SONO 14 LE FIRME DI MARELLA CARACCIOLO SOTTO OSSERVAZIONE DELLA PROCURA DI TORINO: I PM HANNO CHIESTO UNA NUOVA CONSULENZA GRAFOLOGICA, RITENENDO ALCUNE DI QUELLE SIGLE “DI NATURA RAGIONEVOLMENTE APOCRIFA” – L’ULTIMA VERSIONE DEL TESTAMENTO DELLA MOGLIE DI GIANNI AGNELLI, OGGETTO DELL’ESPOSTO DELLA FIGLIA MARGHERITA, È IN SVIZZERA, CUSTODITA DAL NOTAIO VON GRUENIGEN: È STATA SOTTOSCRITTA IL 22 AGOSTO 2014 CON UNA AGGIUNTA IN ITALIANO STENTATO. MA PER PERQUISIRLA, SERVE UNA ROGATORIA…

Condividi questo articolo


1. LE 14 FIRME DI LADY AGNELLI: UNA PERIZIA CHE VALE L’I M P E RO

Estratto dell’articolo di Ettore Boffano e Marco Grasso per “il Fatto quotidiano”

 

MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI

La Procura di Torino ha chiesto una nuova consulenza grafologica per valutare le firme su alcuni documenti fondamentali che riguardano l’eredità Agnelli. La tesi degli investigatori – che ricalca in parte quanto sostenuto in sede civile da Margherita Agnelli, figlia dell’avvocato e di Marella Caracciolo – è che alcune di quelle firme siano “di natura ragionevolmente apocrifa”.

 

In alcuni casi vengono in dubbio le integrazioni testamentarie, in altri i contratti d’affitto o di comodato d’uso che […] avrebbero tenuto in piedi il baluardo su cui si è retta fino a oggi la successione della più potente dinastia d’Italia: la residenza in Svizzera di donna Marella (morta nel 2019), che ha consentito notevoli agevolazioni fiscali, ma anche di trasferire lo scettro dell ’impero da Gianni Agnelli al nipote John Elkann, saltando la madre di quest’ultimo, Margherita. Oggi quella residenza estera, ritenuta fittizia dalla Guardia di Finanza, è il perno attorno a cui ruota tutta l’inchiesta […].

 

JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI

Fra le novità delle ultime ore c’è che i legali di Elkann e Ferrero hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame contro il decreto emesso dalla Procura di Torino, che alcuni giorni fa ha perquisito vari luoghi alla ricerca di 14 documenti fondamentali per ricostruire i dettagli di questa vicenda.

 

Su quei documenti Margherita Agnelli aveva già fatto eseguire una consulenza e due diversi esami grafologici, ma avvalendosi solo di fotocopie, dato che gli originali, finora, non erano mai stati trovati. Questa volta il confronto verrà eseguito tra gli originali e vecchie firme di Marella Caracciolo Agnelli risalenti agli anni 80 e 90 e apposte su atti recuperati dalla Guardia di Finanza nella sede della Fondazione Agnelli.

 

MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI

Il testamento. I primi 3 documenti […] riguardano proprio uno dei punti centrali della vicenda: il testamento di Marella a favore dei nipoti Elkann e le 2 aggiunte, tutti redatti secondo il diritto svizzero dal notaio Urs von Grunigen. La firma del testamento del 12 agosto 2011 è definita dagli esperti di Margherita come “autografa, ma con margini d’incertezza”.

 

Quella della prima aggiunta (14 agosto 2012) “apocrifa, con grado di credibilità”. Quella della seconda aggiunta (22 agosto 2014) è addirittura solo una sigla (M.C.A) ed è bollata come “apocrifa, con elevata probabilità”.

 

JOHN ELKANN CON LA MADRE MARGHERITA AGNELLI AL SUO MATRIMONIO CON LAVINIA BORROMEO JOHN ELKANN CON LA MADRE MARGHERITA AGNELLI AL SUO MATRIMONIO CON LAVINIA BORROMEO

Le sorti di Dicembre. Un blocco di sei atti (tutti collegati tra loro) è relativo invece alle scritture private, rintracciate dal Fatto e dagli inviati di Report di Rai3, con le quali – il 15 maggio 2004 – Marella aveva ceduto l’usufrutto della sua quota del 41,5% della società Dicembre ai tre nipoti Elkann, di fatto consacrando in testa a John il controllo dell’impero Agnelli.

 

Si tratta delle 3 disposizioni di cessione, di 2 diverse comunicazioni alla Camera di Commercio sulle modifiche dell’oggetto sociale di Dicembre (nel 2004 e poi nel 2015) e, infine, della disposizione con la quale la vedova dell’Avvocato indicava, alla Fiduciaria Gabriel dello studio legale Grande Stevens e alla banca Morgan Stanley, come gestire gli 80 milioni di euro formalmente incassati dai nipoti.

