app spionaggio

SPIARE IL PARTNER NON È MAI STATO COSÌ FACILE (E ILLEGALE) – SI POSSONO VEDERE GLI SPOSTAMENTI DA GOOGLE MAPS O INTERCETTARE CON AMAZON ECHO. MA CI SONO ANCHE APP “FANTASMA” COME “MSPY” CHE, UNA VOLTA INSTALLATE SULLO SMARTPHONE DELLA PERSONA CHE SI VUOLE SPIARE, POSSONO REGISTRARE LE CONVERSAZIONI, ASCOLTARLE IN DIRETTA, LEGGERE SMS, EMAIL E MESSAGGI WHATSAPP – SE L'ACQUISTO DI QUESTI DISPOSITIVI È PERFETTAMENTE LECITO, NON LO È ALTRETTANTO L'USO. MA C’È UNA ZONA GRIGIA…

Estratto dall'articolo di Giuliano Aluffi per www.repubblica.it

 

APP PER SPIARE IL PARNER

Il localizzatore Gps usato a Roma dal marito geloso per scoprire l'amante della moglie è solo uno dei tanti gadget e servizi che oggi permettono a chiunque di trasformarsi in Sherlock Holmes. Il problema è che se l'acquisto di questi dispositivi è perfettamente lecito, non altrettanto è l'uso, che può anzi far incorrere in conseguenze penali molto serie, anche in assenza di epiloghi violenti come l'accoltellamento avvenuto a Roma.

 

APP CELLULARE

"Esistono molte app - ad esempio quelle create per monitorare i figli minorenni, oppure gli strumenti Gps per monitorare le flotte aziendali o per rintracciare i familiari con Alzheimer nel caso che si perdano, o anche i tag per ritrovare le chiavi di casa o altri oggetti (come le AirTag di Apple) oppure il gatto o il cane (settore in cui investono anche le grandi telco come Vodafone) - che poi, in realtà, vengono utilizzate soprattutto per spiare le attività del coniuge o del partner", spiega Alessio Aceti, Ceo di Sababa Security. "Tali dispositivi hanno una sim card integrata e spesso dei servizi ad abbonamento mensile che includono la connettività e il software".

 

SPIARE SMARTPHONE INTERCETTAZIONI

Anche i servizi delle aziende "big tech" possono diventare strumenti di spionaggio casereccio: Google Maps sui cellulari Android ha una funzione che permette di condividere con altri lo storico dei luoghi in cui si è stati. Se un coniuge accede allo smartphone del partner, può impostare di nascosto questa condivisione con il suo account e poi seguire gli spostamenti senza più toccare il cellulare altrui.

 

Mentre Amazon Echo può essere usato per intercettare: la sua funzione "Drop-in", se viene impostata da una persona (o dal partner geloso), permette di usare Echo come un microfono. L'AirTag di Apple, un tondino "smart" per il portachiavi, può localizzarlo quando lo perdiamo, ma può anche, se messo in una borsa, tasca, o sotto il sedile di un'auto, servire a tracciare spostamenti di una persona, purché in centri abitati (il sistema, infatti, non è Gps: per funzionare, ha bisogno della prossimità Bluetooth di altri utenti Apple). […]

 

spiare i cellulari

Se in tutti questi casi i prodotti sono commercializzati, almeno formalmente, senza alcuna evidente malizia, in rete si possono trovare molti altri esempi assai più diretti e inquietanti. Esistono app, come "mSpy", che una volta installate sullo smartphone della persona che si vuole spiare possono registrare le conversazioni, farle ascoltare in diretta, far leggere sms, email e messaggi Whatsapp e addirittura attivare il microfono del cellulare per registrazioni ambientali.

 

MSPY PER SPIARE WHATSAPP

"Queste app spesso smettono di funzionare con gli aggiornamenti IOS e Android, perché ne sfruttano vulnerabilità che via via vengono sanate", spiega Alessio Aceti. "I produttori si tutelano da guai legali specificando, nei loro termini e condizioni, che il software "è destinato solo a un utilizzo legalmente consentito. Costituisce una violazione delle leggi l'installazione su un dispositivo di cui non sei il proprietario. La legge richiede che tu faccia sapere agli utilizzatori del dispositivo l'utilizzo che ne stai facendo".

 

L'ipocrisia è palese: in genere non si acquista un'app "fantasma", che non dà alcuna traccia di sé una volta installata su un cellulare, per poi avvisare la persona interessata con un sincero "Ah, guarda che ti sto spiando". […]

 

spyzie

"Il ricorso ai dispositivi e alle app di tracciamento diventa certamente illecito quando riguarda un adulto che monitora un altro adulto non consenziente", spiega l'avvocato Guido Scorza, membro del Collegio del Garante della privacy e docente di diritto delle nuove tecnologie all'Università della Sapienza. "E i reati sono diversi: nel caso delle app, il presupposto per il loro funzionamento è che io le installi sullo smartphone di un'altra persona, e questo è già un reato di accesso abusivo a sistema informatico. Anche quando non è un accesso fisico: ad esempio io potrei mandare un messaggio con un link, facendo conto che la persona si fidi di me e quindi clicchi sul link, installando a sua insaputa l'app spia. Se l'app registra le telefonate, commetto anche il reato di intercettazione telefonica illecita. Se l'app consente di leggere l'email o i messaggi Whatsapp, il reato è la violazione della segretezza della corrispondenza".

 

spiare il partner

Esiste però una zona grigia: "Nel caso in cui i dispositivi di tracciamento vengano utilizzati dal genitore verso i figli minorenni, il giudice può fare fatica a dire che il genitore stia violando una legge e non stia piuttosto esercitando, in maniera tecnologicamente evoluta, il suo diritto-dovere di controllo dei figli", spiega Scorza. "Perché si entra in un diritto, quello dei minori, in cui le regole della legge e del buonsenso si sovrappongono". […]

 

 

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