processo di impeachment è più un esercizio politico che legale. Quindi, a differenza di un processo penale, non è necessario che un presidente sia accusato di un crimine reale.

 

Ciò significa che i senatori, che accusano Trump per abuso di potere e ostruzione al Congresso, hanno una possibilità di valutazione più ampia e meno strutturata degli illeciti rispetto a quella di una giuria. Ciò si sta già manifestando in una lotta tra democratici e repubblicani sull'opportunità di ammettere i testimoni e su quando prendere tali decisioni. «Ogni senatore può decidere da solo quali sono i fatti e la legge» ha detto Bowman.

nancy pelosi speaker della camera

 

La pena è politica

Quando gli imputati perdono la causa vanno incontro alla perdita della libertà o della proprietà e in alcuni Stati anche alla pena di morte. Nei processi civili la pena di solito è pecuniaria.

 

DONALD TRUMP NANCY PELOSI

In un processo per impeachment, invece, la pena è di natura politica. Trump dovrebbe essere assolto dal Senato controllato dai repubblicani, dove per la condanna sono richiesti i due terzi. Ma nell'improbabile caso in cui venga condannato, la pena per Trump sarebbe la rimozione dall'incarico, con implicazioni politiche di vasta portata.

 

Contro la sentenza non si può ricorrere in appello

Nei procedimenti giudiziari è comune che la parte soccombente faccia appello alla decisione fino all’ultimo grado di giudizio. Ma la Costituzione conferisce al Senato l’esclusiva autorità in un processo di impeachment, quindi non esiste un organo superiore per un appello.

donald trump a milwaukee 1

 

«Ciò significa che se ci sono irregolarità procedurali o si ritiene che un senatore violi il proprio giuramento, non vi è alcun ricorso da poter fare» ha affermato Robert Tsai, esperto costituzionalista e professore di diritto.

 

Secondo Tsai, l'unica possibilità  contro un senatore che ha violato il giuramento di imparzialità  sarebbe quella di cercare di farlo espellere. Altri studiosi di impeachment affermano che ci sono alcune circostanze limitate in cui un tribunale può intervenire.

Trump

 

La Costituzione richiede che i senatori, prima del procedimento, prestino un giuramento con cui si impegnano a "rendere giustizia imparziale". «Se un senatore non presta giuramento o fa un falso giuramento, dovrebbe soggetto a un riesame» ha detto James Robenalt, avvocato di Thompson Hine ed esperto di Watergate.

donald trump in michigan per un comiziotrump pelosipupazzetto di baby trump 3donald trump in michigan per un comizio 1donald trump in michigantrumptrumpdonald trump

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…