incidente brandizzo stazione ferrovie

LA STRAGE ALLA STAZIONE DI BRANDIZZO POTEVA ESSERE EVITATA - È PIÙ DI UN DECENNIO CHE L'AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE SEGNALA A RFI DELLE CRITICITÀ - SECONDO UN FUNZIONARIO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI: “L'AUTORIZZAZIONE DI SICUREZZA NON AVREBBE MAI DOVUTO ESSERE CONCESSA A RFI, NEPPURE ALLA LUCE DELLE ULTERIORI INADEGUATEZZE EMERSE IN SEDE DI RINNOVO NEL 2019 E NELLA PROROGA DEL 2021” – NON SONO MAI STATI INSTALLATI I DISPOSITIVI CHE AVREBBERO POTUTO SALVARE LA VITA AGLI OPERAI 

Estratto dell’articolo di Claudia Luise per "La Stampa"

 

treno uccide 5 operai a brandizzo

È più di un decennio che l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf) prima, e l'Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) poi, segnalano a Rfi carenze nella gestione della sicurezza. E, in particolare, nella gestione delle procedure di controllo per evitare incidenti durante le manutenzioni.

 

Senza una risposta adeguata: così emerge dalle relazioni dell'Agenzia negli anni, e dalle risposte di Rfi, non sempre considerate soddisfacenti. Documenti che emergono ora proprio perché sembra evidente che queste procedure non abbiano funzionato la tragica notte di Brandizzo, quando un treno in transito ha travolto e ucciso cinque operai al lavoro sui binari. […]

treno uccide 5 operai a brandizzo 1

 

Una commessa del valore di circa 750 euro. Gli operai sarebbero dovuti entrare sui binari solo a circolazione interrotta ma, dalle testimonianze emerse finora, sembra che il capo scorta di Rfi, Antonio Massa abbia fatto partire il cantiere prima dello stop.

 

Circostanze ben note a tutti gli addetti ai lavori e oggetto di numerose disposizioni da parte dello stesso ministero, dell'Agenzia preposta alla sicurezza ferroviaria e della stessa Rfi che da oltre 20 anni hanno affrontato il problema e da tempo omologato e impiegato dispositivi che dovrebbero garantire la segnalazione dell'arrivo del treno nei cantieri, proprio per ridurre l'errore umano.

 

treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino

Già in un documento datato 31 gennaio 2001 l'allora direttore della divisione infrastruttura di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, aveva deliberato l'utilizzo di Sistemi automatici per la protezione dei cantieri omologati dalle Fs (Sapc) «sia per la protezione dei cantieri di lavoro per i quali è ammesso il regime di liberazione dei binari su avvistamento (allora era ancora previsto, oggi no, ndr) sia per la segnalazione su avvistamento dell'approssimarsi dei treni che percorrono il binario attiguo», si legge nelle carte con cui Moretti ne chiede l'introduzione.

 

treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 9

[…] Così nel 2001 Moretti aveva dato disposizione di adottare questi dispositivi, il cui funzionamento è simile a quello usato per segnalare cantieri in autostrada, solo che prevede, oltre ad avvisi luminosi e sonori, anche sistemi che garantiscono il rallentamento automatico della velocità del treno. E nel 2010 Maurizio Gentile (poi ad di Rfi) aveva ribadito questa necessità già ignorata da dieci anni.

 

Intanto i dispositivi previsti da Moretti sono stati omologati e presentati in vari eventi già nel 2015 ma quasi mai impiegati nei cantieri. È su queste basi che si inseriscono i rilievi dell'Agenzia per la sicurezza delle ferrovie tanto che un alto funzionario del ministero dei Trasporti sostiene che a fronte delle criticità rilevate e formalizzate più volte «l'autorizzazione di sicurezza non avrebbe mai dovuto essere concessa. E neppure alla luce delle ulteriori inadeguatezze emerse in sede di rinnovo nel 2019 e quindi nella proroga concessa nel 2021».

video degli operai poco prima dell incidente a brandizzo 3

 

L'autorizzazione di sicurezza è indispensabile a Rfi per gestire le reti e va rinnovata ogni cinque anni. Nel 2013 Alberto Chiovelli (direttore della Ansf fino al 2014) non voleva concederla; il suo successore, Amedeo Gargiulo, l'ha fatto nel 2014. Nel documento del 30 settembre 2013 firmata da Chiovelli si legge: «I risultati dell'analisi effettuata evidenziano alcune criticità e carenze nella gestione e nella manutenzione dei veicoli utilizzati da Rfi, le attività relative ai trasporti di merci pericolose e la sicurezza degli scali».

 

Quindi «al fine di poter continuare il percorso per il rilascio dell'autorizzazione di sicurezza è necessario che il gestore (Rfi, ndr) proceda con sollecitudine ad attuare le necessarie modifiche organizzative per rendere il Sistema di gestione della sicurezza rispondente ai requisiti richiesti».

 

video degli operai poco prima dell incidente a brandizzo 2

L'autorizzazione alla fine viene concessa ma con ben 14 pagine di criticità segnalate. Una storia che si sussegue nei vari carteggi tanto che i problemi vengo ribaditi anche nel 2018 dall'allora direttore Gargiulo: «Sulla base degli elementi acquisiti dall'Agenzia la quasi totalità dei gestori dell'infrastruttura delle linee ferroviarie (Rfi gestisce circa 17 mila km, ndr) non si è ancora adeguata ai dettami del decreto legislativo 10 agosto 2007».

 

E poi c'è il rinnovo dell'autorizzazione di sicurezza del 2019 che viene concesso anche se si sottolinea ancora una volta che non c'è stato un pieno adeguamento alle normative. Nella "Valutazione di conformità documentale dell'Ansf per la verifica delle prescrizioni, l'aggiornamento e il rinnovo dell'autorizzazione di sicurezza" a Rfi, nella parte relativa a manutenzione e funzionamento dei sistema di controllo del traffico e di segnalamento, si legge:

 

FRANCO SIRIANNI TITOLARE DELLA SIGIFER

«Mancano procedure che sanciscano principi di sicurezza generali, applicabili su tutto il sottosistema di controllo comando e segnalamento. Il criterio è soddisfatto in maniera parziale». E quindi, nelle "limitazioni e prescrizioni" si concedono a Rfi tre o sei mesi di tempo a seconda dei casi, per i diversi adeguamenti. È l'estate del 2019 e l'autorizzazione viene rilasciata solo fino al 2021 e non per i canonici cinque anni. […]

treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 2treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 4video del treno che travolge gli operai a brandizzo 4

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...