 

LE FIRME DI MARELLA CARACCIOLO AL VAGLIO DELLA PROCURA LE FIRME DI MARELLA CARACCIOLO AL VAGLIO DELLA PROCURA

Le case in Italia. L’elenco prosegue con i quattro contratti stipulati tra la nonna e il nipote John per trasferirgli, in comodato d’uso, la disponibilità delle tre case italiane di Gianni Agnelli: anch’essi già pubblicati dal Fatto e da Report. Secondo il legale di Margherita […] si tratterebbe di accorgimenti per “mascherare” la reale residenza italiana dell’anziana signora.

 

Due riguardano Villa Frescot e sono del 1° gennaio 2008 e del 21 febbraio 2016: per il primo la firma di Marella è definita “probabilmente apocrifa, con carenza di spontaneità grafica che depone a favore di processo imitativo”, mentre nel secondo la firma sarebbe “apocrifa al 50%” e presenterebbe “una compatibilità solo parziale”.

 

MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO

Per quanto riguarda invece Villar Perosa e l’attico di Roma, nei due atti (entrambi del 29 giugno 2018) le firme sarebbero “apocrife con elevata probabilità” e sarebbero “frutto di imitazione”.

 

L’infermiera. La signora L.O., infermiera professionale, era stata assunta formalmente in Italia da John Elkann sin dal 2009 e seguiva la nonna a Lauenen durante i suoi soggiorni estivi in Svizzera, per assisterla. In uno dei processi elvetici attualmente incorso, però, i legali dei tre nipoti hanno prodotto la fotocopia di un contratto dell’11 luglio 2017 sottoscritto da Marella. La firma è definita dagli esperti grafologi di Margherita come segnata da una “incompatibilità parziale”.

MARGHERITA AGNELLI 2 MARGHERITA AGNELLI 2

 

[…] Nelle loro analisi, gli esperti del legale di Margherita avevano sottolineato anche l’apparente incongruità tra le difficoltà a firmare la seconda aggiunta al testamento del 2014, solo con una sigla, e le firme degli ultimi documenti del 2018. Con sottoscrizioni che parrebbero far pensare quasi a un improvviso “ringio vanimento” della loro autrice.

 

2. AGNELLI, CACCIA AI TESTAMENTI UNA PISTA PORTA IN SVIZZERA

Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”

 

Un altro mistero nella "dynasty" degli Agnelli. Porta in Svizzera la caccia all'originale dell'ultima versione del testamento con cui Marella Caracciolo ha lasciato tutta l'eredità ai suoi tre nipoti prediletti: John, Lapo e Ginevra Elkann. È infatti a Gstaad, nel cantone di Berna, che la moglie dell'Avvocato avrebbe sottoscritto il 22 agosto 2014 la seconda aggiunta alle sue ultime volontà. Il condizionale è d'obbligo perché in realtà, sulla base di una perizia calligrafica eseguita sulla copia di quel documento, gli inquirenti della Procura di Torino hanno il sospetto che si tratti di una firma apocrifa.

JOHN ELKANN E MARELLA CARACCIOLO JOHN ELKANN E MARELLA CARACCIOLO

 

Proprio in quell'atto […] viene specificato chi avrà il compito di custodirlo: il notaio che lo aveva redatto, ossia lo svizzero Urs Robert Von Gruenigen, ora indagato per aver concorso con John Elkann e con il commercialista di famiglia Gianluca Ferrero nel reato di «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi», «al fine di evadere l'imposta sul reddito».

 

«Questo testamento sera stentato in uno solo esempio a destinazione della signora Marella Caracciolo Agnelli. Il originale rimane con il notaio», scrive Von Gruenigen in un italiano approssimativo. «È mio desiderio che il mio esecutore testamentario si consulti con i miei eredi e che si attenga ai loro desideri, finché questi ultimi tra loro sono concordi», si legge nella copia del documento.

 

JOHN ELKANN - MARELLA CARACCIOLO - LAPO ELKANN JOHN ELKANN - MARELLA CARACCIOLO - LAPO ELKANN

Considerato che […] i finanzieri non hanno trovato gli originali del testamento del 12 agosto 2011 e delle due aggiunte fatte nel 2012 e nel 2014, il sospetto dei pm è che si trovino nello studio svizzero del notaio. Per arrivare lì, gli inquirenti hanno solo la strada della rogatoria. Ma i tempi per ottenere una risposta sono lunghi. Senza contare che il tipo di reato per cui si procede, al momento, non consente nemmeno un'accelerazione. […]

MARELLA CARACCIOLO - EGON FURSTENBERG - GIANNI AGNELLI - MARIA SOLE AGNELLI - SUSANNA AGNELLI - EDOARDO AGNELLI - GIOVANNI NUVOLETTI MARELLA CARACCIOLO - EGON FURSTENBERG - GIANNI AGNELLI - MARIA SOLE AGNELLI - SUSANNA AGNELLI - EDOARDO AGNELLI - GIOVANNI NUVOLETTI marella agnelli 1 marella agnelli 1 marella caracciolo marella caracciolo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO