raffaele fitto ursula von der leyen

SONO CAZZI PER FITTO: L'ESAME EUROPEO SARÀ PIENO DI TRABOCCHETTI – PRIMA DELL’INTERROGAZIONE ORALE DI TRE ORE, PREVISTA A INIZIO NOVEMBRE, L’ASPIRANTE COMMISSARIO MELONIANO DOVRÀ RISPONDERE ALLE DOMANDE SCRITTE MESSE A PUNTO DAGLI EURODEPUTATI – CI SARANNO QUESITI INSIDIOSI COME “PROCEDERÀ A UN RECUPERO DEI FONDI DEL PNRR NEL CASO IN CUI GLI STATI NON COMPLETINO GLI INVESTIMENTI ENTRO IL 2026?”. LA RISPOSTA È COMPLICATA: PERCHE’ IN PRIMA FILA TRA I PAESI RITARDATARI C’È L'ITALIA... – ECCO COME FUNZIONERA’ L’ESAME

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per www.lastampa.it

 

RAFFAELE FITTO - PARLAMENTO EUROPEO

 “Procederà con un recupero dei fondi del Pnrr trasferiti agli Stati nel caso in cui questi non completino gli investimenti entro il 2026?”. E ancora: “I fondi della politica di coesione dovrebbero essere riformati su un modello basato sulle prestazioni simile a quello del Recovery?”. “A quali riforme dovrebbero essere collegati?”. “Intende rafforzare il legame tra la politica di coesione e il rispetto dello Stato di diritto?”. [...]

 

Prima di sottoporsi all’interrogazione orale di tre ore, prevista all’inizio di novembre, l’aspirante commissario europeo Raffaele Fitto dovrà rispondere a una serie di domande scritte messe a punto dagli eurodeputati. E nella bozza del documento visionata da “La Stampa”, che verrà inviata a breve, nei quesiti posti si nascondono alcuni “trabocchetti” che potranno svelare le reali intenzioni del commissario designato da Ursula von der Leyen a guidare le politiche di Coesione e le Riforme e portarlo a urtare alcune sensibilità politiche.

 

URSULA VON DER LEYEN E I NUOVI COMMISSARI UE A BRUXELLES

Fitto sarà audito dalla commissione Affari Regionali. Ma all’incontro parteciperanno anche gli eurodeputati di altri commissioni, tra cui quella per il Bilancio e quella per gli Affari Economici. Ed è da questi ultimi che arriva un quesito sul futuro del Pnrr.

 

I parlamentari della commissione Econ, nella quale siedono molti “rigoristi” del Ppe, vogliono sapere se Fitto «ritiene che il Recovery sia un precedente per affrontare la crisi e le significative carenze di finanziamento». Insomma, se è il caso di ripetere. Ma soprattutto gli chiedono se “procederà con un recupero dei fondi trasferiti agli Stati membri nei casi in cui gli investimenti non verranno completati entro il 2026”.

 

RAFFAELE FITTO RITRATTO DA FRANCESCO FEDERIGHI

Una risposta da maneggiare con cura, perché se è vero che così prevede il regolamento, Fitto non può certo permettersi di minacciare un taglio dei fondi ai Paesi come l’Italia che rischiano di essere in ritardo.

 

L’altra grande questione riguarda il futuro delle politiche di coesione. Gli eurodeputati della commissione Regi vogliono sapere “come aumenterà la flessibilità” dei fondi e se intende subordinare l’erogazione dei fondi regionali alla realizzazione di riforme e investimenti o addirittura al rispetto di “condizionalità macroeconomiche”.

 

In quel caso, “come garantirà alle Regioni di non perdere accesso ai fondi” in caso di governi nazionali inadempienti? Su questo punto, poi, c’è un aspetto che sta certamente molto a cuore dei federalisti (nel senso che viene dato a questo termine in Italia e non in Europa) e dei tifosi dell’autonomia differenziata: “Esaminerete la creazione di un meccanismo per l’accesso diretto ai fondi di coesione da parte delle autorità locali?”.

 

RAFFAELE FITTO - MEME BY EMILIANO CARLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA

C’è poi una domanda che punta a scoprire le reali intenzioni di Fitto sulla necessità di “rafforzare il legame tra la politica di coesione e il rispetto dello Stato di diritto, imponendo un’applicazione più rigorosa delle condizioni”. Tema da sempre osteggiato dai conservatori e dai governi che sono stati sin qui penalizzati da questo vincolo, come quello di Viktor Orban.

 

Dopo l’esame degli interessi finanziari, attualmente ancora in corso perché il Parlamento ha chiesto informazioni aggiuntive a Fitto, e dopo l’analisi delle risposte scritte, tra il 4 e il 12 novembre si terrà l’audizione vera e propria che durerà tre ore. A esprimersi saranno i coordinatori dei gruppi nella commissione Affari Regionali che dovranno raggiungere una maggioranza dei due terzi: in caso contrario potranno esserci ulteriori domande scritte o anche un’altra audizione.

 

Se anche a quel punto non fosse possibile raggiungere la soglia dei due terzi, tutti i membri della commissione saranno chiamati a votare a scrutinio segreto e in quel caso basterà la maggioranza. Tra i coordinatori della commissione Regi ci sono due italiani: Valentina Palmisano, esponente del M5S e coordinatrice della Sinistra che ha già annunciato il suo voto contrario, e l’esponente di Fratelli d’Italia, Denis Nesci, che garantirà a Fitto il sostegno di Ecr.

RAFFAELE FITTO AL MAREgiorgia meloni raffaele fittoraffaele fitto - meeting di rimini

 

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)