STALKER SARAI TU – IL COMUNE DI GENOVA DA’ IL PATROCINIO ALL’EVENTO CON LO SCRITTORE CHE NEGA IL REATO DI STALKING E "ODIA" LE LEGGI ANTIVIOLENZA SULLE DONNE: SCOPPIA IL PUTIFERIO - RAFFAELLA PAITA DEPUTATO PD: “PROVO SCONCERTO. SI TRATTA DELLO STESSO PERSONAGGIO CHE CON UN ORRENDO POST HA OFFESO LA MIA COLLEGA LUCIA ANNIBALI…”

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Marco Preve per www.repubblica.it

Davide Stasi Davide Stasi

 

Il caso di Elisa Pomarelli strangolata a Piacenza da un simil Rambo che non poteva accettare un rifiuto è l’ultimo caso. L’ultimo di una serie infinita di donne vittime di uomini. Il contrario fino ad oggi non è statisticamente accertato e neppure che le leggi sullo stalking siano diventate arma di distrazione di massa da parte di donne astute e spregiudicate con la complicità di una classe forense che guadagna su queste vicende.

 

Eppure è questa la tesi di uno scrittore blogger genovese Davide Stasi creatore di un sito, pagina Facebook e libro intitolati Stalker sarai tu. Fin qui nulla di troppo insolito visto quello che circola on line. Il caso nasce nel momento in cui queste tesi trovano l’appoggio ufficiale del Comune guidato dal sindaco Marco Bucci di Genova e addirittura il supporto finanziario del Municipio di Levante, quello guidato da Francesco Carleo, Fratelli d’Italia, già denunciato in procura dal M5s per i suoi post inneggianti al fascismo e per questa ragione indagato per apologia di fascismo.

 

I loghi del Comune e del Municipio compaiono (assieme a quelli della Lega degli uomini d’Italia e Papà separati Liguria sul manifesto che pubblicizza questo evento: il 20 settembre alle ore 17.30 nel Castello di Nervi sulla passeggiata Anita Garibaldi Davide Stasi presenta l’evento “Aperitivo con lo stalker. Come incastrare un uomo a norma di legge. Tre spiragli: visioni alternative su uomini e donne”.

 

aperitivo con lo stalker aperitivo con lo stalker

Il patrocinio del Comune deve passare attraverso il vaglio dell'assessora alla Cultura Barbara Grosso e la stessa struttura deve dare l'approvazione alla richiesta di patrocinio del Municipio, secondo la recente riforma voluta da Bucci proprio per accentrare i controlli sui Municipi.

 

Stasi spiega nella sua pagina che la legge anti stalking “ Nella maggioranza dei casi ha danneggiato in diversa misura persone innocenti, o persone perseguibili per altri reati che non gli atti persecutori. Non solo ma secondo lui la legge sarebbe stata concepita “essenzialmente per rispondere a una pressione proveniente dalla cronaca, dalle rappresentazioni mediatiche, dalla necessità di acquisire consenso politico ed elettorale e dall’esigenza di alimentare un ricco business legato alle cause di separazione e ai cosiddetti “centri antiviolenza”.

Davide Stasi Davide Stasi

 

Stasi cita poi una non meglio precisata indagine via internet dalla quale emergerebbe che: “Tre uomini su cinque vittime di stalking, sette su dieci di violenza fisica, quattro su cinque di violenza psicologica ed economica e due su cinque di violenza sessuale. Con una proiezione sul livello nazionale stimata in quasi 8 milioni di uomini vittime di violenza per mano femminile”. Tesi sulle quali, evidentemente, il Comune di Genova concorda.

 

Sui social sono già partite le prime richieste al sindaco di disconoscere l'evento. Fra queste quelle di un gruppo di avvocatesse. Ad esempio Alessandra Volpe, penalista e membro del consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova. Dura presa di posizione anche dell'associazione Non una di meno.

 

marco bucci 1 marco bucci 1

Sul caso duro intervento di Raffaella Paita deputato Pd: "Provo sconcerto nell’apprendere che il Comune di Genova guidato da Marco Bucci, abbia deciso di sostenere ufficialmente un blogger genovese, creatore di un sito e pagina fb, che propone un evento per negare che esista il fenomeno drammatico degli stalker che tormentano, minacciano e speso uccidono centinaia di donne. Si tratta dello stesso personaggio che con un orrendo post ha offeso la mia collega Lucia Annibali. Tutto ciò è raccapricciante.

 

Lo show sarebbe inoltre finanziato dal Municipio di Levante, guidato da Francesco Carlao di Fratelli d’Italia, già indagato per apologia di fascismo. Si tolga qualsiasi sostegno pubblico ad una iniziativa vergognosa . Mi attendo che l’assessore alla Cultura Barbara Grosso, che avrebbe già dato il suo via libera, ritorni sui suoi passi e blocchi immediatamente questa iniziativa".

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