guantanamo 7

SONO PASSATI 12 ANNI DALLE PROMESSE DI OBAMA MA GUANTANAMO È ANCORA APERTA - NEL 2009 L'EX PRESIDENTE USA ORDINÒ LA CHIUSURA DEL CARCERE PER TERRORISTI ISLAMICI COSTRUITO A CUBA DOPO GLI ATTENTATI DEL 2001: EPPURE ATTUALMENTE CI SONO 39 PRIGIONIERI E UNO STAFF DI 1.500 PERSONE - SONO LONTANI I TEMPI DEI DETENUTI CON LE DIVISE ARANCIONI: ORA INTORNO ALLA STRUTTURA C'È UNA PICCOLA CITTÀ AMERICANA METÀ RESORT DI FRONTIERA E METÀ COMUNITÀ AUTARCHICA…

Francesco Semprini per "La Stampa"

 

guantanamo 6

Quando nel 2009 Barack Obama ordinò la chiusura del carcere di Guantanamo, emerse subito che tra i propositi abolizionisti dell'ex presidente americano e la realtà dei fatti si interponesse un muro invalicabile. I cui mattoni poggiavano sul ginepraio legale attorno al quale era stata costruita la prigione quattro mesi dopo gli attentati dell'11 settembre 2001.

 

guantanamo 7

«Ci vorranno anni per chiuderla», ci spiegò l'ammiraglio Tom Copeman, comandante della Joint Task Force che gestiva l'intera prigione, appena ci precipitammo sull'isola per quello che doveva essere l'«ultimo reportage».

 

guantanamo 5

Oggi il carcere è ancora operativo ma la base navale che lo ospita si è trasformata, diventando una sorta di «Little America» immersa nel turchese mare dei tropici. A vent'anni dall'apertura (il prossimo gennaio) della struttura detentiva per terroristi islamici, infatti, Gitmo ha mutato pelle rispetto alle origini quando solo il nome evocava l'immagine di uomini con tute arancioni ritratti attraverso le sbarre delle celle, come in una sorta di cuore di tenebra caraibico.

 

guantanamo 4

Base navale Usa dal 1903, l'enclave a stelle e strisce sull'isola di Cuba - considerata covo della «blasfemia yankee» dal regime castrista, e «spina nel fianco dell'Avana» dagli strateghi di Washington - è oggi popolata da circa seimila persone tra militari, civili e famiglie al seguito.

 

guantanamo 3

I quali ne hanno fatto qualcosa di più di una grande prigione. Pur rimanendo un avamposto della Us Navy, spiega il New York Times, presenta le caratteristiche delle piccole città Usa e le comodità di un campus universitario, assumendo le sembianze a metà tra resort di frontiera e comunità autarchica.

 

guantanamo 2

Nei suoi oltre 116 km quadrati ci sono le scuole gestite dal Pentagono, un porto per la Marina e la Guardia costiera, bar, locali, balere, palestre, parchi, spiagge, spazi per barbecue e barche da noleggiare per escursioni nella baia.

 

Ha un McDonald's con un Drive Thru (per l'hamburger da asporto) abbastanza largo da permettere il passaggio ai veicoli tattici, come gli humvee, e sulla collina svetta il campanile di una chiesa in mattoni bianchi in stile coloniale.

 

guantanamo 1

A dieci minuti di auto si arriva a Nob Hill, un quartiere residenziale per circa 700 famiglie. In altri dieci minuti si arriva a un campo da golf a nove buche, alle spalle del quale si erge la grande cancellata di ingresso alla zona detentiva, sotto il comando di un generale di brigata dell'esercito che è responsabile degli ultimi 39 prigionieri di guerra del Pentagono e di uno staff di 1.500 persone, per lo più soldati della Guardia Nazionale in servizio per turni di nove mesi.

 

la prigione di guantanamo 1

C'è un poligono di tiro mentre un'unità tattica di Marines è responsabile della sicurezza sul lato americano, il versante adiacente al territorio cubano è tutelato da un campo minato. Si parla americano e spagnolo, ma anche tagalog e creolo perché per un terzo i residenti sono filippini e giamaicani assunti da contractor del Pentagono.

 

la prigione di guantanamo 2

La base ha anche migliaia di gatti selvatici, discendenti di felini che sono arrivati alla base via terra, o di gatti domestici lasciati dalle famiglie dei militari. Gitmo è comunque una base del Pentagono: i droni sono vietati, i reporter devono sottoporre ogni singola foto che scattano alla censura militare.

 

la prigione di guantanamo 3

C'è una politica di tolleranza zero per l'alcol, se si viene sorpresi alla guida dopo aver bevuto ubriaco, può scattare il decreto di espulsione da parte del comandante, il capitano Samuel «Smokey» White.

 

la prigione di guantanamo 7

Esiste un servizio «car pooling» volontario chiamato «Safe Ride» in modo da impedire che la gente si metta al volante dopo aver bevuto, ed un'associazione organizza incontri per alcolisti anonimi tre volte a settimana.

 

la prigione di guantanamo 6

L'ospedale offre assistenza familiare e annuncia la nascita del primo bambino di ogni nuovo anno sul suo sito web. Le feste comandante, infine, vengono celebrate come da tradizione.

 

la prigione di guantanamo 4

Ad Halloween vige il fanciullesco «dolcetto o scherzetto», mentre la sera del 4 luglio i fuochi d'artificio illuminano a giorno la base, non prima però che il comandante abbia mandato opportuna comunicazione ai vicini cubani: «È l'indipendenza, non sparate».

 

manifestanti che chiedono la chiusura di guantanamomanifestanti che chiedono la chiusura di guantanamo 1la prigione di guantanamo 11hillary guantanamoCarcere di GuantanamoGUANTANAMOOBAMA GUANTANAMOguantanamoguantanamo abusi sessualiguantanamo GUANTANAMOUN PRIGIONIEORO DI GUANTANAMOla prigione di guantanamo 5

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?