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STAR WARS – A DICEMBRE LA NATO DOVREBBE DICHIARARE LO SPAZIO COME UN “WARFIGHTING DOMAIN”, OVVERO UN’AREA DI GUERRA DOVE USARE ARMI SPAZIALI IN GRADO DI DISTRUGGERE I SATELLITI O I MISSILI NEMICI – MA COME SI SVOLGE UNA BATTAGLIA SPAZIALE? OVVIAMENTE SI TRATTA SOPRATTUTTO DI SABOTARE I DISPOSITIVI ATTARVERSO UNA GUERRA ELETTRONICA, MA CI SONO ANCHE DEI SOTTILI METODI DI DISTRUZIONE CHE…

DAGONEWS

 

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In occasione del prossimo vertice all'inizio di dicembre, la NATO dovrebbe dichiarare lo spazio come un “warfighting domain”, ovvero un’area di guerra, in risposta ai nuovi sviluppi della tecnologia.

 

Se così fosse, la NATO potrebbe iniziare a usare armi spaziali in grado di distruggere i satelliti o i missili nemici in arrivo. Ma cos'è questa tecnologia e come potrebbe consentire una guerra?

 

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Di recente, la Russia ha lanciato un satellite commerciale che eseguirà attività di manutenzione su altri satelliti in orbita. Il fatto che le società commerciali abbiano questa capacità probabilmente significa che esiste già per le potenze militari globali. Ciò ha attirato l'attenzione della NATO.

 

Se un paese o un'azienda può manovrare i propri satelliti in prossimità di altri, può farlo per scopi militari o di sabotaggio, potenzialmente senza essere rilevato.

 

Guerra elettronica

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Ma come potrebbero avvenire esattamente il sabotaggio e una guerra? Un metodo prevede di usare le armi a microonde, note anche come Active Denial System (ADS), dispositivi non letali sviluppati dalle forze armate statunitensi: sono potenti trasmettitori di onde millimetriche usate per il controllo della folla o per fermare veicoli, disabilitando i dispositivi elettrici.

 

Un simile attacco consentirebbe alle nazioni di disabilitare i satelliti di altri paesi senza creare detriti orbitali. Si potrebbe potenzialmente trasformare un simile attacco in un incidente o negare il coinvolgimento.

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L'uso della "radio jamming" per interrompere il radar e le comunicazioni risale alla seconda guerra mondiale. Inondando un ricevitore radio con rumore radio si può oscurare la ricezione di segnali e rendere il sistema non operativo.

 

Kinetic kills e laser

Il metodo di gran lunga più ovvio per interferire con un satellite è un corpo solido.

 

I satelliti in movimento hanno un'energia cinetica molto elevata. Se un oggetto in movimento più lento può essere posizionato sul percorso di un satellite, la collisione sarà devastante.

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Queste cosiddette “Kinetic kills" sono state precedentemente utilizzate solo per mettere fuori servizio i satelliti alla fine della loro vita. Lo hanno fatto gli Stati Uniti, la Russia, la Cina e l'India.

 

È bastato lanciare un missile da terra per “abbattere” un satellite in disuso.

Ovviamente il lancio di un missile su un satellite avversario non passerebbe inosservato.

Un metodo più sottile sarebbe quello di distruggere un satellite di proprietà del Paese o della società che lancia il missile per produrre quanti più detriti possibili sul percorso orbitale del bersaglio previsto. Un laser potrebbe essere utilizzato per “accecare” la strumentazione di un satellite.

 

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Ma come sarebbe una guerra spaziale dalla Terra?

Mentre i film di fantascienza ci hanno condizionato facendoci credere che i laser spaziali avrebbero usato una luce visibile, è improbabile che qualsiasi osservatore possa vedere direttamente gli effetti della guerra spaziale.

 

Armi nucleari?

L'uso di armi nucleari e di armi di distruzione di massa nello spazio è attualmente vietato ai sensi del Trattato sullo spazio esterno e del Trattato globale sul divieto dei test nucleari.

 

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Ma non tutte le nazioni che hanno il nucleare hanno ratificato questi trattati, compresi gli Stati Uniti e la Corea del Nord. Negli anni '60 furono condotti un numero limitato di test nucleari nello spazio, tra cui Starfish Prime.

 

Ciò ha provocato la formazione di cinture di radiazioni artificiali intorno alla Terra che erano ancora rilevabili decenni dopo l'evento, rappresentando un pericolo per gli astronauti. Queste cinture di radiazioni disabilitarono anche mezza dozzina di satelliti nell’orbita terrestre bassa.

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In pratica basterebbero una manciata di detonazioni nucleari per rendere lo spazio inutilizzabile per qualsiasi satellite per i decenni a venire.

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