volantino brigate rosse br autografo autografi

LA STORIA HA MERCATO - DAL VOLANTINO DELLE BRIGATE ROSSE AGLI OGGETTI DI HITLER, MUSSOLINI, STALIN E MAO: IN RETE SI VENDONO E COMPRANO CIMELI DEL PASSATO – "LIBERO": “SIETE SICURI CHE DOCUMENTI E REPERTI E TESTIMONIANZE DEBBANO ANDARE ALLO STATO E NON POSSANO ESSERE PROPRIETÀ DI SINGOLI CITTADINI? CHISSÀ QUANTE PAGINE DEL PASSATO SAREBBERO RIMASTE STRAPPATE, SE NON CI SI FOSSE AFFIDATI ALLA DOCUMENTAZIONE PRIVATA”

VOLANTINO DELLE BRIGATE ROSSE SUL SEQUESTRO MORO 2

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”

 

Vi sorprendete e indignate perché un volantino delle Brigate Rosse circola online, viene messo all'asta e riceve offerte di acquisto fino a 7.000 euro? Da destra a sinistra blaterate che è uno scandalo, che la memoria non può trasformarsi in merce, che così si banalizza la storia e si offendono le vittime? E così chiedete di restituire quell'oggetto ai musei, al patrimonio culturale della Nazione, di rimetterlo alla sacrosanta custodia dello Stato? 

 

Siete sicuri che funzioni così, che documenti e reperti, cimeli e testimonianze debbano diventare per forza oggetti di esposizione e studio in pubbliche gallerie e biblioteche e non possano essere proprietà di singoli cittadini? Che ne sarebbe allora delle miriadi di archivi e fondi privati, su cui si regge grossa parte della ricerca storiografica? Che ne sarebbe di quel mercato di pezzi di antiquariato illustre che alimenta da secoli la curiosità dei collezionisti? 

 

VOLANTINO DELLE BRIGATE ROSSE SUL SEQUESTRO MORO 1

Il fatto che ciò avvenga è la migliore conferma che la storia siamo noi, come direbbe De Gregori, che il passato non è esclusiva di pochi ma appartiene a tutti, anche a chi ne conserva, tramanda o commercia dei frammenti: no, la storia non si può irrigidire solo in un museo o in un archivio di Stato, non è immobile e fissa, ma spesso sfugge ai documenti ufficiali e al controllo istituzionale, e perciò è viva e vera. 

 

IL GIORNO DELL'IMPERO 

Chissà quante pagine del passato (si pensi alle foibe) sarebbero rimaste strappate, se non ci si fosse affidati alla memorialistica personale, alla documentazione privata... E il fatto che quegli oggetti oggi circolino online è solo un segno dei tempi, la dimostrazione che anche grazie alla tecnologia l'interesse per il passato non si limita ad ambienti accademici ma si fa pop. 

MANIFESTO SI MUSSOLINI

 

E infatti si tratta di un fenomeno più diffuso di quanto si immagini. Basta dare una sbirciata su eBay, uno dei siti più noti di e-commerce, per accorgersene: qua l'attrazione per i cimeli del passato è bipartisan, spazia dai neri ai rossi. 

 

Di Mussolini e del fascismo, assieme a tanta paccottiglia e feticci kitsch, è possibile trovare testimonianze preziose, come quel manifesto originale del plebiscito del 1934 con tanto di «Sì» in bella vista, acquistabile a 1.500 euro; o la copia autentica de La Gazzetta del Popolo del 10 maggio 1936, il giorno successivo alla proclamazione dell'Impero (1.099 euro); così come di valore sono un testo autografo del Duce su un documento della Rsi, venduto a 899 euro, e una lettera autografa di Mussolini a Matilde Serao, disponibile a 1.970 euro. 

AUTOGRAFO ADOLF HITLER

 

Per ciò che riguarda Hitler, se non riuscite a trovare una copia originale del "Mein Kampf", come quella strapagata in un'asta a Monaco nel 2019, potete dirottare su un manifesto anni '30 che riporta una dichiarazione di odio contro la Francia tratta dallo stesso libro e venduta a 1.500 euro. 

 

LA STATUA DI MAO 

Se invece avete nostalgie comuniste e cercate tracce autentiche di Stalin, potete procurarvi il suo autografo alla cifra non esattamente modica di 3.000 euro; c'è pure la prima edizione americana del "Libretto Rosso" di Mao, acquistabile a 7.524 dollari, o la sua statua enorme di bronzo, viene 12mila euro; in caso siate fan di Che Guevara, eccovi la sua foto originale scattata da Korda e venduta a 1.900 euro, purtroppo non pagabili in comode rate. 

 

La Gazzetta del Popolo del 10 maggio 1936

Per Marx avete doppia scelta: comprare la firma autografa, sganciando 6.000 euro, o accontentarvi della prima edizione americana del "Manifesto del Partito Comunista", vostro a soli 668 euro. Se invece avete vocazioni letterarie, affidatevi a cimeli eccellenti come il testo "Guerra sola igiene del mondo" di Marinetti, edizione del 1915 con dedica, venduta a 890 euro, ola raccolta di "Opere" di Giacomo Leopardi, pubblicata nel 1845 da Le Monnier e acquistabile a 1.800 euro. 

 

Fidatevi, non farete un torto alla storia e alla memoria patria se oserete acquistarli. Dimostrerete piuttosto di avere sensibilità per la cultura e di non spendere tutti i vostri soldi in macchine, champagne e mignotte.

AUTOGRAFO STALIN adolf hitlerStalinmaohitler e stalinbenito mussoliniAUTOGRAFO MUSSOLINI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?